Recuperato uno dei match saltati dall’Empoli causa Covid (2-2 allo Zini contro la Cremonese, l’altro sarà con il Chievo), la 34ª giornata di Serie B inizierà venerdì con l’anticipo tra Spal e Ascoli. Tanti i match interessanti, a partire dal testacoda del Mazza che potrebbe segnare una svolta per entrambe, per motivi opposti: i ferraresi cercano un buon piazzamento per i playoff, i marchigiani devono riuscire a districarsi dalla zona playout. Questo il programma completo.

Il programma della 34ª giornata

Venerdì 16, ore 21

Spal-Ascoli

Sabato 17, ore 14

Empoli-Brescia

Vicenza-Lecce

Monza-Cremonese

Pescara-Entella

Pisa-Cosenza

Reggina-Reggiana

Salernitana-Venezia

Ore 15

Cittadella-Chievo

Ore 18

Pordenone-Frosinone

Numeri e curiosità delle sfide

Partiamo dall’anticipo di venerdì, Spal-Ascoli. Come accennato, entrambe si giocano tanto, visto che i biancazzurri sono sesti, a soli tre punti dal quarto posto che evita i preliminari playoff, e i bianconeri, invece, quintultimi, a tre lunghezze dalla quindicesima piazza (attualmente occupata dal Pordenone), che vuol dire salvezza. Le due squadre vengono da due successi sorprendenti: la Spal ha vinto al Via del Mare contro il Lecce, per 2-1, interrompendo la striscia di sei vittorie consecutive per i salentini. L’Ascoli ha invece sconfitto il Monza in casa per 1-0. Nei 9 precedenti, le due squadre hanno pareggiato sei volte, con un successo per gli emiliani e due per i marchigiani, ma l’Ascoli non ha mai vinto a Ferrara. All’andata hanno avuto la meglio i bianconeri per 2-0 grazie alla doppietta di Sabiri.

Sono ben di più, 39, i precedenti tra Empoli e Brescia. I lombardi hanno vinto 17 volte, con 13 pareggi e 8 vittorie dei toscani, che però in stagione hanno battuto le Rondinelle già in due occasioni (3-0 in Coppa Italia, 3-1 al Rigamonti in campionato). Nelle ultime sette gare di Serie B giocate contro il Brescia, l’Empoli è imbattuto con quattro vittorie e tre pareggi, mentre nelle precedenti otto sfide era arrivato solo un successo, con due pari e cinque sconfitte. Alla squadra di Dionisi, che deve ancora recuperare la partita contro il Chievo, mancano ormai solo dieci punti per la Serie A, da conquistare nelle prossime sei gare. Sarebbero in realtà nove, a meno che nella sfida della penultima la Salernitana non batta i toscani per 6-0 per ribaltare lo svantaggio negli scontri diretti. Toscani che in campionato hanno raggiunto la serie impressionante di 26 risultati utili consecutivi. Cerca invece un posto ai playoff la banda di Pep Clotet, che da quando è arrivato a Brescia ha portato i lombardi dai bassifondi a ridosso della zona playoff. Gli ultimi due pareggi hanno un po’ rallentato la corsa, ma l’ottavo posto dista solo tre punti.

Monza-Cremonese sarà un derby importantissimo, soprattutto per la squadra di Brocchi. I biancorossi sono forse la principale delusione della stagione: con uno degli organici più forti visti negli ultimi anni in Serie B, il Monza avrebbe dovuto ammazzare il campionato, invece a poche giornate dalla fine è a ben sei punti dalla promozione diretta e non vince da quattro gare (2 pareggi, 2 sconfitte). Fa specie poi che nelle ultime tre gare siano arrivati solo due punti contro Entella (ultimo), Pescara (penultimo) e Ascoli (quintultimo), teoricamente 9 punti agevoli buttati al vento. I brianzoli giocheranno contro la cabala, perché nei 15 precedenti di B contro la Cremonese sono arrivate solo due vittorie (nel 1977 e il 2-0 dell’andata), con sette pareggi e sei sconfitte nel mezzo. Per i grigiorossi invece è un momento abbastanza positivo: abbandonata la zona playout, la Cremonese è ora undicesima a quattro punti dai playoff e imbattuta da sei partite.

Sembra invece la sfida della disperazione Pescara-Entella, penultima contro ultima in classifica. I liguri, che hanno esonerato Vincenzo Vivarini in settimana (al suo posto Gennaro Volpe), non vincono da febbraio e languono sul fondo della classifica a 22 punti. Ne ha appena sei in più il Pescara, che però nell’ultimo periodo ha dato qualche segno di vita con tre risultati utili di fila (una vittoria e due pareggi), che hanno portato gli abruzzesi a -4 dai playout. Nei quattro precedenti, però, i biancazzurri non hanno mai vinto: due i pareggi, due le vittorie dell’Entella, compreso il 3-0 dell’andata.

Interessante il match dell’Arena Garibaldi tra Pisa e Cosenza: i nerazzurri di D’Angelo sono reduci da tre sconfitte di fila (dopo 12 risultati utili), lo stesso numero di k.o. delle precedenti 20 di campionato, che hanno portato i nerazzurri a sette punti dai playoff (ma con la gara col Pordenone da recuperare il prossimo 27 aprile). Anche i calabresi di Occhiuzzi vengono da un periodo negativo, con due sconfitte di fila arrivate dopo i quattro punti conquistati negli scontri diretti con Reggiana e Ascoli. Il Cosenza ha però vinto sei degli ultimi nove incroci di B contro il Pisa, a cui si aggiungono l’1-1 dell’andata e due sconfitte.

