Il weekend del 26° turno di Serie A si apre con l’anticipo del venerdì che vede l’Inter di Simone Inzaghi cadere in casa dello Spezia. I padroni di casa si impongono con il punteggio di 2-1 grazie alle reti di Maldini (6,5), che trova il gol al primo tiro in porta dopo essere subentrato, e Nzola (6,5) che trasforma un calcio di rigore decisivo, ma prima serve anche l’assist per l’ex Milan in occasione della prima marcatura. Il migliore in campo dei liguri è però Dragowski (7,5), che soprattutto nel primo tempo para praticamente tutto, incluso il rigore di Lautaro (5,5). L’argentino è protagonista di una prestazione a due facce, al di là del penalty sbagliato. Prestazione deludente di Lukaku (5,5), cui non basta il calcio di rigore trasformato per raggiungere la sufficienza. Irriconoscibile dopo i Mondiali Dumfries (5): da una parte si procura un penalty, dall’altro causa quello decisivo per l’ottava sconfitta nerazzurra in questo campionato.

Con una rete di Becao l’Udinese espugna il Castellani di Empoli e torna alla vittoria dopo circa 2 mesi. Ottima la prova del difensore bianconero (7) che, oltre a mettere la firma sulla marcatura decisiva, si rende protagonista di una prestazione individualmente pulita. Bene davanti anche il duo Beto-Success, che va ben oltre la sufficienza facendo tanto lavoro per la squadra. Tra i toscani, delude Caputo (5,5), ma il peggiore in campo risulta essere Luperto (5) generalmente svagato e decisivo in modo negativo in occasione del gol subito. Bene Parisi e Baldanzi (6,5 per entrambi).

Kvaratskhelia sulla scia di Diego?

Vittoria in scioltezza sull’Atalanta per il Napoli che ancora una volta si gode un Kvaratskhelia (7,5) imprendibile: nell’azione del gol ci sono tutto il suo talento e la sua classe. Tanto movimento anche da parte di Osimhen (6,5), dal quale ovviamente non si può pretendere un gol ogni partita. Prezioso l’apporto anche di Politano (6,5), che tiene sempre in apprensione la retroguardia della Dea. Partita in chiaroscuro di Musso (6), che meriterebbe un voto alto per la prima parte di gara, mentre nella ripresa appare incerto, soprattutto in occasione del raddoppio di Rrahmani (6,5). Buona la prova al rientro di Zapata (6), che sembra essere pienamente recuperato per un finale di stagione in cui sarà fondamentale per i nerazzurri.

Reti bianche al Dall’Ara tra Bologna e Lazio, al termine di una partita avara di emozioni. Tra le fila dei padroni di casa, si segnala un’altra buona prova di Cambiaso (6,5), terzino sinistro di proprietà della Juventus. Non raggiunge la sufficienza Ferguson, che colpisce un palo da posizione ravvicinata per sua negligenza. Quanto alla Lazio, c’è da segnalare un’altra prova incolore di Zaccagni (5), lontano parente del giocatore brillante della prima parte di stagione. Bene Pedro (6), mentre Felipe Anderson (5,5) non riesce ad incidere nel ruolo di falso nueve.

Successo esterno per 2-0 del Torino in casa del Lecce. Prestazione di squadra molto solida da parte dei granata, che vanno in rete con Singo e Sanabria (7), ma vedono crescere anche Radonjic (7), nei confronti del quale lo stesso Juric riserverà elogi dopo tante critiche. Debutto da titolare e prestazione importante anche di Gravillon (7). Tra le fila degli uomini di Baroni, invece, delude Di Francesco (5), che viene sostituito dopo soli 45 minuti. Non reggono l’urto nemmeno Gonzalez e Blin (5), mentre Strefezza (6) non basta per scardinare la difesa dei piemontesi.

Pari e patta al Bentegodi tra Hellas Verona e Monza. Finisce 1-1 con i padroni di casa che vanno in vantaggio grazie a Verdi (6,5), ma si confermano ancora una volta poco incisivi davanti. Insufficienze sia per Gaich sia per Kallon (5). Tra i brianzoli emerge la classe di Sensi (6,5), autore del pari, mentre Petagna e Caprari (6), si fanno rispettare pur senza grandi sussulti. Male Ciurria (5,5).

Vittoria esterna per la Fiorentina di Italiano, che vince a Cremona grazie ad un Mandragora in stato di grazia (7,5), con un gol e un assist. Altra prova di spessore per il centrocampista Barak (6,5), che sta diventando quasi insostituibile per gli schemi del tecnico viola. Tra i grigiorossi, delude Dessers (5), mentre è il subentrato Okereke (6,5) a rendersi particolarmente pericoloso.

Dybala non basta alla Roma

La Roma perder per 3-4 in casa contro il Sassuolo e il protagonista in negativo per i giallorossi è il difensore Kumbulla (3), che si fa espellere prima dell’intervallo scalciando Berardi e causando anche un calcio di rigore. Prova a cambiare le cose per i capitolini Dybala (6,5), subentrato a inizio ripresa e autore del gol del momentaneo 2-3 che riaccende le speranze dell’Olimpico. Ancora una volta tra i migliori Leonardo Spinazzola (6,5). Tra le fila del Sassuolo, scatenato Laurentié (8) autore di una doppietta e in generale di una prova di carattere e qualità. Decisivo anche capitan Berardi (7,5), mentre l’ex Frattesi (7) si conferma elemento imprescindibile a centrocampo.

Vince per 4-2 la Juventus allo Stadium contro la Sampdoria, dopo essersi però fatta rimontare due reti nel primo tempo. Imprescindibile per i bianconeri Adrien Rabiot (7,5), autore di una doppietta. Sempre prezioso con i suoi assist Kostic (6,5), mentre va dato merito al baby Soulé (6,5) di essere entrato molto bene in campo e di aver meritato la prima marcatura in Serie A. Male Vlahovic (5), che sbaglia ancora tanto e fallisce anche un calcio di rigore. Sostituito dopo 45 minuti Bonucci (5), non più un fulmine di guerra. Tra le fila della Samp, spicca la prova generosa di Djuricic (6,5), ma è molto attento e preciso anche Zanoli (6,5). Non punge Gabbiadini (5,5).

Dia risponde a Giroud e ferma il Milan

Nel posticipo del lunedì, pareggio per 1-1 tra Milan e Salernitana. Ai rossoneri non basta la rete di Giroud (6,5), al solito astuto ed esperto in area di rigore. Il migliore della squadra di Pioli è però Maignan (7), che viene chiamato in causa poche volte, ma si fa trovare sempre pronto ed è autore di un decisivo intervento da vero difensore su Dia lanciato a rete. Ancora una volta involuto Leao (5), che viene anche beccato da qualche fischio da parte dei suoi ifosi. A pareggiare i conti per i campani è Dia (6,5), piazzato al centro dell’attacco un po’ a sorpresa rispetto alle indiscrezioni della vigilia. Buona la prova dell’estremo difensore Ochoa (6,5), mentre per una volta non raggiunge la sufficienza l’esperto Candreva (5,5).