Il weekend della 36ª giornata di Serie A si apre con un’altra impresa del Monza di Raffaele Palladino, che sale a 52 punti battendo al Mapei Stadium il Sassuolo per 1-2. Per i brianzoli le reti portano la firma di Ciurria (7), protagonista di un’altra prestazione di quantità e qualità, e di capitan Pessina (7) freddissimo nel finale con il suo inserimento e il mancino chirurgico. Poco coinvolto Petagna (5), mentre il subentrato Vignato (6,5) incide più di Dany Mota e Caprari (5,5). Al Sassuolo non basta il solito Berardi (6,5). Pinamonti (5,5) è poco o nulla incisivo, Tressoldi disastroso (4,5) nel farsi cacciare lasciando i suoi in 10.

Goleada del Bologna in casa della Cremonese, che saluta la Serie A. Finisce 1-5 allo Zini con i padroni di casa che trovano l’inutile rete con il solito Ciofani (6) nei minuti finali. Per il resto, è una prestazione disastrosa quella dei grigiorossi, con Okereke (4,5) assente ingiustificato e incapace di segnare perfino a porta vuota. Delude anche Pickel (5). Per il Bologna, torna al gol dopo sei mesi di digiuno Arnautovic (6,5), mentre Ferguson (7) condisce con una rete una prestazione da assoluto dominatore del centrocampo. Ancora in gol Orsolini (6,5), che però rovina la sua prestazione con un doppio giallo che gli costa l’espulsione.

Hojlund rilancia l’Atalanta

Vittoria importante in chiave europea per l’Atalanta, che batte 3-1 un Hellas Verona la cui salvezza è appesa a un filo. Ad andare in vantaggio sono gli ospiti con l’ottimo Lazovic (6,5), ma con la partita in bilico il portiere scaligero Montipò (4,5) commette un errore imperdonabile che potrebbe costare la categoria ai suoi. Ancora una prova tutt’altro che pungente di Ngonge e Djuric (5,5). Per la Dea, ancora un gol di Zappacosta (6,5), che lascia a desiderare in fase di ripiego, ma spinge e ed è decisivo in fase di realizzazione. Partita di grande sostanza per Hojlund (7), che trova anche una rete di qualità, mentre, oltre alla marcatura, non fa tantissimo Pasalic (6).

La seconda manita del sabato la rifila il Milan ad una Sampdoria che è già sicura della Serie B. Finisce 5-1 al Meazza, con i blucerchiati che trovano il gol della bandiera con il redivivo Quagliarella (6), al 182° sigillo in Serie A, e possono disporre tra le proprie fila di Zanoli (6), difensore molto interessante in prospettiva anche se di proprietà del Napoli. Per il resto è un naufragio generale, con troppi giocatori che non riescono ad andare oltre il 5. Per il Milan, arriva in doppia cifra stagionale Giroud (7,5), che mette a segno una tripletta, ma vanno in rete anche Brahim Diaz e Leao (7), che si infilano nella difesa blucerchiata come nel burro. Domina il centrocampo Tonali (7), normale amministrazione per tutti gli altri.

Poche emozioni tra Lecce e Spezia al via del Mare, il cui pareggio a reti bianche rinvia la questione salvezza per entrambe ai successivi 180 minuti. Tra i padroni di casa, buona prova di Strefezza, che nella ripresa è quello che prova maggiormente ad offendere, mentre Umtiti (6,5) è protagonista di una prestazione di grande esperienza. Tra i liguri, si sbatte tanto ma senza successo Nzola (5,5), mentre Shomurodov (5), mandato in campo dal 1’, non riesce mai ad incidere.

Parità anche tra Torino e Fiorentina, che si dividono la posta con il punteggio di 1-1. A portarsi in vantaggio sono i toscani con Jovic (6,5) subentrato nella ripresa. Male Igor (5), ma anche Duncan e Sottil (5,5) non sono quelli dei tempi migliori. Per il Torino, solita marcatura di Sanabria (6,5), vero e proprio faro del gioco granata, ma anche Buongiorno e Vlasic meritano una menzione particolare (6,5 per entrambi). Schuurs (5) si perde Jovic in occasione del vantaggio viola.

Il Napoli non fa sconti

Vittoria del Napoli neo-scudettato sull’Inter : al Maradona finisce 3-1 con l’Inter ridotta in 10 dal 41’ per l’espulsione di Gagliardini (4), che poteva finire sotto la doccia anzitempo già prima. Buona la prova di Lukaku (6,5), che nonostante l’inferiorità numerica dà filo da torcere alla difesa azzurra andando anche in gol. Partita da dimenticare per Bellanova (5), costretto a vedersela con Kvaratskhelia (6,5). Per la capolista vanno in rete Anguissa (7), il più pericoloso dei suoi per larghi tratti, Di Lorenzo (7) autore di un bellissimo tiro a giro di sinistro, e Gateano (6,5). Male Osimhen (5,5) che alla sostituzione a 25 minuti dal termine si arrabbia anche con mister Spalletti.

Vittoria di misura ma di vitale importanza per la Lazio alla Dacia Arena contro l’Udinese. A decidere la partita per gli uomini di Sarri è un rigore di Immobile (6,5), parso in crescita di condizione. Poco impegnato in difesa, Romagnoli (6,5) trova il modo di rendersi pericoloso anche in fase offensiva. Dura solo 45 minuti la partita di Felipe Anderson (5), impreciso e distratto, tanto da farsi ammonire anche ingenuamente. Ritorno positivo per Beto (6) dal 1’ al centro dell’attacco bianconero, ma il migliore degli uomini di Sottil è il portiere Silvestri (6,5). Non convince nel ruolo di trequartista Samardzic (5,5).

Pari nel caldo match dell’Olimpico tra Roma e Salernitana. Finisce 2-2 con gli ospiti per due volte in vantaggio grazie al solito Candreva (7,5), super gol e prestazione di sostanza, e Dia (7). Sugli scudi, tra gli uomini di Paulo Sousa, anche Bohinen e Pirola (6,5). Poco nel vivo Piatek (5,5). Mourinho, invece, viene salvato due volte, prima da El Shaarawy e poi da Matic (6,5 per entrambi), ma è tradito da Wijnaldum (5) e Solbakken (4,5), che non riescono a trovare la posizione dietro la punta.

Juve: penalizzazione e crollo a Empoli

Crolla a Empoli la Juventus, che inizia la partita pochi minuti dopo la sentenza con la nuova penalizzazione di 10 punti che la fa scivolare al 7° posto a 59 punti. I bianconeri vengono travolti dalla squadra di Zanetti, con Caputo (8) protagonista con una doppietta e una prestazione di grande caparbietà. Cambiaghi (7,5) si procura il rigore del vantaggio e tiene in ansia per tutta la gara centrocampisti e difensori della Juve, mentre Luperto (8) è praticamente insuperabile e inoltre si riscopre goleador con il 2-0. Disastro Alex Sandro (4) tra le fila della Vecchia Signora, ma tradisce ancora una volta anche Vlahovic (4,5). Migliore in campo per la Juve è Szczesny (6,5), che con le sue parate evita un passivo peggiore.