Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 26 Maggio 2025
Domenica 25 maggio 2025 si è chiuso il campionato di Serie A con le ultime sei partite dell’ultimo turno. Il Napoli, già campione, si gode la festa preparandosi alla parata fra le strade del capoluogo campano.
Lontano da quel verdetto già scritto si sono consumati gli ultimi drammi e successi sportivi. La Juventus ha strappato un posto in Champions League con una vittoria sofferta a Venezia. La Roma, pur vincendo, è costretta ad accontentarsi dell’Europa League. La Fiorentina conquista la Conference League in extremis, mentre la Lazio perde in casa contro il Lecce e rimane fuori da tutto. In fondo alla classifica, Lecce e Parma si salvano con prove d’orgoglio, mentre l’Empoli cade contro il Verona e saluta la Serie A, al pari appunto del Venezia.
Juventus in Champions: obiettivo minimo raggiunto
La Juventus ha chiuso una stagione altalenante con l’obiettivo minimo centrato: il quarto posto e la qualificazione alla prossima Champions League. Lo ha fatto senza entusiasmare, in piena coerenza con un’annata segnata più dai problemi che dalle certezze. A Venezia contro una squadra che avrebbe voluto salvarsi, i bianconeri hanno vinto 3-2, ma solo al termine di una partita confusa, a tratti nervosa, risolta più con la forza della disperazione che con la qualità.
Dopo essere andata sotto, la Juventus ha reagito con Yildiz, talento ancora acerbo ma con lampi decisivi. Kolo Muani ha poi trovato il vantaggio con una delle poche giocate della partita, ma il Venezia ha pareggiato sfruttando ancora una volta una difesa bianconera poco precisa. Il gol finale di Locatelli è arrivato dal dischetto dopo il fallo subito da Conceicao. Alla fine, è bastato: la Roma resta dietro di un punto, e la Juventus torna nell’Europa che conta. Lo fa senza certezze sul futuro, con un allenatore probabilmente destinato a partire e una squadra da rifondare, ma col biglietto per la Champions in tasca.
Roma: vittoria inutile, il sapore amaro dell’Europa League
La Roma ha fatto il suo dovere, ma non è bastato. A Torino, contro una squadra già salva e con poco da chiedere, i giallorossi hanno vinto con autorità: 2-0, reti di Paredes su rigore e di Saelemaekers. Una prova convincente, ma il destino era legato ai risultati altrui e quanto accaduto a Venezia ha spento ogni speranza.
La delusione è forte: sfuma la Champions all’ultima curva, ma considerando l’inizio di stagione c’è di che essere soddisfatti, anche per la sorte toccata ai cugini biancocelesti. Ora pare sia il turno di Fabregas in panchina, ma l’ufficialità non è ancora arrivata.
Fiorentina, è di nuovo Europa all’ultimo respiro
A Udine, la Fiorentina ha centrato una qualificazione alla Conference ormai insperata. Vittoria 3-2, colpo esterno in rimonta, sesto posto conquistato e conferma nelle competizioni continentali. I viola hanno giocato una gara a viso aperto, affrontando un’Udinese salva ma per nulla arrendevole. I gol viola sono stati realizzati da Fagioli, Comuzzo e Kean, che ha firmato proprio la rete decisiva del 3-2.
Non è la Champions, non è neppure l’Europa League, ma per la piazza viola è un segnale importante. Dopo un anno fatto di alti e bassi, di partite brillanti e sconfitte inspiegabili, chiudere tra le prime sette è un segno di vitalità. Resta da capire chi guiderà la squadra la prossima stagione: la conferma di Palladino resta l’ipotesi più accreditata, ma non si può escludere nulla.
Lazio, fuori dall’Europa nel modo peggiore
La notizia più pesante della serata arriva da Roma, sponda biancoceleste. La Lazio perde in casa 0-1 contro un Lecce che ha finito in dieci, ma ha vinto all’Olimpico contro i pronostici. Una sconfitta che ai padroni di casa costa cara visto che sfuma anche la qualificazione alla Conference League, obiettivo minimo di questa stagione, che si chiude con sensazioni tutt’altro che positive e le voci parlano di un Lotito infuriato.
A nulla sono valsi i tentativi finali, l’assalto disordinato e le mosse disperate di Baroni. La squadra è apparsa svuotata, il futuro è un rebus: servirà un cambio alla guida?
Lecce e Parma si salvano, in B Empoli e Venezia
Il Lecce ha compiuto l’impresa all’Olimpico, vincendo contro la Lazio e mettendosi in salvo con 34 punti. Un gol, tanto coraggio e una resistenza difensiva da manuale hanno scritto una pagina memorabile per la squadra pugliese.
A Bergamo, invece, il Parma ha firmato la propria salvezza vincendo 3-2 contro l’Atalanta. È stato un match incredibile: doppio vantaggio iniziale degli emiliani, rimonta dell’Atalanta fino al 2-2, poi la zampata finale di Ondrejka, che ha consegnato ai suoi la permanenza in A. Un risultato incredibile per una neopromossa che ha attraversato mesi difficilissimi.
A pagare, invece, è l’Empoli. La sconfitta in casa contro il Verona (1-2) è stata la pietra tombale su una stagione segnata da errori e dall’incapacità di trovare continuità. Insieme ai toscani retrocedono il Venezia e il Monza, fanalino di coda.
I verdetti definitivi della stagione
- Qualificate alla Champions League: Napoli, Inter, Milan, Juventus
- Europa League: Roma
- Conference League: Fiorentina
- Retrocesse in Serie B: Empoli, Venezia, Monza
Serie A: i risultati della 38ª giornata
Venerdì 23 maggio
Napoli 2–0 Cagliari
Como 0–2 Inter
Sabato 24 maggio
Bologna 1–3 Genoa
Milan 2–0 Monza
Domenica 25 maggio
Atalanta 2–3 Parma
Empoli 1–2 Verona
Lazio 0–1 Lecce
Torino 0–2 Roma
Udinese 2–3 Fiorentina
Venezia 2–3 Juventus
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