La Juve scappa dalle inseguitrici, che steccano nelle gare del mercoledì sera e restano attardate rispetto ai bianconeri, ora forti di un vantaggio di +4 sulla Lazio. Nessun problema per la squadra di Sarri, che aveva portato a casa i 3 punti con la vittoria al Dall’Ara su un Bologna mai veramente pericoloso: match ordinato della Juventus che aveva chiuso la pratica già nel primo tempo, con un calcio di rigore di Cristiano Ronaldo e un gran gol da fuori area di Paulo Dybala.

L’Inter butta via la gara

Chiamate alla risposta, Inter e Lazio non si sono fatte trovare pronte. Brucia, in casa nerazzurra, la rimonta subita dal Sassuolo che si conferma autentica bestia nera dell’Inter: negli ultimi 12 incontri che hanno visto le due squadre contrapposte i nerazzurri hanno vinto solo in 2 occasioni, con 2 pareggi e 8 vittorie neroverdi.

La gara si mette subito in salita per la truppa di Antonio Conte, che va sotto al 4’, con la rete di Caputo perfettamente imbeccato da Djuricic. Prima del riposo, però, il ribaltone, prima con Lukaku che pareggia i conti su calcio di rigore, confermando la sua condizione da sogno sotto il profilo realizzativo (con 19 reti messe a segno questa finora è la sua seconda migliore stagione in carriera, dietro solo a quella 2016/17, quando con l’Everton ne segnò 25), successivamente con Biraghi, abile a concludere a rete dopo una triangolazione in area con Alexis Sanchez.

Nella ripresa l’Inter si butta via: Gagliardini sbaglia clamorosamente il gol del possibile 3-1, solo davanti alla porta spalancata, poi Young stende Muldur in area e Berardi trasforma il conseguente calcio di rigore. Solo un’illusione il gol di Borja Valero, per il 3-2 interista, perché al 90’ il Sassuolo pareggia ancora, con Magnani. Ora l’Inter è a -8 dalla vetta e deve guardarsi dalla risalita dell’Atalanta.

Super Atalanta, Lazio rimontata

Mercoledì nero anche per la Lazio, che si trova di fronte una grandissima Atalanta: sembra tutto facile per la squadra di Inzaghi, che dopo 11’ minuti è già in vantaggio di due reti. Il primo gol matura a seguito di una sfortunata deviazione di De Roon su un cross di Lazzari dalla destra, il secondo porta la firma di Milikovic-Savic, su assist di Luis Alberto.

E’ qui, però, che viene fuori l’orgoglio della Dea: gli uomini di Gasperini alzano l’intensità di gioco con il passare dei minuti e accorciano con il gol di Robin Gosens sul finale di frazione. Per il giocatore è l’ottavo gol stagionale: per trovare un altro difensore che abbia fatto meglio, per quanto concerne i gol su azione, bisogna risalire al 2007-08, quando Christian Maggio ne realizzò 9 con la maglia della Sampdoria.

Il trionfo dei bergamaschi si compie nella ripresa: Malinovskyi pareggia i conti con un bolide di sinistro da fuori area, poi Palomino completa la rimonta incornando in rete uno spiovente da calcio d’angolo del Papu Gomez. Per la Lazio è la prima sconfitta nelle ultime 21 partite, l’Atalanta è a 4 punti dal terzo posto occupato dall’Inter. Amareggiato Inzaghi a fine gara: “Questa sconfitta complica la strada verso lo scudetto. L’Atalanta era uno degli avversari peggiori per ricominciare”.

La Roma si rialza con Dzeko

Da una rimonta ad un’altra, questa volta è la squadra romana a sorridere: contro la Sampdoria la Roma va sotto all’11’ con il gol di Manolo Gabbiadini, che con 7 marcature in campionato è ad una sola rete dal suo record personale in una singola stagione in Serie A. A rimettere in carreggiata le sorti del match, per i giallorossi, ci pensa Edin Dzeko: due gol bellissimi, il primo con una girata al volo su invito di Pellegrini, il secondo, nuovamente di prima intenzione, su lancio di Cristante all’85’. La squadra di Fonseca resta saldamente in quinta posizione a quota 48 punti.

