È notizia di ieri che la Serie A 2020-2021 inizierà ufficialmente il prossimo 19 settembre per concludersi poi il 23 maggio 2021. La stagione 2019-2020 si è, invece, appena conclusa ed è tempo quindi di bilanci: analizziamo i numeri delle squadre che si sono distinte, nel bene e nel male, in questa Serie A. La Juventus vince lo Scudetto senza poter vantare né il miglior attacco né la miglior difesa, una concomitanza che non si verificava da 16 anni, quando nel 2003-2004 a trionfare fu il Milan di Carlo Ancelotti. Si distinguono in positivo Inter e Atalanta, mentre Spal e Lecce chiudono con il peggior attacco e la peggior difesa.

Le squadre TOP della stagione

I campioni: Juventus. Un’annata di rinnovamento, quella dei bianconeri, ma riuscire a proseguire una striscia di successi già leggendaria cambiando l’uomo al timone è un successo autentico. E’ vero che la rivoluzione annunciata ad inizio stagione non si è compiuta, e che le delusioni in Supercoppa Italiana e Coppa Italia, perse con Lazio e Napoli, sono una macchia nel ruolino di marcia di una società che vive per vincere, ma gli spunti di eccellenza ci sono e sono numerosi: Cristiano Ronaldo con i suoi 31 gol in Serie A si è riassestato sulle medie realizzative dei tempi migliori (l’ultima volta in cui il portoghese aveva segnato più di 30 gol in campionato era il 2015-16, al Real Madrid); Paulo Dybala, dato per sicuro partente l’estate scorsa, è un giocatore ritrovato (11 gol e 7 assist per lui); a soli 21 anni De Ligt ha saputo imporsi, dopo un avvio complicato, come un potenziale futuro fuoriclasse nel ruolo (4 i gol segnati in stagione).

Miglior attacco: Atalanta. La Dea ha il miglior attacco del campionato, con 98 reti realizzate (record per la squadra bergamasca in Serie A). Per capire l’enormità del dato basti pensare che l’Inter, la seconda in questa speciale classifica, ne ha realizzati ben 17 in meno. La squadra di Gasperini ha segnato 4 o più gol a partita in 8 occasioni, circa una volta su cinque. Tra i simboli di questa stagione l’esterno sinistro Robin Gosens, che è stato il difensore ad aver segnato di più a livello europeo (9 gol e 7 assist per lui), la coppia colombiana Zapata-Muriel (18 gol a testa) e il Papu Gomez, vero ispiratore e motore della sua squadra con 14 assist e 7 reti stagionali.

Miglior difesa: Inter. Con 36 reti subite quella nerazzurra è la miglior difesa del campionato. Ha perso solo 4 gare in tutta la stagione e ha portato a -1 un gap con la Juventus che negli anni scorsi era stato decisamente più ampio. La cura Conte non è un processo compiuto e il durissimo sfogo del tecnico salentino al termine dell’ultima di campionato contro l’Atalanta raccontano di quanto l’ambiente sia tutt’altro che sereno, ma un’Europa League ancora da giocarsi e un percorso in campionato di alto livello fanno ben sperare per il futuro i tifosi nerazzurri. La base da cui ripartire per compiere l’ultimo passo verso la cima c’è: Lukaku ha appena terminato la sua miglior stagione in carriera, con 23 centri in campionato, Lautaro è la sua metà perfetta (14 reti e 3 assist per l’argentino).

L’altra in Champions: Lazio. L’epilogo non è quello che i biancocelesti avevano iniziato a sognare prima della pausa campionato, quando con la squadra a ridosso della Juve in classifica lo Scudetto non sembrava un miraggio. La Lazio ha viaggiato ad altissimi giri, in tutte le fasi di gioco, per lunghe porzioni di campionato. Dopo la sosta il brusco risveglio, ma la stagione resta comunque di altissimo livello: Immobile eguaglia il record di gol in una singola stagione di Serie A e vince la Scarpa d’Oro con 36 centri, Luis Alberto vince la classifica degli assist-man con 16 passaggi decisivi, Milinkovic-Savic è terzo nella lista dei giocatori che hanno recuperato più palloni (441 i palloni recuperati dal centrocampista serbo). Numeri da grande collettivo e individualità di altissimo livello. Con una rosa un po’ più profonda Simone Inzaghi sarebbe potuto arrivare in fondo.

La migliore post lockdown: il Milan. Un Milan dai due volti quello di questa stagione, un Milan pre e un Milan post lockdown, ma anche pre e post Zlatan Ibrahimovic. L’inserimento dello svedese, autore di 10 reti e 5 assist in 18 gare, è risultato decisivo per infondere la giusta fiducia nei propri mezzi a tutta la squadra; il resto l’ha fatto il grande lavoor di Stefano Pioli, che si è meritato la riconferma. 30 punti conquistati dai rossoneri nelle 12 gare disputate dalla ripresa del campionato (nessuno meglio del Milan in questo lasso temporale), contro i 36 delle precedenti 26; 35 gol fatti nelle ultime 12 gare (miglior attacco in Europa dalla ripresa dei campionati), mentre fino all 26ª giornata le reti erano state solamente 28 con una media di 1.08 a partita. Questi sono solo alcuni degli straordinari numeri del Milan, che certificano un finale di stagione da sogno dei rossoneri.

Le squadre FLOP della stagione

Peggior attacco: Spal. Squadra involuta nel gioco e quasi totalmente sterile sotto il profilo realizzativo: sono appena 27 i gol messi a segno dai ferraresi in stagione. Non è bastato trattenere per un anno Andrea Petagna (miglior marcatore della squadra con 12 centri, destinato a vestire la maglia del Napoli) per curare un attacco che mai nelle scorse stagioni era apparso così spuntato. La retrocessione spallina giunge a seguito di uno score di 5 vittorie, 5 pareggi e 28 sconfitte, con una media gol di 0,71 a partita. Troppo poco per sperare di mantenere la categoria.

Peggior difesa: Lecce. 85 i gol subiti nella Serie A appena conclusa, che fanno della porta della squadra salentina la più battuta dei 5 maggiori campionati europei. Liverani non è riuscito a tappare la falla di un organico che in fase di proposizione offensiva ha offerto ottimi spunti (52 i gol messi a segno dai giallorossi, che hanno fatto meglio di ben 8 squadre in questa particolare classifica). Il Lecce ha preso gol in tutte le giornate della stagione fatta eccezione per 3 occasioni: Fiorentina-Lecce 0-1 (14ª giornata), Lecce-Torino 4-0 (22ª giornata) e Cagliari-Lecce 0-0 (32ª giornata). Addirittura 15 (circa una su tre) le gare in cui i salentini hanno incassato 3 o più gol.

L’altra retrocessa: il Brescia. Secondo peggior attacco, con soli 35 gol messi a segno, seconda peggior difesa, con 79 reti incassate. Annata da dimenticare per le rondinelle, che hanno iniziato a capire come stesse tirando una brutta aria quando quello che doveva essere il colpo stagionale, ovvero l’acquisto di Mario Balotelli, si è rivelato un fiasco totale (appena 19 presenze e 5 gol per l’attaccante). Unica nota lieta è la definitiva esplosione di Sandro Tonali, che entra nella top-15 della classifica degli assist (7) e dei chilometri percorsi (11.039).