La Serie A si ferma fino al 4 gennaio e lo fa con il Napoli indiscusso dominatore. I partenopei, con 13 vittorie su 15 partite (2 pareggi e di conseguenza solo 4 punti lasciati per strada) viaggiano verso un giro di boa da record. Con la vittoria sull’Udinese, nonostante il ritorno dei friulani nella ripresa, che hanno messo a segno due reti solo dopo aver subito il 3° gol, gli uomini di Spalletti si sono confermati la favorita assoluta del campionato, con un cammino quasi impeccabile anche in Europa. In pochi lo avrebbero pronosticato in estate, dopo gli addii eccellenti e la ricostruzione che lasciava presagire un percorso più lungo per la creazione di un nuovo gruppo di un certo livello. I meccanismi congeniati dal tecnico toscano sono ormai oliati ai limiti della perfezione e chiunque giochi sa benissimo cosa fare e cosa non fare. Nemmeno l’assenza di Kvaratskhelia, uno dei migliori in assoluto di questa prima parte di stagione, ha inficiato le prestazioni di questo Napoli. Al rientro dai Mondiali, i campani avranno alcuni esami importanti contro Inter, Juventus e il ritorno con la Roma, ma se nemmeno a gennaio qualcuno riuscirà a fermarli, la strada verso lo scudetto sarà sempre più in discesa.

Milan poco brillante, ma tiene botta

Soffre contro la Fiorentina ma torna alla vittoria e si conferma principale antagonista dei partenopei il Milan di Stefano Pioli. Negli ultimi tempi i rossoneri non sono stati, a dire il vero, molto brillanti atleticamente e dal punto di vista del gioco, ma anche alcune individualità non stanno rendendo sui loro standard. Ne sa qualcosa Leao, che è tornato al gol contro i viola, ma ha anche sbagliato tanto, commettendo errori insoliti per un giocatore del suo talento. Otto punti di distacco dalla vetta sono tanti, ma la sosta arriva probabilmente al momento giusto, perché potrebbe consentire al “Diavolo” di recuperare energie importanti in vista di una seconda parte di stagione nella quale ci saranno subito degli scontri d’alta quota che potrebbero cambiare qualcosa nella lotta per il titolo.

Allegri batte e sorpassa Sarri

Benedice la sosta anche Massimiliano Allegri che, dopo la sesta vittoria consecutiva (con sesto clean sheet) ottenuta dalla sua Juventus contro la Lazio di Maurizio Sarri, non vuole sentir parlare di onda lunga. Meglio fermarsi e recuperare calciatori “col punto interrogativo”, sottolinea il tecnico livornese dopo aver battuto i biancocelesti e conquistato il terzo posto in solitaria. Il processo di crescita dei bianconeri è fin troppo evidente e in pochi avrebbero pronosticato questa posizione di classifica un mese e mezzo fa. Merito del ritorno alla difesa a 3, ma anche della crescita di elementi come Rabiot, Kostic e il giovane Fagioli, che si sta affermando come uno dei perni del centrocampo, dopo che per i primi mesi non è stato praticamente mai preso in considerazione. Con Chiesa in crescita e i pieni recuperi di elementi di classe come Di Maria e Pogba, le prospettive per la Vecchia Signora potrebbero essere molto interessanti.

Continua la risalita anche dell’Inter che, dopo l’intoppo della sconfitta rimediata all’Allianz Stadium proprio contro i bianconeri, vincendo in casa dell’Atalanta aggancia la Lazio a quota 30 e mette un altro mattoncino per la lotta nelle zone nobili della graduatoria. Nonostante l’assenza del miglior innesto estivo, ovvero Romelu Lukaku, Simone Inzaghi sta ritrovando il bandolo della matassa, ragion per cui guai a dare per spacciati i nerazzurri.

Atalanta e Roma non sanno più vincere

Non sanno più vincere, invece, Atalanta e Roma, appaiate a quota 27 punti : i bergamaschi di Gian Piero Gasperini contro l’Inter hanno rimediato la terza sconfitta di fila, la quarta nelle ultime 5 partite di Serie A; la Roma, invece, ha racimolato solo 2 punti nelle ultime tre gare, due delle quali giocate tra le mura amiche dello Stadio Olimpico. Si è sgonfiata anche la sorpresa Udinese (solo 3 punti nelle ultime 5 partite), mentre in coda se la passano malissimo Verona (5) e Sampdoria (6), i cui cambi di allenatore non hanno sortito alcun effetto e le contestazioni delle rispettive tifoserie infiammano. Terzultima la Cremonese (7), che a parte tanta voglia non sembra avere le armi per salvarsi, almeno non al momento. Con lo Spezia quartultimo a quota 13, sembra esserci un solco nella parte destra della graduatoria tra le ultime tre e quelle sopra.