Ora è diventato un vero punto fermo della Juventus di Allegri, ma non è sempre stato così nelle precedenti esperienze. Stiamo parlando di Filip Kostic, un giocatore che a Torino sta diventando sempre più decisivo.
Dopo un primo periodo a capire la sua posizione in campo, il serbo è diventato un pilastro insostituibile della Vecchia Signora.
34 gare disputate su 39 complessive, con medie decisamente invidiabili. In questo campionato ha già totalizzato 9 assist e 3 gol in 27 gare giocate, confermando quanto fatto vedere nelle passate stagioni.
Decisivo nel derby d’Italia contro l’Inter, Filip con il passare del tempo sta ripagando totalmente l’investimento fatto dalla Juve all’inizio della stagione.

Prima di parlare dell’asta su eBay, fatta partire da un gruppo di tifosi, vi sveliamo alcuni segreti dell’esterno offensivo bianconero.
Partiamo dalla sua passione per il caffè. “Da quando ha comprato la macchinetta del caffè è diventato inarrestabile!”
A rivelarlo il suo ex compagno all’Eintracht Francoforte, Kevin Trapp. Chissà se la scelta di giocare in Italia è stata condizionata dall’espresso.
Altra particolarità di questo giocatore è che, a differenza della maggior parte dei calciatori, non ha tatuaggi. Kostic è un grande amante della moda e dello stile, ma per il momento all’inchiostro sul corpo ha detto no.
The Maschine (la macchina), così soprannominato dalla curva tedesca, però non ha sempre brillato sul rettangolo verde, soprattutto in giovanissima età. Quando ti rialzi si chiama esperienza e lui lo sa bene.

Con la maglia dello Stoccarda nel 2016 prima, e poi con quella Amburgo nel 2018, Kostic ha vissuto due retrocessioni decisamente amare.
La prima volta però non si scorda mai e l’episodio diciamo che merita.
I tifosi dei Rossi scelsero un modo alquanto bizzarro per vendere Filip: “Giocatore usato ma in buone condizioni. Costo del cartellino 20 milioni di euro”.
Scelta eBay come piattaforma e lo scherzo è fatto. A distanza di 7 anni dall’episodio siamo sicuri che il numero 17 della Juventus si farà una risata perché oggi il suo valore è indiscutibilmente più alto.