Victor James Osimhen, il classe ‘98 che ha stregato l’Europa a suon di gol, neanche 4 anni fa era considerato un flop del quale sbarazzarsi.
Questo non lo diciamo noi, ma la storia dei fatti, delle trattative che hanno portato il valore del cartellino dell’attaccante nigeriano da 3 a 75 milioni di euro in una manciata di stagioni.

Prima di arrivare alle dichiarazioni rilasciate dal dirigente del club, facciamo un passo indietro.
Dal 2010 al 2017 Victor ha militato nella squadra giovanile dello Strikers Academy, fucina di talenti nigeriana con sede a Lagos, città con più di 16 milioni di abitanti. Su di lui gli occhi di alcuni top club incluso il Tottenham, ma all’età di 18 anni decide di trasferirsi in Germania e più precisamente nella tana dei Lupi, al Wolfsburg.
La sua esperienza non parte nel migliori dei modi e, dopo un periodo ai box per infortunio, ecco arrivare la sua occasione. Tanta e troppa concorrenza però nel reparto offensivo lo portano a disputare 12 gare e solamente 3 da titolare.
Nell’estate successiva viene mandato in prestito in Belgio al Charleroi, e dopo alcune partite si guadagna il posto a suon di gol.
Chiude il campionato con 20 reti in 36 match disputati e il club belga naturalmente esercita subito il diritto di riscatto fissato sul prestito iniziale e si assicura le prestazioni del giocatore per solamente 3,5 milioni di euro.
Proprio in questi giorni è tornato a parlare di questo episodio l’ex calciatore e, dal 2018 amministratore delegato del Wolfsburg, Jorg Schmadtke.
“Quando sono arrivato qui, Osimhen correva in tondo e anche zoppicando. La comunicazione che ho ricevuto dal club in quel momento è stata: non abbiamo un attaccante. Quelli che abbiamo sono inutili”. 

In quel momento poteva sembrare la mossa giusta, ma col senno di poi decisamente no. Ma il Charleroi non ha preso Victor per tenerlo, ma solamente per far fruttare il suo investimento in soli 30 giorni.
Osimhen infatti, un mese dopo viene acquistato dal Lille per 22 milioni di euro. In 38 gare tra Ligue 1, Champions League e Coppa Nazionale mette a referto 18 marcature e 6 assist.
In un solo anno conquista il cuore e anche il portafoglio di De Laurentiis patron del Napoli, che lo acquista per 75 milioni di euro. L’acquisto più oneroso dell’intera storia del club.
Beh diciamo che a Napoli di attaccanti se ne intendono se pensiamo che negli ultimi anni da quelle parti è passata gente come Cavani e Higuain, solo per citarne alcuni.
Il primo anno sotto il Vesuvio non convince pienamente l’ambiente azzurro e il periodo Covid non favorisce di certo l’inserimento di Victor in gruppo.

La prima stagione la chiude con 30 presenze e 10 gol, mentre nella seconda inizia ad adattarsi al gioco della Serie A e di Spalletti.
32 presenze, 18 reti e 6 assist gli permettono di ripartire nel migliore dei modi per l’annata 2022/23.
Quei 75 milioni di euro spesi dal Napoli tre anni prima, considerati da molti troppi per quel talento scoperto e abbandonato dal Wolfsburg, oggi sembrano essere l’investimento perfetto per regalare alla piazza quello che sognava da molto tempo, e forse anche qualcosa di più.