Cala il sipario sulla Serie A 2020/21. Dopo nove mesi di battaglie, fughe, inseguimenti, sorpassi e cadute, la stagione è ufficialmente in archivio: l’Inter è diventata campione d’Italia per la diciannovesima volta nella sua storia, la prima dalla stagione 2009/10. Solo altre due volte, tra il 1939/40 e il 1952/53 e tra il 1988/89 e il 2005/06 c’era stata più distanza tra un titolo e l’altro. I nerazzurri, squadra con più punti conquistati nei principali campionati europei (91) sono anche la prima nella storia della Serie A a vincere tutte le prime 11 gare del girone di ritorno, superando il record del Milan 1989/90 (10). Merito anche, e soprattutto di Romelu Lukaku, che con 24 gol e 11 assist è il giocatore che ha partecipato a più gol in una sola stagione dell’Inter dal 2004/05.

Al secondo posto il Milan, che ha battuto l’Atalanta nell’ultimo turno per 2-0 scalzando proprio i bergamaschi alle spalle dell’Inter. I rossoneri, tornati in Champions dopo 7 anni, sono la squadra che ha avuto il maggior numero di rigori in Serie A in una sola stagione, 20, ma la formazione di Pioli è quella che ha stabilito anche il nuovo record di successi esterni in campionato, 16, superando i rivali cittadini del 2006/07 (fermi a 15). In stagione, Zlatan Ibrahimovic è diventato il giocatore più anziano a raggiungere i 15 gol in campionato, a 39 anni e 169 giorni.

A seguirei anche la terza lombarda, l’Atalanta, che ha eguagliato il record di punti in un singolo campionato (78) registrato nel 2019/20. Duvan Zapata è diventato lo straniero più prolifico con la maglia della Dea in Serie A insieme a German Denis, con 56 gol segnati. Ruslan Malinovskyi, invece, è il primo giocatore a partecipare ad almeno una rete per dieci partite di fila con la maglia nerazzurra dal 2004/05. Il record precedente era sempre di Zapata, con nove.

Chiude il quartetto delle qualificate in Champions League la Juventus, che ha vissuto una stagione difficile in cui comunque è riuscita a portare a casa Supercoppa italiana e Coppa Italia. Tra marzo e maggio 2021 i bianconeri hanno subito gol per 14 partite di fila in campionato, la striscia più lunga dall’aprile 2010, quando arrivò a 19 (era la Juve che chiuse al settimo posto in classifica). Nonostante il campionato complicato, Paulo Dybala è diventato il primo non europeo a segnare 100 gol in bianconero in tutte le competizioni, mentre Cristiano Ronaldo (capocannoniere del campionato con 29 gol) è il primo in assoluto a raggiungere 100 reti con la Juve nelle prime tre stagioni.

Beffato per la zona Champions il Napoli, incapace di vincere contro il Verona nell’ultima gara del campionato (1-1) e superato proprio dalla Juve al fotofinish. Eppure, nonostante l’epilogo amarissimo e con la mancata conferma di Gennaro Gattuso in panchina, non è stato un anno da buttare: i partenopei hanno trovato il gol per 26 partite di fila tra dicembre 2020 e maggio 2021, e hanno segnato 22 gol da fuori area eguagliando il record in una singola stagione raggiunto dalla Juventus nel 2014/15. Victor Osimhen è il più giovane, dopo Haaland, a raggiungere la doppia cifra nelle ultime due stagioni nei top-5 campionati europei (13 col Lille, 10 in questa stagione). Gli azzurri, inoltre, hanno chiuso la stagione con oltre 100 gol segnati (103).

Partirà dai gironi di Europa League anche la Lazio, che non è riuscita a bissare il quarto posto dello scorso anno e si è dovuta accontentare del sesto. Quella di Inzaghi è stata la formazione con l’età media più alta tra i titolari del campionato (30 anni e 6 giorni), e ha battuto il proprio record di vittorie consecutive interne in Serie A, 12 tra dicembre 2020 e maggio 2021. Un altro record è stato raggiunto da Ciro Immobile, secondo miglior marcatore nella storia della Lazio e a soli 20 gol dal primato di Silvio Piola, stabilito tra il 1934 e il 1943: il centravanti è diventato il primo biancoceleste a segnare almeno 20 reti per quattro campionati di fila.

La Roma di José Mourinho sarà la prima italiana a partecipare alla Conference League, la terza competizione europea per club. I giallorossi, nonostante la semifinale di Europa League, hanno avuto una stagione ampiamente negativa con appena 62 punti conquistati: non ne facevano così pochi dal 2012/13, quando chiusero sempre a 62. Jordan Veretout è invece diventato il secondo centrocampista francese ad andare in doppia cifra di gol in un singolo campionato dopo Michel Platini (con la Juve ininterrottamente dal 1982/83 al 1985/86). Henrikh Mkhitaryan ha invece stabilito il suo record di gol in una singola stagione nei top-5 campionati europei, arrivando a quota 5 reti.

