Il caso Francesco Acerbi-Juan Jesus tiene sempre banco sui principali organi di stampa. La decisione da parte della Figc di non portarlo in America per la doppia amichevole dell’Italia non è però stata la peggiore notizia per il difensore dell’Inter. Lo sfogo di Juan Jesus, dopo le dichiarazioni di innocenza rilasciate dallo stesso collega al rientro da Coverciano, ha di fatto aperto lo scontro tra i due giocatori dopo che a caldo la situazione sembrava essersi risolta in campo con le scuse del giocatore nerazzurro, come dichiarato dallo stesso difensore brasiliano domenica sera al termine della sfida di San Siro. Ora il rischio per Acerbi è quello di essere squalificato tanto a lungo da poter considerare già chiusa la sua stagione. Le sanzioni previste per offese razziste parlano di almeno dieci giornate di squalifica. Domani, mercoledì 20 è il giorno in cui la Procura federale ascolterà Acerbi e Juan Jesus.

Ora la palla passa al giudice sportivo Mastrandrea, che dovrà pronunciarsi su una questione delicatissima visto che le parti in causa, Acerbi e Juan Jesus, stanno raccontando una verità opposta. Il nerazzurro nega di aver insultato il collega, mentre il difensore brasiliano del Napoli ha parlato apertamente di parole intollerabili scrivendo in un post su Instagram l’insulto che ha ricevuto. Il direttore di gara La Penna ha descritto l’episodio accaduto all’inizio del secondo tempo della partita di San Siro usando la parola “razzista”, ma non è chiaro cosa Acerbi abbia detto realmente e quali termini abbia usato.

Per questo servirà un supplemento di indagini da parte del procuratore federale Giuseppe Chiné, che costringerà il giudice sportivo a rinviare ogni decisione. A tal proposito, nella nota ufficiale diffusa dalla Lega Serie A si legge che il Giudice “Letto il referto del Direttore di gara, ritiene necessario che venga approfondito da parte della Procura federale per riferire a questo Giudice, sentiti se del caso anche i diretti interessati, quanto accaduto tra il calciatore della Soc. Napoli Juan Guilherme Nunes Jesus ed il calciatore della Soc. Internazionale Francesco Acerbi circa eventuali espressioni di discriminazione razziale proferite da quest’ultimo nei confronti del calciatore della Soc. Napoli”.

Serviranno prove video e testimonianze dirette per poter contestare l’articolo 28 del Codice di Giustizia Sportiva sui “Comportamenti discriminatori”, che al comma 1 recita “Costituisce comportamento discriminatorio ogni condotta che, direttamente o indirettamente, comporta offesa, denigrazione o insulto per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità, origine anche etnica, condizione personale o sociale ovvero configura propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori”. Stando così le cose e, visti gli ultimi sviluppi, se dovesse essere confermata la versione di Juan Jesus, Acerbi rischierebbe una sanzione durissima e quasi certamente chiuderà anzitempo questa stagione.