Iran Ferreira, questo il nome del giovane tiktoker che ha incantato il mondo dei social, grazie ai suoi tiri a giro e a quelle esultanze diventate presto un vero e proprio stile di vita.
Nato e cresciuto a Quijingue, cittadina nello stato di Bahia nel nord del Brasile, Iran ha un solo sogno: giocare a calcio e diventare un campione. La realtà però si presenta molto presto, e non è quella immaginata da bambino. Il lavoro nei campi con il padre, diventa la sua vita e il calcio la passione per evadere da un mondo che gli sta decisamente stretto.

Tutto nasce un giorno qualsiasi, quando invece di guardare i suoi idoli in televisione, decide di riprendere una sua giocata sul campo vicino a casa. Lo stop, il tiro, il gol e quell’esultanza che entra senza ostacoli nei cuori di milioni di bacheche.
Un particolare fa la differenza, un guanto diventa il suo nome d’arte: Luva de Pedreiro, che tradotto significa “guanto da muratore”.
Il mondo fuori dalla sua cittadina Iran non lo conosce, o meglio l’ha visto solamente attraverso lo schermo del suo dispositivo. In Europa, in inverno giocano con i guanti e questo aspetto in qualche modo colpisce il ragazzo, tanto da farlo diventare il suo marchio di fabbrica.
La motivazione colpisce ancora di più l’interesse dei follower, ma forse a colpire è la cosa più semplice: la sua normalità.
Per la prima volta nella storia dello sport, un ragazzo raggiunge e gioca con i suoi idoli, non per doti tecniche, ma per popolarità digitale.

Il resto della storia la conosciamo tutti, quel sogno ora è diventato realtà. I brand se lo contendono, i top club lo ingaggiano per prendere visibilità e pensate che anche il signor Mark Zuckerberg si mette a seguirlo. Mai successo prima.
Ma pochi giorni fa accade quello che nessuno si sarebbe mai aspettato.
Luva de Pedreiro torna ad essere Iran Ferreira, e magari con qualche amico famoso in più e un conto in banca decisamente più importante.
In pochi giorni si sono diffuse le ipotesi più strane: da una crisi personale e problemi di salute ad un probabile trucco di marketing, dalle questioni legate alla gestione del suo patrimonio, alle azioni di presunti hacker che ne avrebbero minato i profili.
A zittire e forse chiarire definitivamente l’accaduto un comunicato ufficiale rilasciato da Iran: “Ragazzi, stanno tutti pensando che sia stato hackerato, ma non è in realtà così. Sono stato proprio io a cancellare i video. Smetto ora e vivrò la mia vita di tutti i giorni, sereno. La mia squadra è la migliore del mondo, tutte bravissime persone, fanno parte della mia famiglia. Ma quella di smettere è stata una mia decisione”.

Ma non è finita qui, perchè poi un video viene pubblicato da Luva sui social, e l’idea è proprio quella che il ragazzo ha bisogno di riposo, non tanto fisico, ma mentale. Travolto dal mondo che sognava, Iran oggi rivuole solamente indietro la sua normalità.