Quanto alla parte bassa della classifica, saluta dopo un solo anno il Benevento, che alla fine del girone d’andata era a quota 22 punti, a metà classifica. Nella seconda parte di stagione, però, le Streghe hanno raccolto solamente 11 punti, vincendo una sola gara, a Torino contro la Juventus (1-0), un dato che è valso la Serie B. Il 67% dei punti totali, per i campani, sono stati conquistati nel girone d’andata, un record in questo campionato. Il “bottino” conquistato porta soprattutto le firme di Gianluca Caprari (5 gol, 6 assist) e Gianluca Lapadula (8 gol, 2 assist).

Torna in B anche il Crotone, altra neopromossa insieme ai giallorossi di Inzaghi. I calabresi hanno superato il record di gol subiti in una sola stagione, 92, superando il Casale che ne subì 91 nella stagione 1933/34. Dopo Samuel Eto’o (Inter, 2010/11), Simy è diventato il secondo africano in assoluto a raggiungere 20 gol in una stagione di A. L’unico giocatore in grado di segnare almeno 20 reti con una squadra retrocessa fu Igor Protti con il Bari 1995/96 (24 gol, capocannoniere in quel campionato a pari merito con Beppe Signori della Lazio).

Infine il Parma, ultimo. I crociati hanno mandato in gol giocatori di 13 nazionalità diverse, un record, ma hanno anche il primato di reti subite di testa in campionato, 19. Dal 2004/05 in poi solo un’altra squadra ne aveva subiti tanti, sempre il Parma nel 2005/06. A 39 anni e 170 giorni, Bruno Alves è diventato il giocatore più anziano a segnare un gol per il Parma in Serie A, superando Fernando Couto (37 anni e 263 giorni) a bersaglio nell’aprile 2007 contro il Palermo.

La Top-11 secondo Opta

Secondo i dati raccolti da Opta, questa è la formazione migliore della stagione appena conclusa:

Donnarumma; Cuadrado, De Vrij, Bastoni, Theo Hernandez; Zielinski, De Paul, Malinovskyi; Muriel, Lukaku, Ronaldo.

Donnarumma è stato quello che ha tenuto più volte la porta inviolata insieme a Samir Handanovic (14), ma ha anche 14 parate in più dello sloveno (92-78). Cuadrado è il difensore che ha fornito più assist in campionato, 10, record per un giocatore della retroguardia juventina dal 2004/05 a oggi. De Vrij, invece, è il giocatore con almeno 30 presenze ad avere la più alta percentuale di passaggi riusciti in campionato (93,8%), mentre il suo compagno di reparto Bastoni è il difensore ad aver iniziato il maggior numero di azioni terminate con gol in questa stagione, 7. Theo Hernandez, che chiude il reparto, è l’unico difensore nei principali 5 campionati europei ad aver messo a segno due marcature multiple in stagione ed è anche il difensore con più dribbling riusciti in A, 73.

È stata un’ottima stagione per Piotr Zielinski, che ha segnato 8 gol (stesso numero delle precedenti due stagioni) e ha fornito 10 assist, due in più rispetto ai tre campionati precedenti. Potrebbe lasciare l’Udinese, ma intanto De Paul è il giocatore ad aver percorso più metri palla al piede in campionato, 9863, con 122 dribbling riusciti: è record in questa Serie A. Ruslan Malinovskyi (miglior assistman in stagione, 12), ha preso parte a un gol ogni 94 minuti di media in campionato.

Muriel è stato il giocatore più coinvolto in assoluto nei gol della sua squadra, 22, con 15 reti e 7 assist. Lukaku è invece il primo giocatore dell’Inter in grado di raggiungere 20 gol e 10 assist dal 2004/05, mentre Cristiano Ronaldo è stato il giocatore che ha effettuato più tiri in stagione, 168.

I flop della stagione

Non è stato un buon anno, invece, per Paulo Dybala che, nonostante il traguardo dei 100 gol in bianconero, ha giocato solo 19 partite con 4 gol segnati. Male, tra i suoi compagni, anche Rodrigo Bentancur, Arthur e Federico Bernardeschi. Anche tra i campioni d’Italia c’è chi ha fatto sensibilmente peggio degli altri, cioè Alexsandar Kolarov: solo sette presenze, tutte sottotono, e mai in campo – per scelta tecnica prima, per infortunio poi – dal 10 gennaio in avanti. Stagione negativa anche per Edin Dzeko, che ha raggiunto il suo minimo di gol in una stagione di Serie A, 7: non segnava così poco dal 2014-15, sua ultima stagione al City (4 gol).

Anche per Marash Kumbulla, arrivato in pompa magna dal Verona, è stata una stagione sottotono. Stesso discorso, nonostante l’ennesima stagione al top dell’Atalanta, per Josip Ilicic che, a partequalche screzio con Gasperini, ha anche raggiunto – come Dzeko – il suo record negativo di gol con la Dea, appena sei in campionato in 27 presenze (per la prima volta non in doppia cifra dal suo arrivo a Bergamo). Ci si aspettava di più, infine, da José Maria Callejon, invece lo spagnolo a Firenze ha deluso le aspettative come tutta la sua squadra: appena 20 presenze, un assist e nessun gol.