La 30ª giornata potrebbe essere un punto di svolta decisivo per il campionato di Serie A: la Juventus vince il derby col Torino, 4-1, mentre la Lazio, in piena emergenza di formazione, non riesce a tenere il passo e perde 3-0 all’Olimpico contro il Milan, scivolando a -7 dalla squadra di Maurizio Sarri. L’Inter, in vantaggio di un gol e di un uomo e con un rigore a favore, si butta via, perdendo col Bologna: ora l’Atalanta è ad un solo punto. Terza sconfitta consecutiva per la Roma, battuta e raggiunta in classifica dal Napoli, e l’Europa per i giallorossi non è più una certezza.

I giocatori TOP della 30ª giornata

Ronaldo e Dybala vanno entrambi in gol per la quarta partita consecutiva, quattro gare in cui, sopratutto grazie alla ritrovata intesa realizzativa dei suoi due attaccanti, la Juventus ha inferto un affondo che potrebbe risultare decisivo per la conquista del nono Scudetto consecutivo. A sbloccare la gara col Torino ci pensa il solito Dyala, all’ottava marcatura sul punteggio di 0-0, mentre Ronaldo realizza il 25° gol in campionato, il primo da calcio di punizione: prima di lui l’ultimo attaccante juventino a raggiungere le 25 reti in Serie A era stato Omar Sivori nel 1960-61.

Gianluigi Buffon entra tra i migliori di giornata per il significato speciale della sua prestazione: contro il Torino il portiere infrange il record di Paolo Maldini e diventa il calciatore con più presenze nella storia della Serie A, con 648 apparizioni (con le maglie di Parma e Juventus). Un traguardo che il giocatore ha voluto celebrare con un messaggio sui suoi social: “648 non è un numero ma una una vita intera. Una vita con due guanti. Una vita tra due pali. Una vita fatta di tante sfide e la sfida più bella deve ancora venire. 648 volte grazie”.

De Zerbi ha trasformato il Sassuolo in una macchina da gol: ancora una volta (nell’ultimo turno di campionato contro il Lecce) il gioco dei neroverdi è apparso tra i più convincenti e i 4 gol inflitti ai salentini fanno salire a 17 il numero delle reti segnate nelle 5 partite disputate dopo la ripresa (una media di 3,4 gol realizzati a partita). Con 40 punti e una salvezza conquistata con 8 turni di anticipo, impossibile non pensare che, registrando la difesa, l’Europa non sarebbe stata solo un sogno.

Linetty realizza una doppietta contro la Spal e le sue due trasformazioni, in avvio e in chiusura della prima frazione di gioco, risultano decisive per portare a casa 3 punti che danno ossigeno ad una Sampdoria che, per usare le parole del suo tecnico Claudio Ranieri: “era sott’acqua”. Una vittoria che allontana la zona retrocessione, ora distante 7 lunghezze, e fa morale prima del difficilissimo impegno contro l’Atalanta a Bergamo.
Doppietta anche per il fiorentino Erick Pulgar, che si conferma specialista dal dischetto: dagli undici metri, contro il Parma, spiazza per due volte, nei primi 45 minuti, Luigi Sepe, risollevando la Fiorentina, che non vinceva dal 16 febbraio e ora sale a 34 punti.

Musa Juwara del Bologna è il volto sorridente di una giornata che non dimenticherà mai: 18 anni e una vita ad ostacoli (è giunto in Italia nel 2016, quindicenne, senza genitori, dopo avere attraversato il Mediterraneo su una barca della speranza), la partita contro l’Inter è quella che probabilmente gli cambierà la vita. Poco più di mezz’ora di gioco, subentrato a Sansone, tanto gli basta per spezzare in due la partita e abbattere l’Inter con un gol e una prestazione maiuscola. “Il gol è merito di Mihajlovic – ha detto emozionato a fine partita – lo ringrazio perché mi ha fatto giocare. Sono contentissimo per questa giornata, ho solo 18 anni e ho segnato a San Siro, la ricorderò tutta la vita”.

I giocatori FLOP della 30ª giornata

La prestazione di Joaquin Correa, nella partita persa 3-0 dalla Lazio contro il Milan, è il simbolo delle difficoltà dei biancazzurri dovute ad assenze e mancanza di sostituiti all’undici titolare che ha trainato la squadra fino a questo punto: inconsistente l’apporto offensivo dell’attaccante argentino, troppo blando per non fare rimpiangere le assenze degli squalificati Immobile e Caicedo.

