Quest’anno lo Spezia Calcio ha conquistato la prima promozione in Serie A della sua storia, a distanza di 114 anni dalla fondazione della società. Un’impresa, questa, che ha sicuramente tra i suoi protagonisti principali l’attuale allenatore Vincenzo Italiano e il presidente dello Spezia Calcio, Stefano Chisoli. Per celebrare al meglio una stagione senza precedenti per lo Spezia, andiamo allora a ripercorrerne le origini e la storia del club ligure: dalla nascita della società fino all’approdo nella massima serie del calcio italiano.

La Spezia e il calcio: le origini

A La Spezia il calcio ha una data di nascita ben precisa: il 10 ottobre del 1906. È in quella giornata, infatti, che il commerciante svizzero Hermann Hurny fonda, con la collaborazione di altri suoi connazionali, la sezione football dello Sport Club nella città ligure. Inizialmente l’attività del neonato club si limita a incontri amatoriali e bisognerà aspettare il 20 novembre del 1911 perché la società costituisca un regolare organigramma con a capo il primo presidente eletto dello Spezia calcio, Francesco Corio.

Il primo conflitto mondiale costringerà il calcio a farsi da parte e molti giocatori, tra cui anche gli atleti dello Spezia, a rispondere alla chiamata alle armi. Come l’eroe di guerra e alpino Alberto Picco, capitano e primo marcatore della storia aquilotta, scomparso nella battaglia per la conquista del Monte Nero nel maggio del 1915. Cessate le ostilità, nel 1919 lo Spezia si iscrive per la prima volta ad un campionato federale e assume, in onore della Pro Vercelli, uno dei più forti club dell’epoca, i colori che oggi conosciamo, passando dal celeste alla maglia bianca con pantaloncini e calzettoni neri.

Spezia Calcio: lo “scudetto” del 1944

Durante il secondo conflitto mondiale il calcio prosegue in un’Italia spezzata dalla “linea gotica”. La Federcalcio organizza un torneo diviso in gironi zonali, organizzato su base regionale per le prime tre fasi e nazionale per la fase finale. Lo Spezia vince il proprio gruppo e accede nel girone B di semifinale. Dopo aver superato anche questo ostacolo, viene incluso in un gruppo di quattro club per la qualificazione alla fase finale.

A causa delle rinunce di Montecatini e Lucchese, nel girone si ritrovano solo Spezia e Bologna. All’andata, in seguito alla sospensione della gara per proteste, le Aquile vincono 2 a 0 a tavolino, mentre al ritorno i felsinei disertano l’incontro spianando la strada agli avversari. Nel girone finale lo Spezia trova Venezia e Torino. Dopo il pareggio con i lagunari, i bianconeri battono a sorpresa il Torino, che a sua volta travolge il Venezia. La vittoria sarebbe quindi dello Spezia ma, a campionato finito, la Federcalcio dichiara che il titolo sarebbe rimasto al Torino, mentre ai liguri sarebbe stata assegnata la Coppa Federale. La Figc riconoscerà allo Spezia il titolo sportivo onorifico solo 58 anni dopo, il 22 gennaio del 2002.

La prima storica promozione in Serie A: lo Spezia Calcio oggi

Il calcio a La Spezia ha vissuto un altro capitolo chiave della propria storia, al termine della scorsa stagione, con la prima promozione in A. L’allenatore dello Spezia artefice di questo miracolo sportivo è stato Vincenzo Italiano, che tutt’ora guida i liguri nella loro prima avventura nella massima serie.

Le Aquile, arrivate terze in Cadetteria al termine della stagione regolare, hanno conquistato il pass promozione superando nella doppia sfida della finale playoff di Serie B il Frosinone. Lo scorso 30 settembre, contro l’Udinese in trasferta, è arrivata anche la prima storica vittoria in Serie A, grazie alla doppietta di Galabinov nel 2 a 0 finale. Oggi Lo Spezia si è preso il suo posto al sole al tavolo delle grandi e non sembra avere alcuna intenzione di alzarsi.