Con la settima giornata e la pausa delle Nazionali, è tempo di primi bilanci in Serie A. La testa della classifica è occupata dalla coppia inattesa formata da Napoli e Atalanta, con 17 punti, vere sorprese di questo inizio di stagione. Ma a proposito di sorprese, la grande rivelazione dei primi 7 turni è sicuramente l’Udinese, al terzo posto, con 16 punti e reduce da 5 vittorie consecutive. Il Milan, campione d’Italia in carica, si trova al quinto posto, a pari punti con la Lazio (14), complice anche la recente sconfitta interna contro la squadra allenata da Luciano Spalletti. Nonostante ciò, i ragazzi di Pioli stanno continuando a esprimere un calcio frizzante e moderno anche in questa prima parte di stagione. Al sesto posto, con 13 punti, troviamo la Roma che, dopo un avvio brillante, è andata incontro a 2 sconfitte negli ultimi 3 incontri, contro Udinese (4-0 in trasferta) e Atalanta (0-1 in casa). Al settimo e ottavo posto, rispettivamente con 12 e 10 punti, le due sorprese negative di queste 7 giornate: l’Inter e la Juventus, fin qui ben lontane dalle rosee aspettative che avevano accompagnato il loro mercato estivo.

Napoli, è davvero l’anno buono?

Al termine della settima giornata di campionato il Napoli di Luciano Spalletti si trova al primo posto, con il miglior attacco (insieme all’Udinese) con 15 reti e la seconda miglior difesa (insieme a Lazio e Juventus, dietro alla sola Atalanta), grazie alle sole 5 reti subite. E pensare che la stagione 2022/2023 non era partita nel migliore dei modi per la formazione azzurra, con gli addii di alcuni senatori come Insigne, Mertens e Koulibaly che avevano fatto storcere il naso ai tifosi partenopei. Ma le intuizioni di Giuntoli non solo hanno fatto subito ricredere il popolo napoletano, ma sono riuscite a far volare fin da subito i ragazzi di Spalletti. Una su tutte, quella di Khvicha Kvaratskhelia, arrivato tra lo scetticismo generale dal campionato georgiano, ma entrato in pochissimo tempo nel cuore della sua nuova tifoseria. L’attaccante classe 2001 ha fin qui messo a segno 4 reti e un assist, oltre a fornire prestazioni di altissimo livello in quasi tutte le partite in cui è stato impiegato. Anche in difesa, però, il Napoli ha messo a segno un colpo di grande livello (e anche in questo caso accolto con molto scetticismo): si tratta del sudcoreano Kim Min-jae, arrivato dal Fenerbahçe e in grado di non far rimpiangere un giocatore del livello di Koulibaly. Il nuovo centrale del Napoli, inoltre, si sta dimostrando molto utile anche in zona gol, avendo già realizzato 2 reti in 6 partite disputate in Serie A. Bene anche Simeone e Raspadori, a corrente alternata Osimhen, ora infortunato.

Il Milan è ancora protagonista

Nonostante la sconfitta nell’ultimo turno di campionato in casa contro il Napoli, la squadra di Stefano Pioli continua a essere tra le più attrezzate per la conquista del titolo, in virtù di un calcio spumeggiante e di una rosa che si sta dimostrando sempre più completa in ogni reparto. Olivier Giroud, dopo le reti decisive della passata stagione, sta diventando sempre più leader di questo Milan e i 4 gol di questo inizio campionato lo confermano. Quando i rossoneri hanno bisogno dell’attaccante francese, lui risponde sempre presente. Discorso leggermente diverso per Leao, capace di prendersi la squadra sulle spalle in situazioni importanti, come accaduto nell’ultimo derby della Madonnina, nel quale ha messo a segno una doppietta, ma anche autore di alcuni gesti che hanno messo in difficoltà i propri compagni, come l’espulsione rimediata con la Sampdoria, che ha costretto i suoi non solo a giocare in 10 in quel di Genova, ma anche a rinunciare a una pedina fondamentale nello scontro diretto disputato contro il Napoli. Sempre devastante Theo Hernandez, ancora leggermente acerbo – ma capace di regalare al popolo rossonero giocate di grande classe – il neoacquisto De Ketelaere, arrivato in estate dal Bruges per un investimento totale di circa 35 milioni. Sergino Dest da rivedere.

