Il Napoli travolge la Juventus al Diego Armano Maradona e si riporta a +10 sui bianconeri, in attesa del match che il Milan giocherà a Lecce. Finisce 5-1 per i partenopei, al termine di una gara che i bianconeri hanno giocato alla pari solo per pochissimi tratti. Ai 6 gol complessivi contribuiscono gli errori difensivi degli uomini di Massimiliano Allegri, ma la gara è la summa dell’ottimo lavoro svolto da Luciano Spalletti da quando è in Campania.

Napoli-Juventus 5-1: la cronaca del match

Il match si sblocca già al 14’ con Osimhen lesto a ribadire in rete una respinta di Szczesny su conclusione ravvicinata di Kvaratskhelia. La Juventus reagisce e colpisce la parte alta dell’incrocio dei pali con Angel Di Maria, ma al 39’ Kvaratskhelia approfitta di un buco clamoroso della difesa di Allegri superando l’estremo difensore avversario. Al 42’ la Juve riapre la gara: Di Maria approfitta di un rimpallo favorevole in area di rigore per beffare Meret con un sinistro chirurgico. Si va al riposo sul punteggio di 2-1.

Nella ripresa ci si attenderebbe una Juve più tambureggiante, ma dopo 10 minuti è il Napoli a calare il tris con Rrahmani sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Al 65’, Bremer regala malamente palla al Napoli e Osimhen, imbeccato su cross dalla sinistra non si fa pregare per depositare ancora in rete. Al 72’ la rete che castiga definitivamente la Vecchia Signora: la mette a segno Elmas su deviazione di Alex Sandro in scivolata.

I protagonisti del match

Osimhen 9: un incubo per tutta la difesa della Juventus, Bremer su tutti, che lo patisce soprattutto mentalmente e finisce letteralmente schiacciato dal “peso” della partita.

Kvaratskhelia 8: se durante la sosta invernale qualcuno lo aveva visto meno brillante del solito, stasera ha avuto la risposta alle sue perplessità. Il georgiano è sempre sul pezzo, pronto a colpire appena gli viene data l’occasione per farlo.

Lobotka 7,5: dominatore del centrocampo, sia in fase di possesso sia di intedizione. È diventato un centrocampista moderno e di livello internazionale, soprattutto grazie al suo allenatore.