Ad aprire il weekend della Serie A la vittoria casalinga della Cremonese sull’Empoli (1-0), che riaccende le speranze di salvezza dei grigiorossi. Decide la partita un gol di Dessers (7), ma tra i padroni di casa il migliore è Meité (7,5) dominatore assoluto del centrocampo, in grado di bloccare ogni velleità di costruzione avversaria. Sugli scudi anche Sernicola (7) tra gli uomini di Ballardini. Tra le fila ospiti, invece, Parisi (6,5) tiene in piedi la baracca, mentre De Winter (5,5) finisce dietro la lavagna per l’errore in occasione del gol partita.

Lazio: Luis Alberto è una delizia

Continua a correre la Lazio, che vince anche in casa dello Spezia per 0-3. Torna al gol Ciro Immobile su calcio di rigore, anche se il bomber non è ancora al 100%. Meglio Felipe Andeson (7), che sembra sonnecchiare ma nel momento importante della gara è lesto a timbrare il cartellino. Buone anche le prove di Milinkovic e Cataldi (7), ma è Luis Alberto (8) il man of the match, con giocate sopraffine che valgono da sole il prezzo del biglietto. Affonda la difesa dello Spezia con Ampadu (4) che esce dal campo con il cucchiaio di legno, ma anche Amian e Nikolaou (5) fanno molto male. Si salva Bourabia (6) a centrocampo.

Milan e Napoli pagano la stanchezza

Finisce 1-1 al Dall’Ara tra Bologna e Milan. I rossoblù mettono subito la partita in discesa con il gol lampo di Sansone (6,5), alla terza rete nelle ultime 5 gare, ma non riescono a pungere con Barrow (5). Alla fine, uno dei migliori dei rossoblù risulta essere Posch (6,5) che, oltre all’assist per il gol del vantaggio, si rende protagonista di buone spinte sulla sua corsia. Il Milan ringrazia Pobega (6,5) per il pareggio, ma devono registrare l’ennesima prova incolore di Origi (5). Male anche De Ketelaere (5), che spreca male la chance concessagli dal primo minuto: troppo “leggero” in tutti i palloni giocati e molto poco cattivo.

Non va oltre lo 0-0 il Napoli capolista contro l’Hellas Verona al Maradona. Partita di grande sacrificio per l’Hellas Verona, che nel finale potrebbe clamorosamente vincere, ma Ngonge (4), a tu per tu con Meret, cicca malamente la palla sprecando l’occasione del colpaccio. Bene Lasagna (6,5), che tiene impegnata la difesa dei partenopei, mentre Ceccherini (5) fatica contro Politano. Tra gli azzurri, rientra e viene fermato solo dalla traversa Osimhen (6,5), mentre Raspadori (5) non si rende mai pericoloso. Arrugginito Demme (5), che fa rimpiangere il titolare Lobotka.

Inzaghi incassa l’11ª sconfitta

Quarto ko negli ultimi 5 turni per l’Inter di Simone Inzaghi (5), che cede in casa anche al Monza di Raffaele Palladino (7). Decide la gara una rete di testa dell’ex Caldirola (7), ma gran parte del merito dei tre punti va anche all’estremo difensore dei brianzoli Di Gregorio (7). Partita di sostanza anche da parte di Pessina (6,5), autore di strappi importanti nei momenti delicati della gara. Tra i nerazzurri, male Bastoni (5), che si perde la marcatura di Caldirola sul gol, mentre il duo d’attacco Lukaku-Correa (5,5) si conferma ancora una volta la peggior coppia possibile per questa Inter.

Nel lunch match domenicale, pareggio per 1-1 tra Lecce e Sampdoria. I salentini vanno in vantaggio nel primo tempo con Ceesay (6,5), che però nella ripresa non sfrutta al meglio i palloni che gli vengono forniti tanto che poi viene sostituito nel finale da Colombo. Il mancato raddoppio dei giallorossi ce l’ha sulla coscienza Gallo (5), che fallisce un contropiede favorevole e sostanzialmente lascia speranze alla Samp, che poi pareggia nella ripresa con il subentrato Jesé (6,5). Pessimo approccio alla gara di Nuytinck (5), che Stankovic è costretto a tirare fuori già all’intervallo.

Stesso risultato tra Torino e Salernitana in casa dei piemontesi. A portarsi in vantaggio sono i campani con Vilhena (6,5), ma non è in giornata Dia (5), che si rende molto poco utile alla causa, sicuramente meno di Piatek (6). Non sugli scudi come al solito, ma sempre preziose le parate di Ochoa (6,5). Il pari dei granata piemontesi porta la firma di Sanabria (6,5), ma si comportano molto bene sia Radonjic sia Vlasic (6,5): il primo è il padrone della corsia sinistra, il secondo si conferma bravo anche in fase di interdizione quando entra in campo nella ripresa.

Juventus: non si salva quasi nessuno

Cade di nuovo la Juventus di Allegri, che perde anche al Mapei Stadium contro il Sassuolo per 1-0. Decide la partita un gol del subentrato Defrel (7), che si rende molto utile alla causa con dedizione. Tra i neroverdi, bene anche Frattesi (6,5), che assieme a Lopez (7) fa ammattire il centrocampo bianconero. Delude Pinamonti (5), sostituito all’intervallo. Tra i bianconeri emerge Gatti (6,5), sempre generoso e mai domo, ma per il resto si salva ben poco. Decisivo l’errore in area di Fagioli (5) per il gol emiliano, mentre Paredes (5) è talmente lento e compassato da non dare nessun apporto nelle due fasi. Solita prestazione incolore di Vlahovic (5), che è ormai ufficialmente un caso.

Rifila un tris all’Udinese la Roma di José Mourinho, che si porta in vantaggio con il giovane Bove (6,5), lesto a ribadire in rete un calciato sul palo da Cristante (5,5). Il migliore in campo per i giallorossi è capitan Pellegrini (7) che, dopo il penalty sbagliato in Europa League, si fa perdonare con una prestazione maiuscola e pure un bel gol su azione. Il tris lo firma il subentrato Abraham (6,5), ma anche Belotti (6,5) è stato protagonista di una gara molto generosa. Tra gli ospiti, privi di Beto, si salva Udogie (6), ma vive una notte complicata Success (5), letteralmente da incubo Pereyra (4,5), che causa prima il rigore che porta al vantaggio della Roma e poi fallisce il penalty concesso alla sua squadra.

Nel posticipo del lunedì pari e patta tra Fiorentina e Atalanta (1-1). Ad andare in vantaggio è la Dea, che nel primo tempo trova il gol con Maehle (6,5), protagonista di una gara generosa sulla sua corsia. Male gli attaccanti messi in campo dall’inizio da Gasperini: Zapata (5,5) migliora leggermente nella ripresa, mentre Hojlund (5) si accende solo in poche occasioni. Super Sportiello (7), che compie tre parate di livello, l’ultima decisiva su Bonaventura nel recupero. A pareggiare i conti per i viola è Cabral (6,5), che si conferma freddo dal dischetto salendo a quota 7 reti in campionato, 3 nelle ultime 4 uscite. Il migliore tra le fila della Fiorentina è Nico Gonzalez (7), che sfiora il gol, ma si rende costantemente pericoloso nella metà campo dei bergamaschi. Mai in partita Ikoné (5).