In questa sessione di mercato il Manchester United ha ulteriormente rafforzato la sua squadra, che a questo punto si candida come pretendente principale al titolo della Premier League. Infatti, dopo l’acquisto di Jadon Sancho, che porterà maggiore imprevedibilità nella fase offensiva dei Red Devils, un’altra pedina fondamentale è stata aggiunta in difesa con Raphaël Varane, ex difensore del Real Madrid e perno della Francia.

Varane è solo l’ultimo di una serie di giocatori che hanno vestito le gloriose maglie di Real Madrid e Manchester United. Ad accomunare le due squadre non ci sono però solo i successi ottenuti in campo nazionale ed europeo, ma anche moltissimi doppi ex.

Laurie Cunningham, il calciatore che amava ballare

Fuori dal campo si dice che fosse un ottimo ballerino. Cunningham è stato il primo giocatore britannico a vestire la maglia del Real Madrid dopo essersi trasferito dal West Bromwich Albion nel 1979 sulla scia di alcune prestazioni superlative in Inghilterra. Al suo debutto in Liga mette a segno una doppietta e risulta determinate per i successi ottenuti dalle Merengues durante quell’anno. Cunningham è rimasto al Real Madrid per cinque stagioni, per poi trasferirsi in prestito al Manchester United, guidato dal suo ex manager Ron Atkinson nel 1983.

Lo ‘Spice Boy’ David Beckham

Icona glamour del calcio britannico, l’impatto socioculturale che ebbe Beckham nel corso della sua carriera fu quasi altrettanto uguale al suo contributo nel mondo del calcio. L’ala “Classe 92” (anno di esordio in prima squadra insieme a Giggs, Scholes e i fratelli Neville) del Manchester United grazie alle sue prestazioni, contribuì alla conquista del famoso Treble nel 1999. 

Beckham con i Red Devils conquista sei scudetti e due FA Cup in campo nazionale più una Champions League ed una coppa Intercontinentale, mettendo a segno 85 gol nei suoi 12 anni nel club. Grazie al suo modo particolare di battere i calci di punizione ha ispirato intere generazioni. Per via della smisurata popolarità ottenuta anche al di fuori del campo, ebbe degli screzi con Sir Alex Ferguson, che lo spinsero a trasferirsi al Real Madrid dei “Galácticos” per circa 35 milioni di euro nel 2003. 

Sebbene con i Blancos abbia vinto solo un titolo della Liga durante i suoi quattro anni, lasciò comunque un ricordo indelebile nel cuore dei tifosi.

Il flop di Michael Owen

Senza infamia e senza lode le esperienze di Michael Owen con il Real Madrid ed il Manchester United. Arrivato dal Liverpool con l’etichetta di Wonder Boy, non rispettò le attese in entrambi i club.

Ruud van Nistel-gool

Autentica macchina da gol, bomber d’area di rigore vecchia scuola, Ruud van Nistelrooy riuscì ad essere determinate sia in Inghilterra che in Spagna. Nei suoi 5 anni al Manchester United realizza 150 gol, diventando uno degli attaccanti più prolifici nella storia del club. Anche con i Blancos non fatica a mettersi in luce ed al primo anno in Liga conquista il titolo di Pichichi (capocannoniere) con 25 gol.

Heinze?

Il terzino sinistro argentino, ingaggiato nel 2004 per 6,9 milioni di sterline, ebbe subito un ruolo importante nei Red Devils. Tuttavia, a causa di una serie infinita di infortuni, dovette far spazio al giovane collega Patrice Evra. Heinze pur avendo avuto un ruolo decisivo nella conquista della Premier del 2006-07, decise comunque di lasciare il Manchester per trasferirsi al Real. Anche con i Blancos faticò ad imporsi, prima di passare al Marsiglia dopo sole due stagioni.

Un Chicharito poco Real

Primo messicano a giocare per i Red Devils, Hernandez vinse due volte la Premier League e ha partecipato alla sfortunata finale di Champions League del 2011, persa dal Manchester contro il Barcellona di Leo Messi. Dopo l’addio di Sir Alex Ferguson fatica a trovare spazio, e si trasferisce in prestito al Real dove, pur conquistando il Mondiale per Club, non riesce ad imporsi.

Di Maria e lo United, storia di un’annata fallimentare

Soprannominato El Fideo, Angel Di Maria fa incetta di titoli personali e di squadra con il Real Madrid, risultando spesso tra i migliori giocatori in campo. Dopo aver vinto tutto quello che c’era da vincere con i Blancos, si trasferisce al Manchester United per una cifra record di 80 milioni di euro, ma in Inghilterra Di Maria fatica ad imporsi, forse per via di uno scarso adattamento alla fisicità della Premier e gravato anche dalle alte aspettative del club.

Cristiano il conquistatore

Senza discussione, il nome più importante della lista. L’impatto che ebbe Cristiano Ronaldo con entrambi i club è qualcosa di difficilmente ripetibile. L’asso portoghese, voluto fortemente da Sir Alex Ferguson mentre era allo Sporting, riuscì in breve tempo ad imporsi con i Red Devils, grazie al suo smisurato talento. 

Le sue stagioni migliori sono state le ultime tre con il club, dove riuscì a conquistare la Premier League ogni anno. Il 2008 è l’anno record per il bomber di Madeira: vince infatti la Champions League, il Pallone d’Oro (saranno poi 5 in totale), il titolo di capocannoniere della Premier League e la Scarpa d’Oro Europea, entrando di diritto nella storia del calcio mondiale. Pertanto, non è una sorpresa quando il Real Madrid lo acquista per 94 milioni di euro. Cristiano a Madrid diventa il miglior goleador del club, conquista 15 trofei tra cui 3 Champions League di fila. Grazie inoltre ad una serie infinita di riconoscimenti individuali, Ronaldo è senza dubbio il calciatore più rappresentativo ed iconico nella storia dei Blancos.