Con le sfide della 19ª giornata, terminata mercoledì scorso, la Serie A 2021-2022 è giunta al giro di boa. Al termine del girone d’andata, a conseguire il titolo “platonico” di campione d’inverno è stata l’Inter di Simone Inzaghi, campione d’Italia in carica, con 46 punti. Nonostante l’addio di Antonio Conte e di due pezzi pregiati come Lukaku e Hakimi, i nerazzurri si sono confermati la prima forza del campionato. L’avvio non è stato dei migliori, ma con il passare delle settimane l’ex tecnico della Lazio ha dato alla squadra la sua impronta e paradossalmente si è visto anche un calcio più propositivo e spettacolare rispetto al recente passato. Non è un caso, infatti, che i nerazzurri abbiano il miglior attacco con ben 49 reti fatte in 19 partite, e la seconda difesa (15 reti subite) dietro solo a quella del Napoli. L’Inter ha mostrato una compattezza che altre squadre hanno avuto solo a sprazzi, oltre ad individualità cresciute in maniera esponenziale con il passare dei mesi (vedasi alla voce Barella), ma sta dando un apporto importante anche il portiere Samir Handanovic. Secondo i dati Opta, infatti, l’estremo difensore nerazzurro, dato dai più sul viale del tramonto, tra i portieri con almeno 3 presenze in Serie A ha la più alta percentuale di tiri parati (77.9%).

Milan: Theo Hernandez difensore top per gli assist

Al 2° posto in classifica troviamo il Milan, che insegue a -4 e che in questa prima parte di stagione ha condiviso per lungo tempo la vetta con il Napoli. Gli infortuni degli ultimi tempi, sommati ad una mancanza di lucidità probabilmente dovuta ai numerosi impegni ravvicinati, hanno fatto perdere certezze ai rossoneri, che comunque rimangono una delle squadre più continue del campionato. A fare la differenza per i rossoneri (e non è una novità) il terzino sinistro francese Theo Hernández, che ha fornito fin qui 5 assist, più di ogni altro difensore. In generale, il transalpino è il calciatore del reparto avanzato che ha partecipato a più reti in Serie A: 7, ovvero 2 gol e 5 passaggi vincenti.

La terza forza del campionato, seppur in netto calo, è il Napoli di Luciano Spalletti, le cui aspirazioni hanno subito un brusco stop dopo le ultime uscite. Complici le assenze di Osimhen e altri elementi di spicco della rosa, gli azzurri nelle ultime 5 gare hanno vinto una sola volta, rimediando 3 sconfitte (Spezia, Empoli e Atalanta) e un pari. Probabilmente, l’assenza che sta pesando di più oltre a quella del bomber, è quella di Fabián Ruiz (oltretutto risultato positivo al Covid nella giornata di ieri): 5 gol, 3 assist e soprattutto una media di 41 passaggi riusciti nella metà campo offensiva a partita, la più alta tra i giocatori di questa Serie A.

Atalanta: Pasalic scatenato

Ha chiuso al 4° posto il girone d’andata l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, non più una sorpresa per il calcio italiano. I nerazzurri bergamaschi, però, appena si sono avvicinati alla zona scudetto, hanno ottenuto un solo punto in due partite, confermando, come nel recente passato, di subire le pressioni della vetta. Non è proprio una rivelazione, ma di sicuro una grande conferma Mario Pasalic, centrocampista che fin qui ha preso parte ad un gol o un assist ogni 88 minuti giocati di media in questa Serie A. Si tratta del miglior dato tra i centrocampisti rimasti in campo per almeno 150 minuti.

Juve, Cuadrado e de Ligt sugli scudi

È partita malissimo, ma si è ripresa nelle ultime settimane, la Juventus di Massimiliano Allegri, attualmente quinta con 34 punti. I bianconeri hanno lasciato per strada tanti punti con le cosiddette piccole, ovvero Empoli, Sassuolo, Udinese, Venezia e Verona, ma sembrano aver ritrovato la retta via, portandosi a ridosso della zona Champions League. Merito soprattutto di Juan Cuadrado, che secondo i dati Opta è il difensore che ha creato più occasioni per i compagni (30), ma anche di Matthijs de Ligt. La “roccia” olandese, tra i difensori con almeno 700 minuti in questo campionato, è quello che è stato dribblato meno volte.

Seguono a pari merito la Fiorentina di Vincenzo Italiano e la Roma di José Mourinho, appaiate a quota 32. Inutile girarci attorno, il 2021 è stato l’anno di Dusan Vlahovic, centravanti serbo classe 2000 che ha confermato quanto di buono fatto vedere la passata stagione, mettendo insieme numeri da paura. Attualmente è il capocannoniere della Serie A con 16 reti, a +3 su Immobile, +4 su Simeone e +5 su Lautaro Martinez. Come se non bastasse, il serbo è il calciatore che nel girone d’andata ha calciato di più verso lo specchio della porta avversaria (68).

La maglia nera della Serie A va invece alla Salernitana, fanalino di coda con 8 punti, peggior difesa con 42 gol subiti e peggiore attacco (11 gol fatti). Come se non bastasse, se entro il 31 di dicembre non sarà ceduta, la società sarà cancellata dalla Serie A. Un pasticcio all’italiana che non fa onore né a chi ne detiene attualmente la proprietà, né alle istituzioni del calcio italiano, che non sono riuscite ad evitare un pessimo spot per il nostro calcio.