Nelle gare di martedì 23 giugno non delude il Napoli, che con un gol per tempo (Milik e Lozano) regola la pratica Verona puntellando il sesto posto, così come il Parma, abbattutosi a valanga sul Genoa, sempre più pericolante: MVP nel 4-1 finale è certamente Cornelius, autore di una tripletta, che si dimostra inarrestabile di fronte ai colori rossoblù: l’attaccante danese aveva inflitto tre gol ai genoani anche nella gara di andata. E’ il terzo giocatore nella storia della Serie A, dopo Hamrin e Borriello, a riuscire nella particolare impresa di segnare una tripletta alla stessa squadra sia nella gara di andata che in quella di ritorno in un campionato di A.

Belotti risolleva le sorti del Torino

Vince il Cagliari in casa della Spal, con un gol in pieno recupero di Simeone, portandosi fuori dalla zona calda (i sardi ora hanno 35 punti e sono a +10 sul terzultimo posto) e affossando i ferraresi, penultimi, fermi a 18 punti. Sempre in chiave lotta-salvezza ottiene una vittoria importantissima il Torino, che supera l’Udinese grazie al gol di capitan Belotti: col suo decimo gol stagionale l’attaccante granata è l’unico giocatore di serie A ad avere raggiunto la doppia cifra in tutti gli ultimi 5 campionati.

Oltre alla vittoria della Juventus, lunedì si erano disputate Fiorentina-Brescia, terminata 1-1 e Lecce-Milan, con i rossoneri vittoriosi per 4-1 e ora in ottava posizione, a 3 punti dall’Europa.

28ª giornata, per la Juve emergenza in difesa

La 28ª giornata si apre venerdì 26 giugno con il match testa-coda tra la capolista Juventus e il Lecce terzultimo: Sarri dovrà fare i conti con l’emergenza nel reparto difensivo, nel quale gli infortuni di Alex Sandro e De Sciglio e l’espulsione di Danilo lasciano un vuoto da colmare sulla fascia sinistra. La novità principale potrebbe essere il ritorno in panchina, tra i giocatori a disposizione, di Gonzalo Higuain, che sta completando il suo processo riabilitativo.

La Lazio tenterà di risollevarsi immediatamente dallo scivolone con l’Atalanta affrontando la Fiorentina all’Olimpico: Lucas Leiva potrebbe ritrovare il posto a centrocampo, mentre un turnover in attacco potrebbe interessare l’inserimento di Caicedo. Tra le fila viola non ci sarà Caceres, fermo per squalifica, al suo posto Ceccherini. Ancora indisponibile Federico Chiesa.

Turno insidioso per l’Inter, che va sul campo di un Parma in ottime condizioni: Conte dovrebbe rilanciare di nuovo dal primo minuto Lautaro Martinez, partito dalla panchina contro il Sassuolo, al posto di Alexis Sanchez. Dietro alla coppia formata con Lukaku, ancora Eriksen.

La quarta forza del campionato, l’Atalanta, se la vedrà con un’Udinese uscita col morale a terra dallo stadio Grande Torino: i 28 punti dei friulani ora iniziano a fare paura e la situazione dell’infermeria non aiuta a ritrovare morale. Confermata la rottura del legamento crociato del ginocchio destro per Rolando Mandragora, per il quale la stagione è ormai terminata.

Gara che promette scintille tra la Roma, quinta a 48, e il Milan, rinvigorito dalla goleada inflitta al Lecce e alla ricerca di punti per agguantare il sogno europeo. Dovrà difendersi dalla risalita dei rossoneri il Napoli, impegnato nel match casalingo contro la Spal.

Per quanto concerne le zone basse della classifica, occhi puntati su Brescia-Genoa e Sampdoria-Bologna, con le due genovesi in piena zona retrocessione. Preoccupa in casa rossoblù la condizione di Criscito, alle prese con un risentimento muscolare che con ogni probabilità lo terrà lontano dal campo.

Chiudono il turno di campionato Cagliari-Torino (in palio i punti necessari per assestarsi tranquillamente a centro classifica), e Sassuolo-Verona, con le due squadre che hanno poco da chiedere ad un campionato condotto con relativa tranquillità verso la salvezza, anche se i veronesi coltivano ancora il sogno della qualificazione all’Europa League.

Serie A, il programma della 28ª giornata

Venerdì 26 giugno
Juventus-Lecce, ore 21.45
Sabato 27 giugno
Brescia-Genoa, ore 17.15
Cagliari-Torino, ore 19.30
Lazio-Fiorentina, ore 21.45
Domenica 28 giugno
Milan-Roma, ore 17.15
Napoli-Spal, ore 19.30
Sampdoria-Bologna, ore 19.30
Sassuolo-Verona, ore 19.30
Udinese-Atalanta, ore 19.30
Parma-Inter, ore 21.45