La stagione 2019-2020 di Serie A, prima dell’interruzione per l’emergenza, è stata una delle più floride dal punto di vista del lancio di giovani talenti. C’è un’intera generazione, quella della cosiddetta “Generazione Z” (i nati dal 2000 in poi), che si è imposta come mai prima. Circolando meno soldi rispetto a Premier League e Liga Spagnola, i club di Serie A hanno dovuto puntare molto sui giovani. È così che nei campionati stranieri, quando tutti i big giocavano in Italia tra gli anni ’90 e 2000, sono esplosi giovanissimi talenti del calibro di Messi, Ronaldo, Rooney, Henry (scartato troppo facilmente dalla Juventus) e tanti altri.

Generazione Z: Juventus asso pigliatutto?

Il campionato di Serie A ha decretato la maturazione di alcuni calciatori nemmeno 20enni, che si sono imposti in certi casi con la personalità dei veterani. È il caso, ad esempio, dello svedese Dejan Kulusevski, prestato dall’Atalanta al Parma: il classe 2000 è diventato uno dei punti fermi della squadra di Roberto D’Aversa con 26 presenze, 5 gol e 7 assist. La Juventus, che ha intravisto in lui doti da campione, lo ha così bloccato subito investendo qualcosa come 44 milioni di euro, pur lasciandolo in prestito al club dei Ducali.

Uno dei gioiellini del prossimo mercato estivo sarà l’altro 2000, Sandro Tonali, regista del Brescia che ha come proprio idolo Gennaro Gattuso, anche se in tanti, ormai, l’hanno definito il nuovo Pirlo. Ovviamente il ragazzo ha molta strada da fare prima di raggiungere il “maestro”, ma per il suo cartellino Massimo Cellino chiede qualcosa come 50 milioni di euro. Con 24 presenze, alcune delle quali giocate anche da mezzala, Tonali ha attirato su di sé prima di tutto le attenzioni di Juventus e Inter, con i nerazzurri in leggero vantaggio poiché gli potrebbero garantire un impiego maggiore, anche se non è da sottovalutare un inserimento del Milan, che nelle ultime settimane sembra aver messo nel mirino il giovane centrocampista.

Fa parte della generazione Z anche Hamed Junior Traoré, classe 2000, centrocampista che in estate si è trasferito dall’Empoli al Sassuolo con la regia della Juventus. Il ragazzo della Costa d’Avorio, di ruolo centrocampista, ha collezionato 22 presenze, condite da 4 gol e un assist, che hanno confermato quanto di buono fatto vedere già in Toscana. Alla Juve spetterà la decisione sul suo futuro nel prossimo mercato estivo (non si sa ancora quando la sessione sarà aperta): l’impressione è che i bianconeri lo lasceranno un altro anno in prestito ai neroverdi.

Gli altri talenti del nuovo millennio: da Vlahovic ad Esposito

Marash Kumbulla, classe 2000, è invece la rivelazione dell’Hellas Verona targato Ivan Juric. Il difensore italo-albanese cresciuto nel settore giovanile gialloblù, ha collezionato 19 presenze alla sua prima stagione con i “grandi”, siglando anche un gol. Il club veneto farà molta fatica a trattenerlo in vista della prossima stagione, poiché sul ragazzo si sono già mossi diversi club italiani e stranieri.

Tra le fila della Fiorentina si è distinto il centravanti Dusan Vlahovic, attaccante classe 2000 che i viola hanno pescato nel 2018 tra le fila del Partizan Belgrado. Sono 27 le presenze stagionali dell’attaccante che ha messo a segno anche 9 reti. Pagato meno di 2 milioni di euro, il suo valore di mercato è già schizzato sui 15-20 milioni di euro.

Sebastiano Esposito è invece il ragazzo prodigio messo in mostra dall’Inter di Antonio Conte. L’attaccante classe 2002 ha ricevuto tantissime richieste di prestito a gennaio, ma i nerazzurri lo hanno trattenuto poiché il ragazzo ha dimostrato di essere molto utile in una rosa ristretta come quella del club milanese, soprattutto nel reparto offensivo. Tra campionato e coppe varie, il suo bottino è di 14 presenze e 4 reti, ma la prossima stagione, molto probabilmente l’Inter lo manderà in prestito per consentirgli di giocare con più continuità.

Maldini: la stirpe continua

Ha solo 18 anni, ma ha già debuttato in Serie A l’ultimo della stirpe dei Maldini, il centrocampista offensivo Daniel. Il ragazzo ha uno spiccato senso del gol e mister Pioli lo ha aggregato stabilmente alla prima squadra negli ultimi tempi prima dell’emergenza. Anche se in un ruolo diverso, se il dna è quello del papà e del nonno, il futuro è assicurato.

Futuro assicurato anche per altri due attaccanti che si sono messi in mostra quest’anno in Serie A: si tratta di Eddie Salcedo dell’Hellas Verona, classe 2001, e Amad Traoré dell’Atalanta, classe 2002. Il primo è stato autore di buone prestazioni e ha realizzato la sua prima rete in serie A il 3 novembre scorso nella sfida vinta 2-1 contro il Brescia. Anche Amad Traoré ha siglato la prima rete in Serie A in questo campionato, oltretutto non ancora maggiorenne. Il 27 ottobre scorso ha fatto il suo esordio contro l’Udinese e, sei minuti dopo essere entrato in campo al posto di Ilicic, ha firmato la rete del definitivo 7-1, con un preciso tiro mancino dopo una progressione palla al piede. Con questa rete il giovane Traoré è diventato il primo giocatore classe 2002 ad andare a segno nel campionato italiano.