Di Redazione William Hill News
1 Giugno 2020
Justine Henin, una delle giocatrici di tennis più ammirate degli anni 2000, compie oggi 38 anni. È una donna ancora giovane anche se sembra già passata una vita dal suo ritiro. Nonostante i tanti successi, ha infatti abbandonato presto lo sport rispetto alla media delle altre giocatrici. Il suo primo ritiro fu addirittura clamoroso, a soli 26 anni e quando era numero 1 del mondo quasi incontrastata. Ha provato poi a tornare, ma senza riuscire a vincere come prima, poi un infortunio l’ha costretta al ritiro definitivo.
Il suo colpo migliore è il leggendario rovescio a una mano, che ancora oggi è considerato uno dei più belli della storia del tennis, non solo femminile. Infatti quando si parla di Justine Henin spesso si “scomodano” illustri colleghi maschili come Stefan Edberg (proprio in relazione al suo rovescio), e come Roger Federer per la sua capacità di variare il gioco e regalare colpi straordinari. In particolare il paragone con l’elvetico è stato fatto dalla grande Martina Navratilova, che ha definito Henin “una spanna sopra tutte”.
Ed essere una spanna sopra tutte per la belga non è stato affatto facile, visto che si è trovata a giocare negli anni del cosiddetto “power tennis”, quello di giocatrici come le sorelle Williams o Maria Sharapova. Anche l’altra belga Kim Clijsters si differenziava dalla Henin per la potenza dei suoi colpi e tra le due c’è sempre stato un rapporto di amore-odio, una rivalità storica non solo nel loro Paese, ma a livello internazionale, visto che entrambe sono state numero 1 del mondo.
Justine Henin e una carriera folgorante
Justine Henin, alta meno di un metro e 70, con i suoi 57 kg appena, è riuscita a mettere in difficoltà le valchirie che hanno animato il circuito femminile nei primi anni 2000. Oltre al rovescio a una mano di cui abbiamo già parlato, la belga è ricordata anche per la sua eccellente versatilità, la sua capacità di trasformare in pochi attimi il gioco da difensivo a offensivo e la sua bravura a rete. È diventata numero 1 al mondo ad appena 21 anni, nell’ottobre del 2003, e in totale in carriera ha vinto ben 43 titoli WTA, inclusi sette tornei dello Slam.
Henin non è riuscita però a compiere il Career Grand Slam perché c’è un torneo che le è sempre sfuggito: Wimbledon. Eppure proprio a Londra ha raggiunto la sua prima finale in un Major ad appena 19 anni: è successo nel 2001 quando, dopo un brillante percorso, cedette solo a Venus Williams, che era già al suo secondo trionfo ai Championships. Per la prima vittoria in uno Slam ha dovuto aspettare il 2003 e da quel momento ha messo insieme altre dieci finali, di cui sette vinte, fino al primo ritiro.
Nella prima parte della sua carriera, Justine Henin diventa la regina del Roland Garros, trionfando sulla terra parigina nel 2003 (contro Kim Clijsters), nel 2005 (contro Mary Pierce), nel 2006 (contro Svetlana Kuznetsova) e nel 2007 (contro Ana Ivanovic). Nel frattempo vince anche due volte gli US Open, nel 2003 (di nuovo contro la connazionale Clijsters) e nel 2007 (contro Kuznetsova), mentre agli Australian Open si afferma solo una volta, nel 2004, sempre contro la Clijsters.
A parte Wimbledon, torneo in cui arriva fino in fondo anche nel 2006, perdendo contro Amélie Mauresmo, contro cui aveva ceduto in finale pochi mesi prima pure agli Australian Open, Henin non si fa mancare nulla: infatti vince due volte consecutive il Masters di fine anno, nel 2006 e nel 2007, e nel 2004 ad Atene conquista la medaglia d’oro alle Olimpiadi battendo in finale proprio la Mauresmo.
Henin vince anche la Fed Cup nel 2001 trionfando in finale a Madrid contro la Russia. In squadra con lei ci sono Kim Clijsters, Els Callens e Laurence Courtois. A negarle la gioia della seconda Fed Cup è, invece, l’Italia, nel 2006: quell’anno le azzurre riescono a battere il Belgio a domicilio, a Charleroi, anche grazie a un infortunio della Henin durante il decisivo match di doppio.
