La prima sosta stagionale per le nazionali, ci consente di fare un primo bilancio dopo le prime tre giornate di Serie A, con promossi e bocciati tra club, calciatori e anche tecnici. Il massimo campionato italiano vede al momento in vetta alla classifica due squadre a punteggio pieno, ovvero Atalanta e Milan. I due club lombardi non possono che essere promossi a pieni voti, poiché hanno confermato quanto di buono fatto vedere nel campionato scorso (soprattutto nel periodo post lockdown per quel che riguarda i rossoneri).

Gasperini e Pioli non sbagliano niente

L’Atalanta è ormai da considerarsi una big del calcio italiano, candidata di diritto allo scudetto: in tre partite i nerazzurri bergamaschi hanno messo a segno 13 reti (miglior attacco come l’anno scorso) subendone cinque. Il Milan di Stefano Pioli, invece, ha la migliore difesa, con zero reti subite a fronte di 7 segnate. Ne conseguono voti molto alti sia per Gian Piero Gasperini, che merita un bel 7, sia per Stefano Pioli, cui diamo un 7,5 perché oggettivamente ha ereditato al Milan una situazione maggiormente complicata ed è riuscito a gestirla alla perfezione (anche grazie all’aiuto di Ibra, va detto), confermando in questa prima parte di stagione quanto di buono già fatto nei mesi scorsi, quando è subentrato a Marco Giampaolo.

Il ritorno di SuperPippo

Tra i tecnici merita una menzione particolare Filippo Inzaghi, che con il suo Benevento ha conquistato due vittorie su tre partite. Dopo l’esperienza al Milan, che lo ha catapultato forse troppo in fretta nel calcio dei “grandi”, il tecnico piacentino ha deciso di fare la gavetta ripartendo dalla Serie C: così dopo l’esperienza al Venezia e quella poco fortunata al Bologna, ‘SuperPippo’ si è ripreso la serie A entrandovi dalla porta principale  assieme al Benevento. L’impatto con la massima serie dei giallorossi è fin qui ottimo, grazie anche al debuttante Moncini, ma senza dimenticare gli esperti Lapadula (autore del gol decisivo contro il Bologna) e capitan Caldirola (che ha realizzato una doppietta nella vittoria di Genova contro la Samp).

Delusione Di Francesco

La delusione maggiore, fin qui, è rappresentata dal Cagliari di Eusebio Di Francesco, un solo punto in tre partite, nonostante una campagna acquisti di tutto rispetto per una formazione che deve salvarsi. Dopo la parentesi negativa alla Sampdoria, il tecnico pescarese pensava ad un rilancio sulla panchina dei rossoblù sardi, ma fin qui i risultati sono ben al di sotto delle attese.

Sotto la sufficienza anche il Crotone, neopromossa allenata da Giovanni Stroppa, che in casa del Sassuolo ha datto qualche timido segnale di speranza per il gioco espresso ma manca certamente in concretezza, mentre qualcosa in più lo ottiene l’Udinese, la cui classifica è altrettanto deficitaria (tre sconfitte su tre come i calabresi) anche se i ragazzi di mister Gotti avrebbero meritato qualcosa in più per quanto visto in campo. Giudizio sospeso per il Torino, che ha una partita in meno, ma la cura Giampaolo non ha dato ancora alcun frutto, perché le prime due giornate hanno riservato ai granata altrettante sconfitte.

Galabinov la sorpresa

Tra i calciatori, una menzione d’onore (anche se per lui ormai non è una novità) la merita il Papu Gomez, trequartista argentino dell’Atalanta che a 32 anni è diventato un top assoluto. Un trascinatore, dentro e fuori dal campo, che con Gasperini ha trovato la sua dimensione ideale. Non è un caso, tra l’altro, che il capocannoniere provvisorio della Serie A sia proprio lui, con 4 rete tra l’altro di assai pregevole fattura. Un bell’8 il voto per l’ex Catania e Metalist. Se Lukaku, Caputo e Lautaro rappresentano delle conferme (7 il voto per tutti e tre), la sorpresa di queste prime giornate è Andrey Galabinov, 31enne centravanti dello Spezia che si è presentato in Serie A con tre reti nelle prime due gare, anche se ieri contro il Milan è dovuto uscire dal campo dopo mezz’ora per un problema fisico.

Tra i bocciati c’è sicuramente Christian Eriksen dell’Inter: il fantasista danese ha giocato al debutto, ma la sua prestazione deludente lo ha subito fatto scivolare nelle gerarchie, con Antonio Conte che lo ha relegato in panchina nei due successivi match. Tra i nuovi, diamo un senza voto al brasiliano Arthur, nuovo acquisto della Juventus, che ha giocato solo uno spezzone di gara fin qui, ma non abbastanza per poter dare un giudizio completo, anche se l’ex Barça ha dato già qualche segnale di classe.

Hakimi il top delle prime tre giornate

Si può considerate positivo (6,5), invece, l’impatto con il calcio italiano dello spagnolo Pedro, 33enne attaccante spagnolo che dopo la panchina della prima giornata, è diventato uno dei punti di forza della Roma di Paulo Fonseca. Voto 8, infine, per Achraf Hakimi, esterno che l’Inter ha prelevato dal Real Madrid dopo l’esperienza in prestito al Borussia Dortmund. Letteralmente devastante sulla fascia destra, il 21enne che ha doppio passaporto (spagnolo e marocchino), ha già innalzato il tasso tecnico e di imprevedibilità della formazione di Antonio Conte. E dopo la sosta, si prospetta un duello appassionante nel derby di Milano con il rossonero Theo Hernandez, che in questo inizio di stagione si sta confermando sugli ottimi livelli del passato campionato.