Roma a corrente alternata

Qual è la vera squadra di Mourinho? In tanti se lo chiedono, specie dopo la doppia sconfitta nelle ultime tre partite, contro Udinese (4-0) e Atalanta (0-1). I giallorossi viaggiano a corrente alternata, un po’ come Paulo Dybala, al centro del progetto del club ma non ancora al centro del gioco della squadra. L’attaccante argentino è croce e delizia, un po’ come nella sua avventura alla Juventus: quando lui non gira, anche la Roma va in affanno. Nonostante ciò, la Joya ha messo a segno 3 reti in 6 partite disputate ed è al momento il miglior marcatore della squadra di Mourinho. Con un Belotti ancora in fase di rodaggio, la Roma avrebbe bisogno del miglior Abraham, fin qui autore di 2 reti in Serie A ma talvolta incapace di reggere il peso dell’attacco giallorosso. Spinazzola, in crescita, può essere l’arma in più della squadra. Pellegrini non è ancora nella migliore condizione, deludente Matic.

Juve, è crisi: Allegri in discussione, scudetto già un miraggio?

Considerata tra le favorite per la conquista del titolo, grazie anche un mercato estivo che ha portato a Torino giocatori di esperienza internazionale, la Juventus, dopo 7 giornate, si trova già a 7 punti di distacco dalla vetta. I bianconeri hanno fin qui vinto solamente 2 partite e nell’ultimo turno di campionato hanno permesso al Monza di conquistare i suoi primi 3 storici punti in Serie A. Tanti i “flop”, o comunque i giocatori sottotono, di questo inizio stagione nella Vecchia Signora. Uno su tutti, Angel Di Maria, partito tra gli applausi dello Stadium, grazie alla rete che ha sbloccato la sfida d’esordio con il Sassuolo, ma poi fermato da un fastidioso infortunio già dalla seconda giornata. Fino ad arrivare alla sfida contro il Monza, quando nel corso della prima frazione di gioco ha lasciato i suoi in 10 uomini per una gomitata ai danni di Izzo, che gli è costata il cartellino rosso e una squalifica di 2 turni. Vlahovic continua ad essere un “oggetto misterioso”: l’ex attaccante della Fiorentina ha fin qui messo a segno 4 reti, ma 2 di queste sono arrivate su calcio di punizione, contro la Roma e lo Spezia. Il calciatore serbo lotta su tutti i palloni, ma spesso è impreciso e impacciato. Insomma, un lontano parente rispetto a quello visto in maglia viola. Paredes ha sicuramente dato vivacità al centrocampo bianconero, ma da solo non può reggere il peso di un reparto in costante difficoltà. Si salvano Miretti e Perin: il primo, nonostante la giovanissima età, si è già guadagnato la titolarità in partite importanti, dimostrando di saper reggere la pressione di una maglia pesante come quella della Juventus, mentre il secondo, chiamato a sostituire Szczesny, ha spesso tenuto a galla – anche nelle partite peggiori – la compagine allenata da Massimiliano Allegri. Bremer non è ancora quello visto con la maglia del Torino, ma paga il momento negativo dell’intera squadra.

Inter, se ci sei (ancora) batti un colpo

Insieme alla Juventus, è l’Inter l’altra delusione di questo inizio di stagione, complice anche una difesa che fin qui ha subito 11 reti. Gli uomini di Simone Inzaghi hanno perso 3 delle ultime 5 partite, contro Lazio, Milan e Udinese, dimostrando spesso una tenuta debole sia dal punto di vista fisico che mentale. Il ritorno di Lukaku in prestito, grande colpo del mercato estivo dopo la sfortunata parentesi al Chelsea, non ha dato i frutti sperati: l’attaccante belga, che fin qui ha collezionato solamente 3 presenze mettendo a segno una rete, sembra essere un lontano parente di quello visto nella prima esperienza nerazzurra. In difficoltà anche il centrocampo, con Brozovic e Hakan Çalhanoğlu spesso in confusione e autori di errori che sono costati punti alla squadra (vedasi quello del calciatore turco in occasione della prima rete di Leao nell’ultimo derby). Lautaro Martinez sembra essere un giocatore decisamente più maturo, capace di tenere in piedi da solo l’attacco nerazzurro, anche se in certe occasioni sparisce dalla scena. Correa è un enigma, Dzeko una certezza, seppur in fase calante. Il migliore della squadra di Simone Inzaghi in questo inizio campionato è sicuramente Nicolò Barella, capace di inanellare una serie di prestazioni di altissimo livello, condite inoltre da 2 gol e 2 assist.