Il 12 aprile del 1970 il Cagliari conquista il suo primo, unico e leggendario scudetto. Con la vittoria per 2-0 sul Bari, il club sardo sale sul tetto d’Italia con due giornate d’anticipo, portando a termine una cavalcata iniziata sostanzialmente la stagione precedente. Passa alla storia come lo scudetto di mister Manlio Scopigno, soprannominato ‘Il filosofo‘, e del centravanti Gigi Riva, ma è un capolavoro al quale hanno partecipato in tanti, ciascuno con un proprio contributo.

Cagliari campione d’Italia: non solo un trionfo sportivo

Nella stagione 1968-69, il Cagliari va già vicinissimo alla conquista del tricolore con un secondo posto che proietta il club di diritto tra le grandi del calcio italiano. In quella stagione si pongono sostanzialmente le basi per il successo storico che arriverà sostanzialmente da lì ad un anno. Un titolo coinciso con il mezzo secolo di vita della società e anche con il primo scudetto conquistato da una società del Meridione. È anche per questo che lo scudetto vinto dal Cagliari viene ricordato, oltre che come una grande impresa sportiva, come un evento di grande impatto culturale. È il Mezzogiorno d’Italia che, seppur tra mille difficoltà, dimostra al Centro-Nord di potersela giocare alla pari e di poter conquistare vette fino a quel momento inarrivabili.

Il portabandiera del Cagliari è inevitabilmente Gigi Riva, il bomber che, con i suoi 21 gol, suggella il grande lavoro svolto da tutti i tesserati della società sarda, dal magazziniere all’ultima delle riserve, ed è un segno del destino il fatto che la rete del definitivo 2-0 sul Bari, quella che sancisce la conquista matematica dello scudetto, giunga proprio dall’attaccante di Leggiuno. Al fianco di Riva, però, ci sono elementi di altissimo valore tecnico e umano, dal portiere Enrico Albertosi al brasiliano Nené, ex Juventus, senza dimenticare i calciatori arrivati proprio nell’estate del ’69, ovvero Angelo Domenghini e soprattutto Sergio Gori, chiamato all’arduo compito di non far rimpiangere un certo Roberto Boninsegna (passato all’Inter).

Il testa a testa con la Juventus

La cavalcata del Cagliari inizia alla grande sin dalle prime giornate di campionato e al giro di boa i rossoblù sardi hanno due punti di vantaggio sulla Juventus, l’altra squadra favorita per la conquista del tricolore. Decisivo è proprio lo scontro diretto contro i bianconeri a Torino: al Comunale, il 15 marzo il Cagliari rimonta per ben due volte la Juve, dando una grande prova di forza e mantenendo al contempo il vantaggio sulla Vecchia Signora. Da lì in poi, sostanzialmente, la strada sarà in discesa fino alla vittoria casalinga dell’Amiscora sul Bari per 2-0. Quel giorno il Cagliari festeggia il titolo di campione d’Italia e a fine stagione Riva trionfa anche per la terza volta come capocannoniere della Serie A. A corollario della stagione storica c’è anche il terzo posto in Coppa Italia, che si disputa con una formula diversa da quella attuale con un girone finale che assegna il titolo, e la convocazione in nazionale dello zoccolo duro della squadra per i Mondiali in Messico.

Il ct azzurro, Ferruccio Valcareggi, si affida per Messico ’70 a ben 6 calciatori del Cagliari scudettato: Albertosi, Domenghini, Gori, Riva, Comunardo Niccolai e Pierluigi Cera. Un’avventura esaltante anche quella per Riva e soci, che però sono costretti a cedere in finale al Brasile (4-1 il risultato finale in favore dei verdeoro).

Cagliari: le iniziative per il 50° anniversario dello scudetto

In occasione del 50° anniversario dello scudetto del Cagliari, Sky sport ha riproposto immagini storiche di quella stagione, le sintesi di alcune partite e diversi documentari, tra cui un racconto di Gigi Riva a cura di Federico Buffa. Per via dell’emergenza che sta tenendo in isolamento l’intera nazione, ovviamente il club sardo ha dovuto ripensare le proprie iniziative in programma. Il Cagliari ha innanzitutto invitato i suoi sostenitori a celebrare la leggendaria impresa tramite l’hashtag social #5cudett0. E sono in tantissimi – anche qualche tifoso di altre squadre – coloro che in questi giorni condividono foto e video dei balconi su cui sono esposti i vessilli rossoblù. Contestualmente, tramite i proprio canali ufficiali, il Cagliari sta condividendo gli highlights dei match più belli di quella stagione, oltre che iniziative video in cui i protagonisti dello scudetto raccontano la cavalcata del 1969-70 dal loro punto di vista con aneddoti inediti.