È finalmente terminata la noiosissima (almeno per tutti gli appassionati di calcio italiani) pausa delle feste natalizie, reintrodotta dopo un anno di sperimentazione nel tentativo di imitare il modello della Premier League, dove giustamente durante le vacanze di Natale il calendario si fa ancora più fitto per ovvie ragioni: i tifosi, generalmente, hanno maggior tempo libero a loro disposizione per poter seguire le partite. Dimenticandosi che il calcio è prima di tutto uno ‘show’ per il pubblico, la Lega di Serie A ha invece deciso di archiviare subito l’esperimento tornando alla pausa in ‘stile scolastico’, il tutto senza fornire una vera motivazione visto che la media spettatori negli stadi nel giorno di Santo Stefano è stata leggermente superiore a quella normale, così come gli ascolti televisivi sono stati perfettamente in linea con quelli consueti.

Ad ogni modo, è andata così e adesso siamo pronti a goderci la classica ripartenza della Serie A dopo le abbuffate dei giorni festivi, nella speranza che il meteo sia clemente in questo gennaio che, per chi non lo sapesse, è statisticamente il mese più freddo in Italia. Dietro la scelta di giocare durante le feste natalizie, per poi osservare un periodo di riposo a gennaio, c’era anche questa motivazione: scongiurare – entro i limiti della ragionevolezza – di dover rinviare partite a causa del maltempo, che va poco d’accordo con la vetustà degli impianti sportivi italiani.

La 18a giornata di campionato inizierà ufficialmente oggi con 4 anticipi e proseguirà domani con altre 6 partite, compreso il posticipo Napoli-Inter che è anche il match di cartello di questo turno.

Brescia-Lazio, ore 12:30

Alle ore 12:30 scenderà in campo la Lazio di Simone Inzaghi, alla prima uscita ufficiale dopo la vittoria della Supercoppa Italiana nel mese di dicembre in quel di Riyad contro la Juventus. Per preparare al meglio l’impegno contro i bianconeri, la Lazio ha chiesto ed ottenuto il rinvio della partita contro il Verona – già calendarizzata per il 5 febbraio prossimo – ma ha comunque conservato il suo terzo posto in classifica a -6 dalla coppia formata da Inter e Juventus. 

La Lazio è reduce in campionato da 8 successi consecutivi, ottenuti a suon di gol (ben 2,75 di media a partita). Davanti a sé si ritroverà un Brescia che ha iniziato a risollevarsi nel mese di dicembre con il ritorno in panchina di Eugenio Corini dopo la poco fortunata parentesi di Fabio Grosso; le rondinelle sono sempre in zona retrocessione a -1 dalla Sampdoria quartultima, ma hanno comunque avuto il merito di conquistare 7 punti negli ultimi 4 match disputati.

Il Brescia tornerà ad affidarsi a Mario Balotelli, autore di due gol decisivi nel mese di dicembre che hanno regalato 4 punti ai suoi. Qualora dovesse riuscire a siglare la prima marcatura dell’incontro, Balotelli centrerebbe un curioso record: diventerebbe il primo giocatore ad aver segnato un gol in Serie A all’inizio di due diversi decenni. Il 6 gennaio 2010, infatti, si giocò Chievo-Inter, una partita terminata 1-0 per i nerazzurri e decisa proprio da un gol di Balotelli.

Per questa partita Corini non potrà contare sugli infortunati Dessena, Donnarumma e Ndoj. Situazione di vera emergenza invece per la Lazio, priva degli indisponibili Lukaku e Vavro, ma soprattutto degli squalificati Luis Alberto e Lucas Leiva. Come se non bastasse, in dubbio c’è anche Cataldi, mentre Immobile è riuscito recuperare dall’influenza e dovrebbe far coppia con Caicedo in avanti. L’argentino Correa, invece, dovrebbe venire abbassato sulla linea dei centrocampisti per sostituire Luis Alberto.

Le probabili formazioni:

BRESCIA (4-3-1-2) – Joronen; Sabelli, Chancellor, Cistana, Mateju; Bisoli, Tonali, Romulo; Spalek; Balotelli, Torregrossa.

LAZIO (3-5-2) – Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic-Savic, Parolo, Correa, Lulic; Caicedo, Immobile. 

Spal-Verona, ore 15

Quello tra Spal e Verona sarà un classico scontro salvezza, anche se in classifica gli scaligeri sono messi decisamente meglio degli estensi. La squadra di Juric, infatti, pur avendo una partita da recuperare, si è goduta durante le vacanze di Natale la sua tranquilla posizione di metà classifica con 5 punti di margine sulla zona retrocessione. La Spal è invece penultima, ma proprio nell’ultimo match prima della sosta è tornata al successo dopo due mesi e mezzo, battendo 2-1 in trasferta il Torino. 

Prima della gara con il Toro la società ferrarese aveva comunque già deciso di rinnovare la fiducia a Leonardo Semplici, protagonista di due promozioni consecutive seguite da due salvezze in Serie A. Il tecnico ha provato a caricare i suoi durante la conferenza stampa, sottolineando come quella contro il Verona sia una partita da vincere “a tutti i costi”. Juric, invece, non è riuscito a nascondere un pizzico di preoccupazione per questa partita, che arriva a 3 settimane di distanza dall’ultimo impegno ufficiale per via del rinvio del match contro la Lazio.

