Di Redazione William Hill News
28 Novembre 2020
Alessandro Altobelli spegne 65 candeline il 28 novembre. L’ex bandiera dell’Inter, campione del mondo con la Nazionale italiana nel 1982, ha iniziato con le giovanili del Latina per poi consacrarsi a Milano sponda nerazzurra. Nel giorno del suo compleanno ripercorriamone carriera e successi dal debutto tra i professionisti fino al tetto del mondo con la maglia azzurra.
“Spillo” Altobelli, dall’esordio a Latina all’approdo a Brescia
Nato a Sonnino in provincia di Latina il 28 novembre 1955, Altobelli comincia a muovere i primi passi nel calcio proprio nella sua terra natale. Ha un fisico esile, ma longilineo: ecco perché verrà presto soprannominato “Spillo”, un epiteto che si porterà dietro durante tutto l’arco della sua carriera. Dopo la trafila delle giovanili, debutta nella prima squadra del Latina nel 1973 quando il club milita in Serie C. Chiuderà la stagione con 28 presenze e sette gol.
Il suo talento verrà notato dal Brescia che si assicura le sue prestazioni nell’estate del 1974. Con le Rondinelle Spillo Altobelli gioca per tre anni. Tra campionato e Coppa Italia colleziona 116 presenze, andando in gol in 35 occasioni. È già un attaccante moderno e decisamente completo. Usa entrambi i piedi con disinvoltura, è forte nel gioco aereo ed è dotato di una tecnica che gli consente di essere molto utile alla sua squadra anche in fase di impostazione offensiva e non solo di finalizzazione. Di Altobelli si innamora l’Inter che lo porterà a Milano nell’estate del 1977.
Altobelli all’Inter, gli anni d’oro in nerazzurro
All’Inter l’attaccante si consacra definitivamente diventando una delle bandiere della storia nerazzurra. Nella sua stagione d’esordio arriva subito una Coppa Italia, il primo titolo in carriera per l’attaccante di Latina. Due stagioni più tardi, nel 1980, si laureerà anche campione d’Italia, prima di bissare il successo nella Coppa nazionale nel 1982.
Quello stesso 1982 in cui salirà sul tetto del mondo con la Nazionale italiana, al termina della storica finale dei Mondiali di Madrid contro la Germania. In quella partita, Altobelli, non parte nell’undici titolare, eppure il destino ha già mosso i suoi ingranaggi. Al settimo minuto, infatti, Graziani abbandona il campo per infortunio lasciando il posto proprio a lui: Altobelli non farà sentire la mancanza dell’attaccante romano e siglerà il terzo gol azzurro nel 3 a 1 finale inflitto ai tedeschi. L’addio di Altobelli all’Inter nel 1988 coinciderà anche con quello alla Nazionale. Con 25 gol siglati in 61 presenze azzurre, è ad oggi il sesto marcatore più prolifico nella storia della Nazionale. Nella classifica marcatori all-time nerazzurra, invece, davanti a lui c’è solo Giuseppe Meazza a quota 253 gol in 382 presenze, contro le sue 209 reti in 465 partite giocate con la maglia nerazzurra.
Il passaggio alla Juventus prima del ritorno a Brescia
Conclusa l’esperienza all’Inter, Altobelli viene ingaggiato dalla Juventus. All’ombra della Mole, sponda bianconera, però, trascorrerà appena una stagione tra molte più ombre che luci, anche e soprattutto a causa di un grave infortunio che gli impedisce di esprimere tutto il suo potenziale.
A settembre del 1989, terminato il sodalizio con la Vecchia Signora, Alessandro Altobelli e il Brescia si ritroveranno 12 anni dopo l’ultima volta. Per tornare nella società che lo aveva lanciato nel grande calcio, “Spillo” decide di scendere di categoria e disputare proprio con le Rondinelle la sua ultima stagione da calciatore. Al termine del torneo cadetto appenderà le scarpette al chiodo. E oggi, nel giorno del suo 65º compleanno, non c’è occasione migliore di questa per ricordare tutto ciò che di grande ha realizzato in campo soprattutto con la maglia nerazzurra dell’Inter.
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