È rimasta solo una flebile speranza al Chievo Verona, dopodiché la favola durata 20 anni (nel 2001 la prima promozione in Serie A) si potrà considerare ufficialmente chiusa. Dopo il parere negativo della Covisoc, è arrivato anche il no della Federazione Italiana Giuoco Calcio all’iscrizione al campionato di Serie B. Non resta ora che l’ultimo grado di giudizio, ovvero il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni, presieduto dall’ex ministro Franco Frattini.

Perché il Chievo non è stato iscritto alla Serie B

Il Consiglio Federale ha oggi dato parere negativo all’iscrizione dei clivensi al prossimo campionato di Serie B in seguito ad una segnalazione della Covisoc, sostanzialmente l’organismo deputato ad analizzare le situazioni contabili delle società di calcio. La bocciatura è da ascriversi ad alcuni debiti del club con il Fisco (non avrebbe pagato alcune rate del debito per tempo, provvedendo a farlo solo dopo che l’accordo per l’Agenzia delle Entrate era decaduto) oltre che ad un’importante esposizione debitoria (20 milioni di euro). La parola fine si avrà il prossimo 27 luglio, quando si riunirà il Collegio di Garanzia del Coni, che avrà l’ultima parola sulla storia futura del Chievo. Il club veneto rischia di dire addio ai professionisti dopo 35 anni consecutivi nelle prime tre serie. Se anche il terzo grado di giudizio sarà sfavorevole alla società di Luca Campedelli, al suo posto sarà ripescato in Serie B il Cosenza, in quanto i calabresi si sono classificati quartultimi nel precedente campionato, retrocedendo di fatto in C senza passare per i playout. Il presidente della Lega Serie B, Mauro Balat, si è così espresso sulla bocciatura del Chievo: “Immagino che faranno ricorso ma ho la sensazione che ci sia un problema generale: l’ordinamento giuridico e l’ordinamento statuale. Quest’ultimo è stato integrato più volte da una serie di norme emergenziali anche in materia tributaria. Ora ci sarà un organo terzo che giudicherà”.

Insieme al Chievo, il Consiglio Federale ha negato l’iscrizione al campionato di Serie C a cinque club: ovvero Carpi, Novara, Sambenedettese, Paganese e Casertana. Anche per queste società è stato respinto il ricorso contro il parere negativo della Covisoc. Preoccupato per queste esclusioni il presidente federale Gabriele Gravina: “I ricorsi non sono stati accolti e oggi sei club non hanno conseguito la licenza nazionale. Hanno due giorni per fare appello e c’è ancora una partita aperta per quanto riguarda eventuali valutazioni da parte del Collegio di Garanzia. Avevamo allontanato il rischio di perdere squadre iscritte e oggi perdiamo anche una squadra di B. Sono segnali allarmanti che richiamano comunque un intervento”.

La favola del Chievo dal 2001 al 2021

Se davvero l’avventura del Chievo Verona tra i professionisti dovesse concludersi qui, come dicevamo, sarebbe la fine di una favola iniziata al termine della stagione sportiva 2000-2001, quando la squadra allenata da Gigi Delneri conquista la storica promozione in Serie A. In molti, a quel punto, pronosticano per i veronesi, un’immediata retrocessione, invece, Delneri e i suoi si rendono protagonisti di una cavalcata che li porterà al termine della stagione 2001-2002 ad un’altra storica impresa, la qualificazione alla Coppa Uefa 2002-2003, restando addirittura in vetta al massimo campionato italiano nelle prime 8 gare.

Il Chievo dei miracoli diventa così l’unica squadra nella storia del calcio italiano a raggiungere la massima serie partendo dalla terza categoria. Nessun altro è ancora riuscito ad eguagliare il record di questa società che rappresenta sostanzialmente un borgo di Verona, ovvero circa 5.000 residenti. Da allora, fino alla stagione 2018-2019, il Chievo ha calcato i campi di Serie A con una sola eccezione, la stagione 2007-2008 che i veneti hanno giocato in B (vincendo poi il campionato) in seguito alla retrocessione arrivata nel campionato precedente. La stagione 2006-2007 (iniziata sotto la guida tecnica di Pillon e proseguita con Delneri) è coincisa anche con l’apice della storia del Chievo perché, in seguito ai fatti di Calciopoli, nel 2006 i veneti salgono al quarto posto e si qualificano storicamente ai preliminari di Champions League (poi persi contro il Levski Sofia).

Nelle ultime due stagioni, prima della sentenza di oggi da parte del Consiglio Federale, i clivensi hanno sfiorato il ritorno in Serie A: nel 2018-2019 il Chievo chiude 6° e perde poi la semifinale dei playoff; l’anno scorso, invece, l’8° posto e l’eliminazione al primo turno degli spareggi promozione contro il Venezia.