Si è tenuto ieri in videoconferenza un importante vertice tra i rappresentanti dell’Uefa e quelli di ben 55 federazioni europee. Era una riunione particolarmente attesa, per via degli argomenti all’ordine del giorno, ovvero il futuro dei campionati e delle competizioni europee su tutti. Ebbene, nel corso della videoriunione con i segretari generali delle 55 federazioni UEFA, tenendo conto delle raccomandazioni dei gruppi di lavoro creati il 17 marzo scorso, il Comitato Esecutivo dell’Uefa ha ribadito tramite le proprie decisioni che la priorità rimane ai club, mentre le nazionali in questo momento passano in secondo piano

Uefa: rinviate tutte le amichevoli delle nazionali

Per prima cosa, dunque, sono state annullate tutte le partite delle nazionali in programma a giugno, rinviando ogni nuova calendarizzazione a data da destinarsi. Rinviate anche tutte le partite ufficiali relative  a competizioni per nazionali sia maschili che femminili, inclusi gli spareggi (sono ancora a disposizione quattro posti da assegnare tramite le posizioni acquisite durante la prima edizione della Nations League) per Euro 2020 e le qualificazioni per l’Europeo femminile, oltre che le gare dei tornei nazionali giovanili.

L’obiettivo principe, ribadisce l’Uefa con questa decisione, è quello di liberare spazi e tempi per le singole Leghe, oltre che per il recupero delle partite di Champions League ed Europa League, competizioni che devono ancora completare i quarti di finale. L’Uefa, nel caso di cessazione dell’attuale emergenza, è disposta a far giocare le coppe anche a luglio e agosto, anche se alcuni campionati non dovessero riprendere. L’emergenza non segue infatti le stesse tempistiche in tutte le nazioni e ci saranno sicuramente Paesi che torneranno alla normalità prima di altri. Resta da capire cosa succederà qualora un Paese sia ancora in piena emergenza e abbia squadre impegnate nelle competizioni continentali.

L’Uefa si dichiara disponibile ad andare anche oltre il 30 giugno e tra le opzioni prese in considerazione c’è quella di organizzare solo turni serali (due a settimana) per non esporre gli atleti alle elevate temperature estive. Ovviamente, questa disponibilità deve coinvolgere anche la Fifa, che sta lavorando ad una soluzione per allungare i contratti dei calciatori che, da regolamento, arrivano a naturale scadenza il 30 giugno.

Fair Play Finanziario, cosa cambia?

Contestualmente alle decisioni relative alle competizioni, il Comitato Esecutivo dell’Uefa ha deciso di concedere più tempo ai club per mettere a posto i conti ed essere così in regola con i paletti del Fair Play Finanziario. Attenzione, non c’è nessuna sospensione delle normative, ma essendo sospesi i campionati e le coppe, non potendo ancora definire le squadre che prenderanno parte alle prossime edizioni di Champions ed Europa League, ai club e alle rispettive federazioni viene concesso più tempo oltre che la sospensione delle norme sulle licenze relative alla preparazione e alla valutazione delle future dichiarazioni finanziarie.

“Il Comitato Esecutivo Uefa – recita nello specifico la nota ufficiale – ha ribadito il suo impegno verso le licenze per club e il fair play finanziario e ha concordato che le attuali circostanze straordinarie necessitano di interventi specifici per agevolare il lavoro delle federazioni e dei club. La proposta è quella di concedere più tempo alle federazioni per completare le procedure relative alle licenze per club, fino a quando saranno ridefinite le procedure di ammissione per la prossima edizione delle competizioni Uefa per club. Poiché gli avvenimenti in corso generano sempre maggiore incertezza, il Comitato Esecutivo Uefa ha anche deciso di sospendere le norme sulle licenze relative alla preparazione e alla valutazione delle future dichiarazioni finanziarie dei club. Questa decisione vale esclusivamente per la partecipazione alle competizioni Uefa per club 2020-21”.