Il ritorno e il ritiro definitivo
A sorpresa, il 14 maggio 2008, pochi giorni prima di compiere 26 anni, Justin Henin, che dal 2002 aveva aggiunto al suo anche il cognome del marito (Pierre-Yves Hardenne, da cui si è separata nel 2007), annuncia il ritiro dal tennis, dicendo di voler fare altro nella vita. In quel momento è numero 1 nella classifica WTA, ma rinuncia subito al ranking e non partecipa al suo amato Roland Garros. Lascia la guida della classifica ad Ana Ivanovic, in quel momento al numero 2, che trionferà poi sulla terra di Parigi.
Un anno e mezzo dopo il ritiro, però, Henin torna sui suoi passi e rientra nel circuito nella stagione 2010 dopo alcune esibizioni a dicembre 2009. Appena tornata, raggiunge subito la finale sia a Brisbane, perdendo in tre set contro Clijsters, sia agli Australian Open, sconfitta da Serena Williams, sempre in tre set. Quella, però, è anche l’ultima finale di uno Slam per la belga, che nella seconda (e brevissima) parte della sua carriera vince solo due titoli: il Porsche Tennis Grand Prix a Stoccarda, sulla terra, battendo in finale Samantha Stosur; l’Ordina Open di ‘s-Hertogenbosch, sull’erba, sconfiggendo in tre set, in rimonta, Andrea Petkovic. Di fatto il ritorno della Henin dura meno di una stagione, perché, a causa di problemi a un gomito, si ritira prima degli US Open e questa volta in maniera definitiva. In seguito si dedicherà all’attività di allenatrice.
Justine Henin e la rivalità con Kim Clijsters
La rivalità più avvincente di cui Justine Henin è stata protagonista è quella con la connazionale Kim Clijsters. Le due giocatrici hanno scritto le pagine più importanti della storia del tennis nel proprio Paese, ma tra loro c’era un rapporto di amore e odio e così anche tra i loro tifosi. Infatti Henin, nata a Liegi, rappresenta la popolazione francofona e vallona, mentre Clijsters, nata a Bilzen, rappresenta la popolazione fiamminga. Due lingue e due modi di giocare completamente diversi tra le due, separate anagraficamente da un solo anno (Clijsters è nata l’8 giugno 1983).
Sono diventate numero 1 del mondo per la prima volta a distanza di pochi mesi: Clijsters è stata la prima a riuscirci, l’11 agosto 2013, mentre la Henin, come abbiamo visto, ce l’ha fatta a ottobre di quello stesso anno. Le sfide che contano di più tra le due sono le finali Slam e in questo Justine prevale perché ne ha vinte tre su tre contro la connazionale. E nel totale delle sfide nei Major, Henin conduce per 5-3. Complessivamente, invece, la Clijsters si aggiudica il testa a testa con la Henin per un solo match con 13 vittorie e 12 sconfitte.
Nessuna delle due ha vinto più di tre match consecutivi contro la rivale. A Kim Clijsters è successo due volte: dai quarti di finale del WTA Tour Championships 2002 ai Diamond Games del 2003 passando per il torneo International di Sidney 2003; dalla finale di Brisbane 2010 agli ottavi di Wimbledon del 2010 passando per la semifinale di Miami sempre nello stesso anno. A Justine Henin, invece, è successo solo una volta: dalle semifinali del Roland Garros 2006 alle semifinali di Wimbledon dello stesso anno passando per le semifinali di Eastbourne.
La prima volta che si sono affrontate in un Major è stato al Roland Garros 2001 e quella fu una partita storica perché la vincitrice divenne la prima belga a raggiungere la finale del singolare in un torneo dello Slam. A vincere fu Kim Clijsters, poi sconfitta in finale da Jennifer Capriati. Ma Justine, due anni dopo, è stata la prima belga a vincere uno Slam, proprio in finale contro la connazionale. Clijsters in tutto ha vinto quattro tornei dello Slam nel singolare e due in doppio; Henin, come abbiamo visto, ne ha vinti sette da sola e nessuno in doppio.
Sono state anche compagne di doppio e il risultato più importante raggiunto insieme è stata la finale del torneo Ramat Hasharon in Israele nel 1998, quando hanno perso nettamente contro le bielorusse Olga Glouschenko e Tatiana Poutchek. A quello stesso torneo risale anche la prima sfida in singolare tra le due da professioniste: accadde nei quarti di finale e a vincere fu la Henin in due set.
Sul cemento Clijsters ha vinto otto volte e perso solo quattro match contro Henin, mentre sulla terra Justine ha battuto Kim cinque volte e ha ceduto solo in una occasione. Sull’erba Henin conduce 3-2, mentre sul sintetico indoor Clijsters ha vinto entrambi i match giocato contro Henin. Quest’ultima ha vinto sette finali su undici giocate contro la fiamminga.
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