La 36ª giornata di Serie A consegna alla storia del campionato italiano il 36° Scudetto della Juventus, il nono di fila per la società bianconera. È la giusta consacrazione al termine di una corsa nella quale gli uomini di Sarri hanno impresso l’allungo nella ripresa dopo la sosta, mostrandosi i più costanti rispetto alle dirette inseguitrici, pur palesando qualche difficoltà soprattutto nella tenuta difensiva.

I TOP della 36ª giornata

La Juventus. Naturalmente. Cambiano gli interpreti – in questa stagione più che in altre i bianconeri hanno ribaltato squadra e dinamiche interne – ma il risultato non cambia: la Juventus conquista il nono Scudetto consecutivo e si conferma regina del calcio italiano. Contro la Sampdoria il match-point, 2-0 all’Allianz Stadium, poi la festa. Il nono titolo consecutivo, che di per sé rappresenta un record assoluto e segna uno dei traguardi individuali da leggenda della Serie A: Gianluigi Buffon mette in bacheca il decimo Scudetto in carriera, idealmente quello della “stella personale”. Questo campionato è il primo vinto da Maurizio Sarri tra i professionisti (il tecnico aveva trionfato in Serie D con il Sansovino nel 2002-2003). Sugli scudi il solito Ronaldo, che mette la firma anche contro la Samp, in una stagione in cui, con 31 reti realizzate, si è imposto come primo e principale trascinatore della Juve.

Ciro Immobile. Tripletta che affonda un Verona già in vacanza, ma sopratutto lo lancia nella corsa alla Scarpa d’Oro, nella quale ha agganciato in vetta Lewandowski, a quota 34 centri. Tre gol a coronamento di una stagione da record, la migliore in carriera per l’attaccante biancoceleste, che ora guarda alla storia: con due giornate da giocare ha, per il momento, staccato Cristiano Ronaldo nella classifica dei cannonieri, e vede da vicino il record assoluto di gol stagionali in Serie A di Gonzalo Higuain: mancano 3 gol per superarlo. Con questi 3 gol Immobile ha inoltre scavalcato Giorgio Chinaglia al terzo posto nella classifica dei bomber laziali: ora è in terza posizione a quota 123.

Romelu Lukaku. Chi ad inizio anno nutriva dubbi sulla scelta di Conte riguardo quello che sarebbe dovuto essere il centravanti della propria squadra ora non può che essersi ricreduto: Lukaku è il protagonista nerazzurro di questa stagione. 29 gol stagionali, annata più prolifica della carriera del belga, la doppietta inflitta al Genoa permette al giocatore di salire a 23 gol in campionato e insediarsi al terzo posto della classifica dei giocatori con il maggior numero di reti segnate nella prima stagione all’Inter: davanti a lui solo Istvan Nyers (26 gol nel 1948-49) e Ronaldo (25 gol (nel 1997-98). I due gol a Marassi, inoltre, fanno di lui il miglior marcatore nerazzurro in trasferta in una singola stagione (15 i gol segnati lontano da San Siro).

De Paul e Verdi sono i simboli del finale di una stagione più che travagliata per Udinese e Torino: i punti portati a casa in questo turno di campionato dalle due squadre valgono una salvezza tardiva, ma che ad un certo punto era iniziata ad apparire non scontata. De Paul si rende protagonista di una prestazione maiuscola in casa del Cagliari, con la vittoria dei bianconeri per 1-0 (gol di Okaka), Verdi mette il proprio nome sul tabellino della gara con la Spal, siglando il gol granata che vale 1 punto nell’1-1 finale.

I FLOP della 36ª giornata

Il Lecce. Contro un Bologna senza stimoli, gli uomini di Liverani avevano un solo risultato a disposizione e la missione è fallita. I salentini si rialzano dall’avvio shock in cui i rossoblù si portano in vantaggio per 2-0 nei primi 5’ di gioco (gol di Palacio e Soriano), e faticosamente pareggiano i conti con Mancosu e Falco. La rete che affossa la partita dei pugliesi e al contempo le loro speranze di permanenza in Serie A giunge in pieno recupero, quando Barrow trafigge Gabriel. Ora, a -4 dal Genoa quartultimo, al Lecce servirà un vero e proprio miracolo.

L’Atalanta. In una stagione da record, condotta a ritmi altissimi, in cui la Dea si è affermata come una delle realtà più solide del campionato, il terzo pareggio nelle ultime 5 partite è da considerarsi una flessione. Con la testa ormai alla Champions League, nella quale gli uomini di Gasperini hanno già scritto una pagina di storia (che potrebbe essere integrata da nuovi racconti), i nerazzurri mettono in campo una prova piuttosto sottotono contro il Milan. I bergamaschi vanno in gol da 24 partite, ma da 3 turni ne segnano solo uno, fatto decisamente atipico per una squadra che in stagione ha realizzato 96 reti totali.

Il Genoa. Il massiccio turnover messo in atto da Nicola suggerisce che la gara con l’Inter non fosse, nei piani dell’allenatore, come la più facile nella quale racimolare i punti decisivi necessari per la salvezza, visti i prossimi impegni, certamente più abbordabili, con Sassuolo e Verona. La cronaca racconta però di una squadra surclassata sul piano del gioco e dell’intensità, che resiste un tempo alle incursioni nerazzurre. Criscito il più in difficoltà. Con 4 punti di vantaggio sulla zona retrocessione, i Grifoni restano comunque ad una vittoria dalla fine del calvario.

Radunovic. Un esordio che difficilmente dimenticherà: alla prima presenza in maglia gialloblù il 24enne portiere serbo (in prestito dall’Atalanta) trova di fronte a sé una Lazio in versione pre-lockdown, padrona del gioco ma sopratutto letale nel capitalizzare le occasioni create. Dei 6 tiri nello specchio della porta effettuati dalla squadra di Inzaghi, Radunovic ne raccoglie 5 nella rete. Il fallo su Immobile in pieno recupero, che gli costa rigore e ammonizione, è la mazzata finale di una giornata davvero storta.

La 37ª giornata di campionato potrebbe essere decisiva per l’assegnazione dei (pochi) verdetti ancora da definire. Lotta aperta per il secondo posto, con l’Inter, seconda a 76 punti, che ospita il Napoli nel big match di giornata; Atalanta e Lazio, le altre due contendenti per la seconda piazza, appaiate a 75, affrontano Parma e Brescia. Presegue la sfida tra Roma (64) e Milan (60) per la quinta piazza: i capitolini vanno sul campo del Torino, il rossoneri su quello della Sampdoria. In ottica salvezza il Lecce (32), si gioca tutto con l’Udinese, il Genoa (36) affronterà il Sassuolo.

Serie A, il programma della 37ª giornata

Martedì 28 luglio
Parma-Atalanta, ore 19.30 (DAZN)
Inter-Napoli, ore 21.45 (Sky)
Mercoledì 29 luglio
Lazio-Brescia, ore 19.30 (Sky)
Sampdoria-Milan, ore 19.30 (Sky)
Sassuolo-Genoa, ore 19.30 (Sky)
Udinese-Lecce, ore 19.30 (Sky)
Verona-Spal, ore 19.30 (DAZN)
Cagliari-Juventus, ore 21.45 (DAZN)
Fiorentina-Bologna, ore 21.45 (Sky)
Torino-Roma, ore 21.45 (Sky)