Il mercato estivo della Juventus si infiamma su più fronti, disegnando un quadro complesso che la dirigenza, guidata dal nuovo responsabile dell’area tecnica Comolli, è chiamata a gestire. Tra le tensioni inaspettate per le cessioni, i nuovi e ambiziosi obiettivi per il centrocampo e le difficili situazioni ereditate dal passato, il lavoro per costruire la squadra del futuro prosegue senza sosta. Analizziamo nel dettaglio le quattro notizie più calde di queste ore che stanno definendo le strategie bianconere.

Weah, l’agente attacca: “Un dirigente crea problemi per vendetta”

A scuotere l’ambiente juventino sono arrivate le durissime parole dell’agente di Timothy Weah. In una dichiarazione pubblica, il procuratore ha lanciato un’accusa diretta e circostanziata: “C’è un dirigente che crea problemi, per vendetta vuole una fortuna”. Queste affermazioni, che parlano di una totale mancanza di rispetto e di un comportamento “inaccettabile”, gettano un’ombra sulla gestione di una cessione che sembrava meno complessa. L’agente ha sottolineato come certi atteggiamenti stiano minando la “classe” storicamente associata al club bianconero, lasciando intendere che la trattativa per l’addio del giocatore americano sia bloccata da questioni personali più che da reali logiche di mercato. Un caso spinoso che la Juventus dovrà risolvere per evitare ulteriori polemiche e per fare cassa in vista dei nuovi acquisti.

Hjulmand è l’obiettivo, Comolli al lavoro per ricucire

Sul fronte delle entrate, il nome in cima alla lista dei desideri per il centrocampo è quello di Morten Hjulmand. Il mediano danese dello Sporting ha più volte strizzato l’occhio alla Signora e ora la dirigenza sembra intenzionata a fare sul serio. A muoversi in prima persona è Comolli, che in settimana proverà a riaprire il dialogo con il club portoghese. I rapporti tra le due società non sono idilliaci, ma si lavora per “ricucire” e trovare un’intesa. L’articolo della Gazzetta menziona anche come Comolli stia spingendo per chiudere per l’attaccante Kolo Muani del PSG, con un’offerta basata su un prestito oneroso da 10 milioni e un obbligo di riscatto fissato a determinate condizioni, per un affare complessivo da 40-45 milioni. Un doppio fronte che dimostra la volontà della Juve di rinforzare la squadra con profili di livello internazionale.

Douglas Luiz, un caso che ricorda Arthur: similitudini e pericoli

Il passato ritorna a tormentare la Juventus con il caso Douglas Luiz. Il centrocampista brasiliano, non presentandosi al raduno, ha rotto definitivamente con l’ambiente bianconero. La sua situazione presenta inquietanti similitudini con quella di Arthur: un costo residuo a bilancio molto alto, una stagione vissuta ai margini e, di conseguenza, un’enorme difficoltà nel trovare un acquirente. Il giocatore stesso aveva dato sfogo alla sua frustrazione sui social mesi fa, lamentando le poche opportunità ricevute nonostante si sentisse in forma: “Non sono mai stato un giocatore che si infortuna, ma ci sono così tante cose che potrebbero aver causato questo che preferirei non commentare”, aveva scritto, lasciando trasparire un malessere profondo. Per la Juve, la sua cessione è una priorità assoluta per alleggerire il monte ingaggi e liberare risorse, ma si preannuncia come una delle operazioni più complesse dell’estate.

Scambio Cristante-McKennie: cosa guadagna e cosa perde la Juve

Per sistemare il centrocampo, prende corpo un’idea tanto affascinante quanto strategica: uno scambio con la Roma che porterebbe Bryan Cristante a Torino e Weston McKennie nella Capitale. Per la Juventus, i vantaggi sarebbero evidenti. Cristante porterebbe in dote una notevole abilità nel gioco aereo, un fondamentale in cui la squadra di Tudor ha mostrato diverse lacune nella passata stagione, subendo troppi gol da palla inattiva. Inoltre, la sua duttilità tattica gli permetterebbe di essere un jolly prezioso in una stagione con impegni ogni tre giorni. D’altro canto, la partenza di McKennie priverebbe la squadra di un incursore dinamico, ma l’operazione nel suo complesso potrebbe rappresentare un upgrade funzionale alle nuove idee tattiche, fornendo al tecnico un mediano di posizione e di grande affidabilità.