In un Torino in gravissima difficoltà di gioco e risultati (nel derby contro la Juve giunge la 9ª sconfitta nelle ultime 11 partite per la squadra di Longo) Lyanco è quello che se la vede peggio nell’ultimo turno di campionato: bruciato in velocità e messo a sedere da Paulo Dybala dopo appena 3 minuti, nuovamente sconfitto nell’uno contro uno in occasione del gol di Caudrado. In una difesa granata presa d’assedio, il brasiliano è quello che ne esce più livido.

Il calcio di rigore fallito da Lautaro Martinez è l’inizio dell’harakiri dell’Inter contro il Bologna: in vantaggio per 1-0 sui rossoblù e in superiorità numerica a seguito dell’espulsione di Soriano, l’attaccante argentino ha sui piedi il pallone per chiudere definitivamente i conti, ma angola poco il tiro e Skorupski respinge. Le reti di Juwara e Barrow ribalteranno il match pochi minuti più tardi, spazzando via le ormai residue velleità dell’Inter sulla vittoria del campionato. Ora, anzi, la squadra di Conte dovrà guardarsi dalla risalita dell’Atalanta, giunta a un punto, in ottica terzo posto.

Con il Verona lanciato verso il sogno europeo, il turno contro un Brescia ultimo della classe (le Rondinelle non vincevano una partita dal 14 dicembre) poteva essere un’opportunità: niente di fatto, specie a causa di un attacco con le polveri decisamente bagnate. Impalpabile la prova di Di Carmine che, fatta eccezione per un tiro dalla distanza deviato sopra la traversa da Joronen, non impensierisce mai la retroguardia avversaria.

Un solo punto nelle 4 partite disputate dalla ripresa del campionato per la Spal di Di Biagio: contro una Sampdoria in crisi di risultati poteva e doveva essere un’occasione per cercare di mettere punti in cascina. Una prestazione difensiva non all’altezza compromette l’esito della gara in maniera irreversibile già nel primo tempo. Il tempo di permanenza in Serie A per i ferraresi pare ormai contato.

Fonseca e la Roma non sanno più vincere. Il tecnico giallorosso rivolta la sua squadra come un calzino, cambiando 10 titolari rispetto alla partita persa contro l’Udinese ma, nonostante sul piano del gioco la Roma fornisca qualche buono spunto, il risultato non cambia: quella contro il Napoli è la terza sconfitta consecutiva, un filotto negativo che ha compromesso in maniera irreversibile la corsa alla Champions League e che ora fa vacillare anche le sicurezze riguardo l’Europa League.

Il prossimo turno: la Juve va in casa del Milan

La 31ª giornata inizia domani sera: aprono nuovamente il turno le prime della classe. La Juventus proverà ad allungare contro il Milan la striscia di vittorie che dura ormai da 7 partite consecutive. La partita, che i rossoneri non vincono dal 22 ottobre 2016 (1-0, gol di Manuel Locatelli) sarà l’85ª tra le due squadre nella storia della Serie A: 28 vittorie del Milan, 23 della Juventus e 33 pareggi, ad oggi. La Lazio, scivolata a -7 dalla Juve capolista, recupera il suo tandem d’attacco titolare, Immobile-Caicedo, e va su campo del Lecce che perde da 6 partite.

In chiave qualificazioni europee occhi puntati su Verona-Inter, in cui entrambe le contendenti cercheranno di rilanciarsi dopo gli scivoloni contro Brescia e Bologna, e Atalanta-Sampdoria, con i bergamaschi (che nelle ultime 10 partite hanno ottenuto 9 vittorie e 1 pareggio) che si trovano di fronte una squadra che viene da due vittorie consecutive.
Per quanto concerne i piani bassi della classifica attenzione a Torino-Brescia: il Toro è a +6 dal terzultimo posto, il Brescia a -6. Sarà sfida salvezza a tutti gli effetti.

Serie A, il programma della 31ª giornata

Martedì 7 luglio
Lecce-Lazio, ore19.30
Milan-Juventus, ore 21.45
Mercoledì 8 luglio
Fiorentina-Cagliari, ore19.30
Genoa-Napoli, ore19.30
Atalanta-Sampdoria, ore 21.45
Bologna-Sassuolo, ore 21.45
Roma-Parma, ore 21.45
Torino-Brescia, ore 21.45
Giovedì 9 luglio
Spal-Udinese, ore19.30
Verona-Inter, ore 21.45