Ognuno di noi ha vissuto quel momento in modo diverso, ognuno di noi lo racconterà in maniera differente, ma una cosa è sicura: tutti noi porteremo nei nostri ricordi la vittoria di quello splendido titolo Europeo. Ecco a voi i momenti in cui, da italiani, ci siamo esaltati di più durante la trionfale cavalcata europea.

 

1. La Lettera del Mancio

La nostra avventura è iniziata con le parole del nostro ct alla vigilia del calcio d’inizio di Euro 2020.

Onoreremo ogni minuto, scenderemo in campo con la spensieratezza di quando si è ragazzini, ma anche con la responsabilità di chi rappresenta uno dei Paesi più forti e belli al mondo. Uniti sotto un unico cielo azzurro, con indosso la maglia azzurra stringiamoci in unico coro che unisce più di 60 milioni di italiani: Forza AZZURRI!

Nulla da aggiungere e nulla da dire, l’Italia è pronta a scendere in campo.

2. Zittire i chiacchieroni

Prima, dopo e durante, tutti hanno espresso la propria idea sulla squadra e sul gioco degli Azzurri, ma tanti, e forse tutti, si sono sbagliati. Come l’ex giocatore della Juventus, Patrick Viera che, dopo le prime gare del girone, disse:

Le prime due partite giocate sono state facili. Credo che gli azzurri manchino di intensità, potenza, ritmo per essere ancora più pericolosi avanti, quindi aspetterò. Al momento penso che sia un po’ presto per prendere in considerazione l’Italia tra le nazionali che potrebbero arrivare fino in fondo“.

A quanto pare non è andata proprio così.

3. Le gufate… quelle belle

Che Fatica La Vita Da Bomber ha deciso di scendere in campo al fianco della Nazionale capitanata da Chiellini con una comunicazione precisa: gufare dall’inizio alla fine. Sarà realmente servito? A noi piace pensare che lo sia stato e quando il Mancio ne ha riconosciuto il merito per noi è stato un grande onore. Artisti!

4. I rigori

Dal dischetto l’Italia ha dimostrato la spregiudicatezza delle sue idee e la forza di un Paese sempre pronto a lottare e forse, proprio per questo motivo, questo Europeo è entrato nel cuore di tanti Italiani. Noi non molliamo mai!

5. It’s coming Home (Ma De Che)

L’ultimo capitolo è stato scritto a Wembley, tra le mura del “nemico”, la scena perfetta per un finale da capolavoro. Gli inglesi pronti a portare in festa tra le vie di Londra i suoi idoli, magliette già stampate, feste da tempo organizzate e birra già versata. Ma qualcosa non è andato per il verso giusto, almeno per loro: qualcosa o qualcuno ha deciso di scrivere una storia diversa. “It’s coming home” rimarrà solamente una bella canzone, mentre “It’s coming Rome” entrerà nella storia. I love pasta asciutta!