Dopo questa confessione Haaland sarà ancora più amato dai suoi estimatori e forse in Italia se ne farà anche di nuovi.
Facciamo un passo indietro e andiamo ad analizzare l’impatto di ‘Terminator’ sui risultati del Manchester City in questo inizio di stagione.
Il classe 2000 norvegese è partito con il piede sull’acceleratore fin dal primo minuto con la maglietta dei Citizens.
In nove giornate di Premier League, ha sfondato la rete ben 14 volte.

Un solo rigore trasformato fa capire ancor meglio la portata di questi numeri. Semplicemente impressionante. Tre triplette consecutive tra le mura di casa, l’ultima nel derby di Manchester. Quella partita del 2 ottobre non rimarrà solamente nella bacheca della memoria del giocatore, bensì anche in quella dei record dei derby. Infatti, fino a quel giorno non si erano mai visti 9 gol in una partita tra City e United.
Haaland però non segna solo in Premier, ma lo fa anche con una certa costanza in Champions League. Nella competizione regina in tre gare ha già collezionato 5 reti, e neanche a dirlo, al momento è al comando della classifica dedicata ai goleador della competizione.

In Nazionale replica senza lasciar spazio a nessuno e soprattutto a chi ha provato invano ad accostare il suo numero di gol alla classe dei compagni di squadra.
21 reti in 23 gare disputate possono bastare? Forse non per il Mondiale in Qatar, ma sicuramente per mantenere in quota le sue medie incredibili. Ora Erling è senza dubbio il giocatore del momento, con buona pace di Mbappè e compagni. Lui all’appuntamento si presenta sempre, e in anticipo.
Dopo il match contro il Manchester United ha voluto raccontare un episodio, un segreto, che lo ha avvicinato ancor di più al cuore dei tifosi: “Le lasagne di papà sono il mio segreto, penso aggiunga qualcosa di speciale, ci sarà un ingrediente segreto. Le ho mangiate prima delle ultime partite casalinghe, quindi deve esserci qualcosa di speciale che aggiunge. Non faccio niente, lui cucina e io guardo”. 

Ecco svelato il segreto, anche se la dieta che segue il giocatore non tutti sarebbero in grado di mantenerla. Zero alcol, pochi carboidrati e un menù prevalentemente di mare. Oltre alle lasagne di papà però il numero 9 del City si concede un altro strappo alla regola: la pizza con il kebab.
La meditazione seguita dal calciatore è infine il vero “plus”, un’attività che pratica quotidianamente, uno stile di vita che gli ha consentito di mantenere alte le sue prestazioni e con grande continuità.
Sveglia presto al mattino e massima protezione al tramonto da fonti di inquinamento visivo con particolari lenti blu. Insomma Haaland segue alla lettera i principi del biohacking: il controllo consapevole per far rendere al meglio il proprio corpo.
Dopo questa parentesi salutare, ci piacerebbe lasciarvi con l’immagine di Haaland che guarda il padre mentre cucina le lasagne prima della partita.
Un alieno venuto dal pianeta terra