Dovrà riprendere a carburare il Lecce, che andrà in trasferta a Vicenza. Entrambe le squadre vengono da una sconfitta: i salentini contro la Spal in casa, il Vicenza contro la Reggina in Calabria. La squadra di Corini, seconda, si trova così con un solo punto di vantaggio sulla Salernitana, terza, mentre i biancorossi sono reduci da due k.o. di fila e occupano l’undicesimo posto a 41 punti, 6 in meno rispetto alla zona playoff e sette in più dai playout. Nei 28 precedenti, il Lecce ha vinto 11 volte, con 8 pareggi e 9 sconfitte: all’andata hanno vinto i giallorossi per 2-1.

Reggina-Reggiana, come Spal-Empoli, può essere il crocevia della stagione per entrambe, per motivi opposti: i calabresi, reduci dalla vittoria sul Vicenza per 3-0 e da 4 risultati utili consecutivi, sono decimi a 44 punti, appena 3 in meno rispetto alla zona playoff. Quando Baroni arrivò sulla panchina del Granillo a dicembre, gli amaranto erano quartultimi con soli 10 punti conquistati. Gli emiliani, invece, sono terzultimi – cioè in zona retrocessione diretta – e non vincono da nove gare (3-0 a Cittadella l’ultima vittoria, il 20 febbraio), arco di tempo in cui hanno conquistato solo tre punti. Nei 27 precedenti, la Reggina ha vinto 11 volte, la Reggiana 7, mentre sono 9 i pareggi. All’andata vinsero i calabresi con un gol di Bellomo all’88’.

Chiude il programma delle partite delle 14 il big match di giornata, Salernitana-Venezia: i campani, terzi a -1 dal secondo posto, hanno perso solo una gara nelle ultime 15 (0-2 a Lecce) e hanno vinto le ultime due contro Frosinone ed Entella. I veneti, quarti a 53 punti (-4 dai granata) hanno invece ripreso a vincere in casa contro il Cosenza, dopo aver perso le precedenti 3 al Penzo. La Salernitana, vincendo, potrebbe mettere in ghiaccio la terza posizione, candidandosi come unica rivale del Lecce nella corsa alla promozione diretta, mentre i veneti, con un successo, si avvicinerebbero sempre più alla piazza che dà il massimo vantaggio ai playoff. Sono undici i precedenti, due anche in Serie A nella stagione 1998/99: 6 vittorie per la Salernitana, 3 pareggi e due successi per il Venezia. All’andata ha vinto la squadra di Castori per 2-1.

Alle 15 il derby veneto Cittadella-Chievo, valido al momento per determinare le ultime due squadre che completeranno la griglia playoff (occupano rispettivamente l’ottavo e il settimo posto). I clivensi, tra le migliori squadre del campionato a inizio stagione, si sono persi nell’ultimo periodo e sono scivolati dal secondo al settimo posto, perdendo 5 partite su 6 tra il 10 febbraio e il 13 marzo. Poi, tre pareggi prima della vittoria dell’ultimo turno contro il Pisa, un successo che mancava da cinque gare. Anche per il Cittadella non è un momento particolarmente semplice, perché i granata non vincono da sei partite e, nelle ultime 16, hanno conquistato i tre punti solamente in due occasioni, raccogliendo nel frattempo otto pareggi e sei sconfitte. Eppure, nelle precedenti 17, la squadra di Venturato aveva vinto ben 10 volte. All’andata finì 2-1 per il Chievo, e nelle ultime cinque gare il Cittadella non ha mai vinto (tre pareggi, due k.o.)

L’ultima gara di giornata è quella tra Pordenone e Frosinone, anche qui due delusioni del campionato: le squadre, lo scorso anno, si erano affrontate alle semifinali playoff (i ciociari vinsero entrambe le partite, 1-0 e 2-0), mentre in questa stagione sono relegate nella parte bassa della classifica: i friulani occupano la quindicesima posizione, la prima utile per evitare i playout, ma hanno solo tre punti di vantaggio sull’Ascoli. I gialloblù sono quattordicesimi, tre punti sopra i neroverdi. Entrambe hanno cambiato allenatore: il Pordenone, dopo la prima promozione in B e i playoff, ha dovuto separarsi da Attilio Tesser e il suo posto è stato occupato da Maurizio Domizzi, che in due gare ha raccolto una vittoria e una sconfitta. Il Frosinone ha esonerato Alessandro Nesta, che aveva portato la squadra alla finale playoff (poi persa con lo Spezia) e ha chiamato al suo posto Fabio Grosso, che in tre partite ha conquistato solo due punti. All’andata è finita 1-1, mentre nei quattro precedenti si contano due vittorie dei gialloblù, un pari e un successo dei friulani.

La classifica

Empoli 63

Lecce 58

Salernitana 57

Venezia 53

Monza 52

Spal 50

Chievo 48

Cittadella 47

Brescia 44

Reggina 44

Cremonese 43

Vicenza 41

Pisa 40

Frosinone 40

Pordenone 37

Ascoli 34

Cosenza 32

Reggiana 31

Pescara 28

Entella 22