Sono 4 gli assenti in casa Spal: Reca, Fares, D’Alessandro e Sala. Uno in più, invece, per quanto riguarda l’Hellas: Empereur, Badu, Bessa, Salcedo e Amrabat.

Le probabili formazioni:

SPAL (3-5-2) – Berisha; Tomovic, Vicari, Igor; Cionek, Valoti, Missiroli, Kurtic, Strefezza; Paloschi, Petagna.

VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Kumbulla, Gunter; Faraoni, Veloso, Pessina, Lazovic; Verre, Zaccagni; Pazzini.

Genoa-Sassuolo, ore 18

I tifosi genoani, nella gara contro il Sassuolo, assisteranno al terzo esordio stagionale sulla panchina della propria squadra. Dopo aver sostituito Andreazzoli con Thiago Motta, il presidente Preziosi ha infatti mandato via anche quest’ultimo per chiamare al suo posto Davide Nicola, il tutto dopo il ‘no’ secco ricevuto da Ballardini. L’ex allenatore di Crotone e Udinese, con un passato da calciatore proprio con il Genoa, è stato chiamato per tentare di risollevare la squadra dall’ultimo posto in classifica.

La zona salvezza è distante appena 4 punti, ma c’è molto da sistemare per evitare la retrocessione dopo 13 anni consecutivi in Serie A. Nel 2019 la fase difensiva è stata drammatica, a dispetto della presenza in rosa di giocatori di buon livello come Zapata, Romero e Criscito. Sicuramente gli infortuni hanno molto condizionato il rendimento della squadra, pur essendo altrettanto vero che i 35 gol fin qui incassati sono veramente un’enormità: 2,05 a partita contro una media di 1,43 degli ultimi 3 campionati, chiusi al 17esimo, 12esimo e 16esimo posto.

In Serie A il Genoa non vince da oltre 2 mesi e per cercare di risollevare la squadra sono già arrivati tre rinforzi dal mercato: Valon Behrami (già al Genoa nel 2003/04 in Serie B), Mattia Perin (ex capitano genoano con 151 presenze) e Mattia Destro (anche lui ha alle spalle una stagione in rossoblù, la prima da professionista, nel 2010/11). La società, dunque, ha deciso per ora di puntare sull’usato sicuro e soprattutto su vecchie conoscenze, nella speranza di ritrovare la strada giusta.

Il Sassuolo, dal canto suo, sta disputando un buon campionato a dispetto dei tanti infortuni che ha dovuto affrontare. La squadra di De Zerbi è al momento 13esima in classifica, con un margine di 5 punti sulla zona retrocessione. Per questa partita il tecnico avrà nuovamente a disposizione Domenico Berardi, che però è destinato alla panchina per evitare ricadute dopo il problema muscolare accusato a dicembre.

Tra i neroverdi mancheranno all’appello Chiriches, Defrel, Marlon e Rogerio. Nel Genoa, invece, non ci saranno Kouamé e Lerager, mentre Zapata è stato recuperato e dovrebbe giocarsi un posto da titolare nei tre di difesa. Perin, appena tornato in rossoblù, ha buone possibilità di esordire dal primo minuto al posto di Radu.

Le probabili formazioni:

GENOA (3-5-2) – Perin; Biraschi, Romero, Criscito; Ankersen, Jagiello, Radovanovic, Sturaro, Pajac; Pandev, Sanabria.

SASSUOLO (4-2-3-1) Consigli; Toljan, Romagna, Ferrari, Kyriakopoulos; Obiang, Locatelli; Boga, Duncan, Traorè; Caputo.

Roma-Torino, ore 20:45

A chiudere il programma domenicale degli anticipi di Serie A saranno Roma e Torino. Sia Mazzarri che Fonseca dovranno fare i conti con una lunga lista di indisponibili. Nella Roma mancheranno Zappacosta, Cristante, Santon, Kluivert, Pastore e Fazio, mentre il Toro dovrà rinunciare a Iago Falque, Lyanco, Baselli, Millico, Parigini, Edera, Bremer e Ansaldi.

La Roma ci ha ormai fatto il callo in questa stagione, nella quale ha sempre avuto l’infermeria particolarmente affollata. Nonostante tutto i giallorossi sono attualmente quarti in classifica, a -7 dal primo posto occupato da Inter e Juventus. Il Torino, invece, che ha iniziato questa stagione con l’ambizione di centrare una qualificazione in Europa League, non sta impressionando particolarmente: gioco asfittico e risultati discontinui hanno caratterizzato questo inizio di stagione. I granata devono decisamente svoltare nel 2020 per inserirsi nella lotta per il sesto o settimo posto.

Di sicuro, non sarà facile fare risultato a Roma: l’ultima vittoria esterna del Torino contro la Roma risale addirittura al 13 maggio 2007, quando Roberto Muzzi regalò un successo fondamentale ai granata in chiave salvezza, contro una Roma già proiettata verso l’imminente finale di ritorno di Coppa Italia contro l’Inter. I giallorossi, poi, vinsero la coppa nonostante la sconfitta per 2-1 di San Siro, forti del clamoroso 6-2 dell’andata.

Le probabili formazioni:

ROMA (4-2-3-1) – Pau Lopez; Florenzi, Mancini, Smalling, Kolarov; Diawara, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, Perotti; Dzeko.

TORINO (3-4-2-1) – Sirigu; Izzo, Nkoulou, Djidji; De Silvestri, Rincon, Lukic, Laxalt; Berenguer, Verdi; Belotti.