La 32ª giornata di Serie A è quella che con ogni probabilità indirizza in maniera concreta la corsa Scudetto: la Lazio cade per la terza partita consecutiva, stavolta contro un Sassuolo, che si conferma in uno stato di grazia, e compromette così in maniera forse irreversibile le proprie residue speranze di aggancio alla vetta; la Juventus regge l’urto di un’Atalanta arrembante all’Allianz Stadium, rimontando per due volte il vantaggio bergamasco e frenando le ambizioni di una squadra, quella di Gasperini, che interrompe una striscia di 9 vittorie consecutive in campionato.

In ottica Europa League, la Roma si rilancia vincendo a Brescia, mentre il Milan impatta 2-2 su un Napoli già qualificato, mantenendo comunque il settimo posto, a +4 da un Sassuolo che si avvicina sempre di più.

In chiave salvezza sorride il Genoa, che vince con la Spal e si porta momentaneamente fuori dalla zona retrocessione; pareggia il Lecce, 0-0 con il Cagliari; il Torino si fa rimontare dall’Inter e adesso trema.

La 33ª giornata sarà all’insegna dei match “testa-coda”: fatta eccezione per la Juventus, impegnata in casa del Sassuolo ottavo, le prime se la vedranno con le ultime della classe. Apre stasera l’Atalanta, nel derby lombardo con il Brescia (19°), proseguono Lazio e Inter, mercoledì e giovedì, contro Udinese (15ª) e Spal (20ª). In ottica lotta salvezza il big match sarà Torino-Genoa, giovedì sera alle 19.30.

Serie A: i TOP della 32ª giornata

Cristiano Ronaldo. Con la Lazio ormai in crisi totale, scioltasi alla ripresa del campionato insieme alle speranze di vittoria dello Scudetto, la vera potenziale avversaria era proprio un’Atalanta che, fino alla gara dell’Allianz Stadium, era parsa inarrestabile. L’ha fermata Ronaldo, mettendo le cose a posto per due volte dagli undici metri, e scacciando lo spettro di una rimonta in campionato che avrebbe avuto del clamoroso. La doppietta di CR7 mantiene invariata la distanza dai bergamaschi (che restano a -9) e vale l’allungo sulla Lazio, sulla quale ora la squadra di Sarri è forte di un vantaggio di 8 punti. La doppia marcatura fa salire il portoghese a 28 gol in questa Serie A, uno solo da Ciro Immobile attuale capocannoniere, e -6 dal momentaneo potenziale vincitore della Scarpa d’Oro, Lewandowski, in testa con 34 centri in Bundesliga.

Papu Gomez. La sua prestazione contro la Juventus, alla 300esima presenza in serie A, è il simbolo di un’Atalanta in stato di grazia. Imposta il gioco, talvolta andandosi a prendere la palla sul cerchio di centrocampo, si prende la scena con accelerazioni e passaggi illuminanti. Un autentico colpo di genio il filtrante di esterno che propizia il gol del vantaggio atalantino di Zapata, un assist che è il 16° totale in questa stagione. Le due ingenuità difensive che costano il pareggio ai bergamaschi non cancellano una gara maiuscola del numero 10 e di tutta la squadra.

Il Sassuolo. La squadra di De Zerbi è la rivelazione di questa fase post lockdown. Quarta vittoria consecutiva, sesto risultato utile di fila, per un bottino di 14 punti (con 17 reti realizzate) nelle ultime 6 partite. Una media da Champions League. Contro una Lazio allo sbando il tecnico neroverde si affida alla difesa a 3, ma il risultato non cambia: la squadra gioca a memoria, il reparto d’attacco è letale. Bourabia giganteggia in marcatura su Luis Alberto, Locatelli è un metronomo, Caputo spezza la partita con un gol e un assist entrando nel secondo tempo. La copertina, però, se la prende Giacomo Raspadori: 20 anni, al debutto dal 1′ in Serie A, battezza con gol una giornata speciale.

