La Serie A si ferma al termine della 12a giornata per dare spazio alle nazionali. In vetta al massimo campionato nostrano c’è la Juventus di Maurizio Sarri con 32 punti, ma ad una sola lunghezza l’Inter di Antonio Conte non molla la presa. Bianconeri e nerazzurri rischiano di fare il vuoto alle loro spalle, perché nessuno sembra riuscire a tenere il loro passo. La differenza tra le due squadre di vertice, fino ad oggi, l’ha fatta lo scontro diretto vinto dai campioni d’Italia a San Siro con il punteggio di 2-1.

Il Cagliari di Maran in top 4

Al di là della sfida per il tricolore, comunque, sono tanti gli spunti che sta fornendo il campionato di Serie A, tra sorprese e grandi delusioni. A livello di club, ad esempio, nessuno si sarebbe aspettato il Cagliari di Rolando Maran al quarto posto e con gli stessi punti (24) della Lazio, attualmente terza. L’Atalanta, al quinto posto, non è più una sorpresa, ma lo è sicuramente il campionato deludente del Napoli, 7° a 13 punti di distacco dalla Juve capolista. Un flop che in pochi si sarebbero attesi dalla squadra allenata da Ancelotti, osteggiato da una parte dello spogliatoio e scaricato da una buona fetta della tifoseria.

Milan flop assieme al Napoli

Delude, e tanto, anche il Milan, cui non è servito il cambio di panchina: da Giampaolo a Pioli nulla è cambiato in termini di risultati, anzi la media punti è addirittura peggiorata, anche se si è intravisto qualcosa di positivo a livello di gioco. Nella parte bassa della classifica, invece, si trova invischiata la Sampdoria, che sperava in un inizio di stagione decisamente migliore. Dopo l’esonero di Eusebio Di Francesco e l’arrivo di Claudio Ranieri, comunque, i blucerchiati hanno abbandonato la coda della graduatoria e con 5 punti nelle ultime tre gare hanno scalato due posizioni. Al tecnico di Testaccio si chiede un ulteriore miracolo.

La top 3 dei calciatori dopo 12 giornate

Quanto ai singoli, rientra assolutamente tra i top di questo inizio di stagione Lautaro Martinez, attaccante dell’Inter divenuto ormai imprescindibile per Antonio Conte. Sempre presente in queste prime 12 giornate di Serie A, l’argentino ha collezionato 5 reti e 3 assist, dimostrando di essere molto maturato anche a livello di partecipazione al gioco della squadra. I numeri, sono nettamente migliori rispetto allo scorso anno: al termine della 12a di Serie A 2018-2019, il “Toro” aveva racimolato la miseria di 5 presenze e un solo gol.

Tra i top c’è anche un ex Inter: stiamo parlando di Radja Nainggolan, che ha trovato nuova linfa dopo essere stato scaricato dai nerazzurri. Il Ninja gioca bene e si diverte, ma soprattutto sta decidendo le partite con gol e assist di qualità. Se il Cagliari di Maran si trova al quarto posto, gran parte del merito è anche del 31enne centrocampista di Anversa. Mai ritorno a casa fu più salutare, sia dal punto di vista sportivo, sia umano, considerato che Nainggolan ritornando a Cagliari ha modo di stare maggiormente vicino alla moglie, alle prese con noti problemi di salute.

Ciro Immobile sta confermando di aver raggiunto piena maturazione in questo inizio di stagione: oltre alle 14 reti in 12 presenze, il 29enne bomber di Torre Annunziata ha anche dato un apporto importante in termini di assist (5). La passata stagione, nello stesso arco di partite aveva collezionato 8 reti e un solo assist. La Lazio, ma anche la nazionale italiana di Roberto Mancini, difficilmente potranno fare a meno di lui nel prosieguo dell’anno sportivo.

I tre flop: Ronaldo mai così male

Il flop più roboante di questo inizio di stagione 2019-2020 è Krzysztof Piatek. Solo 3 gol (di cui ben 2 su rigore) in 12 presenze per il 24enne attaccante polacco del Milan che lo scorso anno era un cecchino praticamente infallibile. Basti pensare che nello stesso numero di partite, lo scorso anno di reti ne aveva collezionate 9 con la maglia del Genoa. La squadra spesso non lo aiuta, ma Piatek ha anche commesso sotto porta numerosi errori non da lui. Ha ancora tanto tempo per rifarsi, ma il Milan ha necessità di fare punti e non potrà attenderlo in eterno.

Irriconoscibile, in quest’ultimo periodo, anche Cristiano Ronaldo. In estate erano in tanti a pronosticare una stagione super per il portoghese, visto che gli attaccanti agli ordini di Maurizio Sarri fanno sempre tanti gol. Sarà anche questione di acciacchi fisici, ma nelle 10 partite su 12 giocate fin qui, il lusitano ha collezionato solo 5 gol (di cui 2 su rigore) e un assist, contro le 8 reti e i 5 assist messi in carniere lo scorso anno sotto la guida tecnica di Allegri. Il 5 volte Pallone d’oro è anche molto nervoso e dopo le sostituzioni con Lokomotiv e Milan, sembra che il suo rapporto con il mister non sia ai massimi storici. È probabilmente il peggior inizio di stagione della sua carriera.

Fabio Quagliarella ha probabilmente dato il meglio di sé lo scorso anno e sia per motivi anagrafici, sia perché la squadra non lo supporta, non sta più incidendo come vorrebbe. Il 36enne bomber della Sampdoria ha collezionato fin qui 10 partite mettendo a segno un solo gol, contro le 4 reti e i 4 assist dello stesso periodo di un anno fa. La differenza, oltre che in termini di realizzazioni e servizi per i compagni, Quagliarella la faceva anche in qualità di trascinatore dei blucerchiati. Un ruolo che non sembra più riuscirgli molto bene.