Dopo 3 sconfitte consecutive e con il successo che manca da oltre un mese, la Roma andrà a caccia del riscatto nel match casalingo contro il Lecce in programma alle ore 18 di domenica. I capitolini sono sempre al quinto posto della classifica ma, dopo la sconfitta nello scontro diretto contro l’Atalanta, la zona Champions League dista adesso 6 punti. Non si tratta certo di un distacco incolmabile, ma per poter pensare di tenere la lotta aperta, attendendo un momento di difficoltà dei bergamaschi, c’è bisogno di tornare a fare risultato con continuità.

Il 2020 della squadra di Fonseca è stato, fino ad ora, da incubo. In 7 partite sono arrivati solo 4 punti, molti meno rispetto anche a quelli conquistati dal Lecce, che nel nuovo anno è già a quota 10; i successi consecutivi dei salentini sono attualmente 3, compresa la prestigiosa vittoria del San Paolo contro il Napoli.

La formazione di Liverani è oggettivamente in grande forma e grazie a questo filotto è riuscita a portarsi fuori dalla zona retrocessione, dalla quale adesso ha un margine di 3 punti; al terzultimo posto c’è il Genoa, altra squadra che ha cambiato passo recentemente dopo l’arrivo in panchina di Davide Nicola, che domani all’ora di pranzo ospiterà la Lazio di Simone Inzaghi.

La Roma ha bisogno di vincere non solo per tenere aperta la lotta per la qualificazione in Champions, ma anche per non farsi risucchiare in quella per l’Europa League nella quale sono attualmente coinvolte le squadre che vanno dall’undicesimo fino al quinto posto. 

Il tabù dell’Olimpico da sfatare

La Roma quest’anno sta facendo fatica a trovare una continuità di risultati, in modo particolare davanti al proprio pubblico. Fino a questo momento in 12 partite giocate all’Olimpico i giallorossi sono riusciti a conquistare appena 18 punti, frutto di 5 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte. La squadra di Fonseca è una delle poche di questa Serie A ad aver fatto meglio in trasferta, dove ha messo insieme 21 punti nello stesso numero di partite.

Nelle 5 gare all’Olimpico di questo 2020, la Roma ha vinto solo una volta, nel match di giovedì scorso di Europa League contro il Gent. In campionato, invece, l’ultima vittoria risale ad oltre due mesi fa; era il 15 dicembre e i giallorossi vinsero 3-1 contro la Spal, rimontando nel secondo tempo all’iniziale gol dello svantaggio firmato da Petagna.

Il Lecce bestia nera della Roma

Quella contro il Lecce non è una partita qualsiasi per i tifosi romanisti. I salentini, infatti, rievocano pessimi ricordi per quanto avvenne nelle battute conclusive della stagione 1985/1986. Per quasi tutto l’anno fu la Juventus di Giovanni Trapattoni a guidare la classifica. Dopo una lunga rincorsa la Roma allenata da Sven Goran Eriksson, poi diventato l’allenatore del secondo scudetto laziale, il 13 aprile 1986 riuscì ad agganciare i bianconeri in vetta alla classifica grazie al successo per 4-2 sul Pisa e al contemporaneo pareggio per 0-0 della Juve contro la Sampdoria.

A due giornate dalla fine del campionato la Roma, trascinata all’epoca dai gol di Pruzzo e dall’estro di Boniek e Conti, sembrava la netta favorita per la vittoria del titolo. La Juve, infatti, doveva ancora affrontare il Milan e il Lecce, mentre ai giallorossi mancavano all’appello i match contro lo stesso Lecce e il Como. Il 20 aprile 1986 sembrava la giornata giusta per il sorpasso della Roma, sicura di battere il Lecce già retrocesso e speranzosa di poter approfittare di un aiutino da parte del Milan, a suo tempo impegnato nella lotta per la zona Uefa.

All’Olimpico i tifosi erano pronti a far festa, consapevoli che al massimo a fine campionato si sarebbe arrivati ad uno spareggio Scudetto, nel quale la Roma sarebbe stata favorita dopo la vittoria per 3-0 nello scontro diretto contro i bianconeri di un mese prima. Le cose, però, non sono andate affatto secondo i piani perché la Juventus vinse 1-0 contro il Milan grazie ad un gol del danese Laudrup, mentre i capitolini persero clamorosamente 3-2 in casa contro un Lecce ultimo in classifica e già retrocesso da tempo.

Il terzo scudetto della storia sfuggì così dalle mani della Roma, che la domenica successiva perse anche a Como, mentre la Juventus andò a vincere 3-2 proprio in casa dei salentini. Questo finale di campionato rappresenta uno dei ricordi più brutti per i tifosi della Roma, anche per quelli più giovani che nel 1986 non erano ancora nati, ai quali quel clamoroso finale di stagione è stato tramandato da padri e nonni.

Roma-Lecce: le probabili formazioni

Per questa partita Fonseca non potrà contare sugli infortunati Zaniolo, Zappacosta, Pastore e Mirante, così come sullo squalificato Diawara. In casa salentina sono Farias e Falco i sicuri assenti, mentre in dubbio ci sono Babacar, Rispoli e Saponara, tutti comunque al massimo destinati alla panchina.

ROMA (4-2-3-1): Pau Lopez; Santon, Mancini, Smalling, Kolarov; Cristante, Veretout; Perez, L. Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko. Allenatore: Fonseca. A disposizione: Fuzato, Fazio, Cetin, Ibanez, Bruno Peres, Spinazzola, Villar, Ünder, Kluivert, Kalinic, Perotti. 

LECCE (4-3-2-1): Gabriel; Donati, Lucioni, Rossettini, Calderoni; Majer, Deiola, Barak; Mancosu, Shakhov; Lapadula. Allenatore: Liverani. A disposizione: Vera, Petriccione, Paz, Meccariello, Saponara, Vigorito, Oltremarini, Rispoli, Babacar, Dell’Orco, Tachtsidis, Chironi.