Alexis Sanchez. Contro il Torino una prima frazione di gioco piuttosto opaca, come quella fornita da tutta l’Inter nel suo insieme. Al rientro in campo dopo l’intervallo è un altro giocatore, e trascina i nerazzurri alla rimonta. Detta i tempi del passaggio, agisce tra le linee, crea superiorità numerica. Dopo il gol del pareggio di Young propizia con due assist le reti di Godin e di Lautaro Martinez, ribaltando il destino di una partita che si era messa storta e centrando 3 punti che valgono l’aggancio alla Lazio in seconda posizione.

Serie A: i FLOP della 32ª giornata

La Lazio. Il sogno è sfumato. Contro il Sassuolo la squadra di Inzaghi incappa nella terza sconfitta consecutiva e gli appena 6 punti nelle 6 gare dalla ripresa del campionato sono una media che non sarebbe sufficiente nemmeno per la salvezza. Complice uno spogliatoio falcidiato dagli infortuni negli ultimi tempi, della macchina perfetta che erano i biancocelesti della prima parte di campionato questa squadra non è nemmeno l’ombra: gioco involuto e macchinoso, singoli irriconoscibili, tensione alle stelle. Steccano sia Ciro Immobile che Sergej Milinkovic-Savic, due dei capisaldi della scalata laziale. Si salva Luis Alberto, ma non basta: il giocattolo di Inzaghi sembra essersi rotto.

Il Bologna. Se sussistevano delle residue speranze di agguantare l’Europa sfumano in due minuti di follia in pieno recupero contro il Parma. In vantaggio di due gol (marcature di Danilo e Soriano in avvio di primo tempo) in una partita per lunghi tratti amministrata con personalità, i rossoblù si spengono in pieno recupero, facendosi rimontare in due giri d’orologio dalle reti di Kurtic al 93′ e di Inglese al 95′. Un black-out totale che costa 2 punti alla squadra di Mihajlovic, ora a -8 dal 7° posto.

Luigi Di Biagio. Le parole del tecnico spallino al termine della partita persa contro il Genoa rendono bene il quadro della situazione dei ferraresi: “L’unico stimolo oggi è cercare di non arrivare ultimi”. 5 sconfitte e 1 pareggio nelle 6 gare dopo la ripresa, (0 gol fatti nelle ultime 3) sanno già di condanna. Insediatosi in panchina a febbraio nel tentativo di dare una scossa all’ambiente, la missione di Di Biagio è fallita: 1 vittoria, 1 pareggio e 7 sconfitte. La Serie B sembra ormai solo questione di tempo.

Il Torino. Tre sconfitte consecutive tra gennaio e febbraio erano costate la panchina a Walter Mazzarri, ma la cura Longo non ha certo invertito la tendenza. 7 punti nelle ultime 13 partite sono una media da retrocessione certa (la zona retrocessione è distante 5 punti). Contro l’Inter il Toro appare nuovamente una squadra deficitaria sul piano della gestione della gara e si scioglie nel secondo tempo dopo essere passata in vantaggio con la rete di capitan Belotti. Giovedì al Grande Torino arriva il Genoa, quartultimo, per uno scontro diretto in cui il Toro si giocherà una grossa fetta delle proprie speranze salvezza.

Serie A, il programma della 33ª giornata

Martedì 14 luglio
Atalanta-Brescia, ore 21.45
Mercoledì 15 luglio
Bologna-Napoli, ore 19.30
Milan-Parma, ore 19.30
Sampdoria-Cagliari, ore 19.30
Lecce-Fiorentina, ore 21.45
Roma-Verona, ore 21.45
Sassuolo-Juventus, ore 21.45
Udinese-Lazio, ore 19.30
Giovedì 16 luglio
Torino-Genoa, ore 19.30
Spal-Inter, ore 21.45