C’erano una volta le sette sorelle… Sì, perché la seconda giornata della Serie A ha ridotto il gruppone di testa alle sole 5 squadre attualmente a punteggio pieno. Per questioni di differenza reti (9 gol fatti e 2 subiti) in vetta troviamo la Lazio di Maurizio Sarri che, se ha faticato all’esordio contro l’Empoli, nel weekend ha fatto un sol boccone dello Spezia di Thiago Motta (6-1). Sugli scudi Ciro Immobile, autore di una tripletta e già a quota 4 nella classifica marcatori dopo due giornate, ma tra i top di giornata non possiamo non inserire Luis Alberto, centrocampista dalle qualità eccelse che, alla prima stagionale da titolare, sforna tre assist e segna la rete del 6-1. Se per il tecnico si tratta di una stagione di costruzione, le fondamenta sembrano già essere solide, in attesa del peso di qualche impegno più gravoso.

Roma, Veretout fa la differenza

Si conferma la Roma di José Mourinho, che con il 4-0 rifilato in trasferta alla Salernitana ha confermato di essere una formazione che sa già molto bene ciò che vuole. Abraham, fortemente voluto dallo Special One, ha confermato di essere un centravanti di manovra ma di saper anche fare gol (e che gol!), ma il top della Roma in questo momento è senza dubbio il centrocampista francese Veretout, un calciatore in grado di unire quantità, qualità e gol (3 reti all’attivo in due partite). Strameritata la convocazione nella nazionale francese per lui.

Inter, il Tucu arma in più

Curiosamente, l’Inter di Simone Inzaghi ha gli stessi numeri dei giallorossi, ovvero 7 gol fatti e solo uno subito, proprio nella seconda gara vinta al Bentegodi per 1-3 in rimonta. I nerazzurri hanno dimostrato anche di saper soffrire prima di arrivare all’obiettivo finale e hanno già trovato nel nuovo acquisto Correa un rinforzo importante. L’argentino, subentrato sul punteggio di 1-1, ha messo a segno subito una doppietta, presentandosi nel migliore dei modi ai suoi nuovi tifosi (colpo di testa e conclusione precisa dal limite). Il top dell’Inter di questa settimana non può che essere il “Tucu”.

Milan, Giroud ancora al top

Bissa contro il Cagliari anche il Milan di Stefano Pioli e l’uomo copertina dei rossoneri non può che essere il centravanti francese Olivier Giroud, 34 primavere e ancora tanta voglia di stupire. Con una doppietta, l’ex Chelsea e Arsenal ha ribadito di essere in grado di non far rimpiangere Ibrahimovic, il cui rientro sembra però essere imminente. Chissà se il tecnico del ‘Diavolo’ troverà un modo di farli giocare insieme o li riterrà uno alternativo all’altro.

Napoli, Insigne carica da leader

Tra le cinque sorelle resiste il Napoli, che vince a Marassi contro il Genoa (1-2) seppur con un “aiutino” visto che il gol annullato a Pandev con l’ausilio del Var è stato ritenuto a maggioranza assoluta un errore. La cura Spalletti comunque funziona e i partenopei possono vantare un Insigne che, dopo la vittoria dell’Europeo e nonostante il rinnovo che tarda ad arrivare, si è riscoperto trascinatore e uomo squadra come mai forse lo era stato in passato. Un solo gol su rigore per lo “scugnizzo”, ma un peso specifico molto elevato nell’economia dello scacchiere tattico di Spalletti in cui si è improvvisato anche falso nueve.

Frena l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, che non va oltre lo 0-0 in casa contro il Bologna. Senza Zapata infortunato e con Muriel non al meglio e costretto alla sostituzione nella ripresa, la Dea non riesce a pungere e finisce invischiata nelle trame di un Sinisa Mihajlovic che si conferma ancora una volta grande stratega. I nerazzurri bergamaschi sono iscritti di diritto nella lotta al titolo, ma una squadra che vuole vincere lo scudetto certe sfide, soprattutto se in casa, deve vincerle.

Juventus, senza Ronaldo si fa dura

Massimiliano Allegri è alle prese con un inizio di stagione quasi horror della sua Juventus. Dopo il pari di Udine, dove i bianconeri si sono fatti rimontare due gol dalla squadra di Luca Gotti, i bianconeri hanno addirittura perso in casa contro l’ottimo Empoli di Aurelio Andreazzoli, che avrebbe meritato qualcosa in più anche all’esordio contro la Lazio. Dopo la rete di Mancuso, la Vecchia Signora si è letteralmente sfaldata, andando in confusione e non riuscendo a trovare nemmeno il pari. Probabilmente, la Juve ha pagato il contraccolpo dell’addio in extremis di Cristiano Ronaldo, ma le statistiche non sono propriamente malaccio dopo la seconda giornata: 20 conclusioni all’indirizzo della porta avversaria (dietro solo ad Atalanta e Roma, a quota 21) e 10 occasioni da gol (solo la Roma ha fatto meglio con 12) dovrebbero essere un viatico per risultati positivi, invece, Allegri e i suoi si trovano già a -5 dalla vetta. Ci si attende ovviamente di più da Paulo Dybala, che reclama anche contrattualmente i gradi da leader, ma non è ancora riuscito a prendere la squadra per mano. Tra i flop bianconeri ci sono inevitabilmente i centrocampisti, con Bentancur letteralmente protagonista di una sagra dell’errore. Tanti auguri a Max Allegri, che al rientro dalla sosta dovrà vedersela col Napoli di Spalletti e senza tanti giocatori, tra infortunati e nazionali sudamericani che rientreranno il giorno stesso della partita.