Il 6 maggio del 1979, esattamente 41 anni fa, il Milan di Nils Liedholm conquista il 10° scudetto, quello della Stella, pareggiando alla 14a di ritorno (la Serie A è composta allora da 16 squadre e la vittoria dà 2 punti anziché gli attuali 3) in casa 0-0 contro il Bologna. I rossoneri concludono la stagione con 44 punti, a +3 sul Perugia dei miracoli che tiene vivo l’interesse appunto fino alla penultima giornata.

Milan subito fuori dalla Coppa Italia

E dire che la stagione non inizia benissimo per i rossoneri, che vengono eliminati già al primo turno in Coppa Italia. Nel girone eliminatorio, infatti, il Milan non va oltre il secondo posto con 5 punti ottenuti in virtù delle vittorie con Lecce e Foggia e il pareggio contro il Catanzaro. Decisiva per la squadra di Liedholm la sconfitta con la Spal. Ad andare avanti sono i calabresi che chiudono il girone 4 con 7 punti a +2 sul Diavolo.

In campionato le cose vanno decisamente meglio: Rivera e soci conquistano quattro vittorie e un pareggio nelle prime 5 giornate, portandosi in vetta alla classifica con 9 punti. Alla sesta giornata c’è però il sorpasso del Perugia, che approfitta proprio della sconfitta dei rossoneri in casa degli allora campioni d’Italia della Juventus. La classifica della Serie A è un continuo saliscendi, perché solo due turni dopo il Milan agguanta gli umbri e li supera all’undicesima giornata. Alla 15a, al giro di boa del campionato con la fine del girone d’andata, il Milan è davanti al Perugia con tre punti di distacco, che poi manterrà anche alla fine del campionato.

Scudetto al Milan: decisiva la terzultima giornata

Il testa a testa prosegue nel girone di ritorno: si arriva allo scontro diretto in casa del Perugia alla 25a giornata con il Milan che può vantare due punti di vantaggio. Nella partita, sostanzialmente, i valori in campo si equivalgono e il match finisce con il punteggio di 1-1 (reti su rigore di Chiodi per il Milan e di Casarsa per il Perugia), proprio lo stesso risultato dell’andata. Gli umbri comunque non mollano fino alla terzultima giornata, quando il Milan vince in trasferta a Catanzaro per 3-1, mentre il Perugia pareggia a Verona per 1-1. Nel turno successivo, dunque, ai rossoneri basta un pari per essere matematicamente campioni d’Italia e contro il Bologna a San Siro finisce proprio 0-0. Per il Perugia di Ilario Castagner (che allenerà proprio il Milan nel biennio 1982-84)  rimane comunque l’impresa di essere riuscito a concludere il campionato da imbattuto, risultato eguagliato solo dal Milan nel 1991-1992 e dalla Juventus 2011-2012.

Il Milan 1978-79 nelle coppe

In Coppa Uefa (il trofeo che nella storia recente ha lasciato posto all’Europa League), dopo aver eliminato ai 32esimi di finale la Lokomotíva Košice ai rigori e i bulgari del Levski Spartak ai 16esimi, il Milan deve arrestare la sua corsa agli ottavi di finale contro il Manchester City: dopo il pareggio per 2-2 a San Siro, infatti, il Diavolo incappa in una brutta sconfitta (3-0) in casa dei Citizens, che ai tempi giocavano al Maine Road, impianto demolito nei primi anni 2000 per essere sostituito dall’attuale Etihad Stadium.

La Rosa e la formazione tipo del Milan 1978-79

PORTIERI: Albertosi, Rigamonti

DIFENSORI: Baresi, Bet, Boldini, Collovati, Maldera, Minoia

CENTROCAMPISTI: Buriani, Capello, De Vecchi, Morini, Novellino

ATTACCANTI: Antonelli, Bigon, Chiodi, Rivera, Sartori

ALLENATORE: Nils Liedholm

La formazione tipo del Milan 1978-79: Albertosi; Baresi, Collovati, Bet, Maldera; Buriani, De Vecchi, Bigon (Rivera), Novellino, Chiodi, Antonelli.

Il ritiro di Rivera e l’addio di Liedholm

Al termine della stagione 1978-79 dà l’addio al calcio giocato il capitano del Milan Gianni Rivera. Per lui solo 13 presenze in quell’anno, che sommate alle precedenti 18 stagioni consentono di toccare quota 658 partite totali in rossonero, condite da 164 gol. Oltre al capitano, però, c’è anche l’addio del mister Liedholm (sarà comunque un arrivederci, perché ritornerà nella Milano rossonera nel 1984), che a causa di contrasti con la dirigenza rossonera decide di accettare la corte della Roma.