Oggi, 8 ottobre 2021, festeggia i suoi 64 anni l’ex calciatore e bandiera della Juventus Antonio Cabrini. Tra i grandi protagonisti dell’Italia campione del mondo a Spagna’82, Cabrini è una delle icone del nostro calcio. In occasione del suo compleanno, andiamo a ripercorrerne la carriera e i principali successi, dagli esordi fino al tetto del mondo.

Gli esordi di Cabrini da calciatore

Nato a Cremona l’8 ottobre 1957, Cabrini cresce calcisticamente nelle giovanili del San Giorgio, piccolo club del comune di Casalbuttano. Il passaggio alla Cremonese è inevitabile conseguenza di un talento precoce che ha fretta di sbocciare. Dopo tre anni in Primavera, Cabrini colleziona due stagioni con la prima squadra dei Rossogrigi, prima di essere chiamato, nel 1975, dall’Atalanta. La Dea acquista il giovane difensore in comproprietà con la Juventus e la Vecchia Signora si assicurerà l’intero cartellino un anno più tardi, quando Cabrini avrà archiviato un’ulteriore stagione di esperienza in Serie B, con altre 35 presenze tra i professionisti.

I tredici anni di Cabrini alla Juventus

Quella tra Antonio Cabrini e la Juventus è una lunga storia d’amore che, iniziata nel 1976, durerà ben 13 anni. In questo arco di tempo, il difensore bianconero riempirà la propria bacheca di titoli. Il palmarès di Cabrini, al termine di questa grande epopea, reciterà: sei scudetti, due Coppe Italia, una Coppa Uefa, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Uefa, una Coppa dei Campioni e una Coppa Intercontinentale. Nonostante di mestiere facesse il difensore, Cabrini, nelle 440 presenze in bianconero, che lo pongono al dodicesimo posto nella classifica all time della Juventus, ha realizzato 53 gol. Ancora oggi, è il miglior difensore, in termini di prolificità, nella storia della Vecchia Signora.

Cabrini in Nazionale: l’Italia campione del mondo 1982

Lo zoccolo duro della Juventus formato da Zoff, Gentile e Cabrini è lo stesso che ha fatto le fortune anche della Nazionale maggiore azzurra. È il Ct Enzo Bearzot a vedere nel giovane difensore cremonese, che non ha ancora nemmeno esordito in Serie A, un grande futuro e a convocarlo per i campionati del mondo del 1978. Sarà solo l’antipasto della grande impresa ai Mondiali di Spagna ’82. Nella finalissima di Madrid contro la Germania, in realtà, Cabrini sbaglia un rigore sul punteggio di 0 a 0, ma paradossalmente sarà proprio quell’errore dal dischetto a dare il “la” al successo azzurro. Cabrini saluterà la Nazionale nel 1987, con un bilancio di 73 presenze, 9 reti e, soprattutto, il titolo di campione del mondo, da condividere, oltre che con i compagni, anche con Bearzot che, per primo, aveva scommesso su di lui.

Antonio Cabrini oggi

Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, Antonio Cabrini ha intrapreso la carriera da allenatore. Tra gli incarichi più importanti, c’è sicuramente il ruolo di Commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio femminile, con la quale ha partecipato a due campionati europei, 2013 e 2017 e sfiorato la qualificazione ai Mondiali del 2015.

Cabrini oggi compie 64 anni e non c’è occasioni migliore di questa per celebrare una delle icone più grandi del nostro calcio.