Poco tempo per riprendersi dal turno infrasettimanale e già si torna in campo. Domani inizia la 37ª giornata, penultima di campionato, con i giochi ancora aperti per molte squadre: chi andrà in Champions? Chi in Europa League? E quale sarà, invece, la terza squadra a retrocedere in Serie B dopo Crotone e Parma? Due le sfide da tenere d’occhio in vetta alla classifica, entrambe di scena sabato: Juventus-Inter e Roma-Lazio. Per la parte bassa, importante Spezia-Torino in chiave salvezza.

Tra martedì e giovedì si è giocato il 36° turno: nonostante la vittoria già acquisita del 19° scudetto, l’Inter ha battuto la Roma per 2-1 e si è portata a 88 punti. Dietro, hanno vinto tutte le altre: l’Atalanta col Benevento (2-0), il Milan a valanga in casa del Torino (0-7), il Napoli con l’Udinese (5-1), la Juventus col Sassuolo (1-3) e la Lazio sul Parma (1-0 in pieno recupero).

Salve la Fiorentina, dopo lo 0-0 sul Cagliari, e il Genoa, che ha vinto 2-0 a Bologna. Pari importante dello Spezia con la Sampdoria. Si toglie la soddisfazione della vittoria anche il Crotone, 2-1 al Verona, che toglie i calabresi dall’ultimo posto in graduatoria, ora occupato dal Parma.

Il programma della 37ª giornata

Sabato 15

Ore 15:00 Genoa-Atalanta (Sky)

Ore 15:00 Spezia-Torino (Sky)

Ore 18:00 Juventus-Inter (Sky)

Ore 20:45 Roma-Lazio (Dazn)

Domenica 16

Ore 12:30 Fiorentina-Napoli (Dazn)

Ore 15:00 Benevento-Crotone (Sky)

Ore 15:00 Udinese-Sampdoria (Dazn)

Ore 18:00 Parma-Sassuolo (Sky)

Ore 20:45 Milan-Cagliari (Sky)

Lunedì 17

Ore 20:45 Verona-Bologna (Sky)

Numeri e curiosità delle sfide

Nella sfida del grande ex Gian Piero Gasperini, Genoa-Atalanta avrà molta più importanza per i bergamaschi, impegnati nella serrata lotta Champions, mentre i rossoblù hanno conquistato la salvezza matematica nella scorsa giornata. Con la sconfitta contro il Sassuolo del 9 maggio (1-2), il Genoa ha interrotto una serie di 11 partite interne senza sconfitte, iniziata a metà dicembre (4 vittorie, 7 sconfitte). L’Atalanta, invece, è reduce da 10 risultati utili di fila ed è attualmente seconda a quota 75 – stessi punti del Milan ma in vantaggio per gli scontri diretti. E, contro le squadre dalla quinta posizione in giù, è imbattuta in trasferta con 9 vittorie e 6 pareggi. All’andata è finita 0-0.

Fondamentale per la salvezza Spezia-Torino. Liguri e granata, infatti, sono entrambe a quota 35, a +4 sul Benevento terzultimo. I liguri, se avessero vinto contro la Samp nel turno infrasettimanale,  sarebbero ora matematicamente salvi, ma il gol di Keita all’80’ ha rimandato la pratica. Male invece il Torino, reduce dal secondo 0-7 casalingo negli ultimi due campionati (l’anno scorso ci pensò l’Atalanta). Lo Spezia non vince da sei partite (3 pari, 3 ko), ma ha perso solo una volta negli scontri diretti con squadre dal quintultimo posto in giù (poi 3 vittorie e 5 pareggi). Contro, un Torino che ha conquistato più del 40% dei punti nelle ultime dieci, ma è la squadra che ha perso di più in trasferta dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio. È però una formazione che segna tanto, lontano dal Grande Torino: sono solo tre le partite esterne in cui i granata non hanno trovato il gol. All’andata finì 0-0.

Sarà uno Juventus-Inter cruciale, quello di sabato alle 18. Da un lato i bianconeri sono costretti a vincere per continuare a sperare nella qualificazione in Champions League. Dall’altro i nerazzurri, che hanno interrotto la serie di 9 scudetti di fila proprio della Vecchia Signora, vorranno conquistare i 3 punti per togliere ai rivali di sempre l’obiettivo minimo stagionale. La Juve in casa ha perso solamente tre partite, due contro avversarie della parte bassa della classifica (Fiorentina e Benevento) e una nel penultimo turno, 0-3 contro il Milan. È però imbattuta negli ultimi 7 Derby d’Italia giocati allo Stadium. L’Inter, d’altro canto, è imbattuta da 20 partite in Serie A (16 vittorie, 4 pareggi), una serie non interrotta neanche dalla vittoria matematica del titolo. Dovesse vincere la squadra di Conte, sarebbe il primo “double” nerazzurro contro la Juventus dal 2003/04, ultimo campionato in cui l’Inter ha vinto sia la sfida d’andata che quella di ritorno. Il 17 gennaio scorso a San Siro finì 2-0 con gol di Vidal e Barella.

Conclude il ricco programma del sabato il Derby della Capitale, Roma-Lazio. Sarà la 156ª sfida e il successo servirebbe di più alla squadra di Fonseca che a Inzaghi: i giallorossi, infatti, devono tenere alla larga il Sassuolo, che a -2 può ancora strappare il settimo posto che significherebbe Conference League. Fonseca, tra l’altro, ha perso tre delle ultime quattro in Serie A. La Lazio, che in teoria potrebbe ancora arrivare quarta, difficilmente invece riuscirà a strappare il quinto posto, al momento lontano cinque punti: i biancocelesti hanno vinto otto delle ultime dieci in campionato (sconfitta solo da Napoli e Fiorentina), e per il secondo anno di fila chiuderanno il campionato davanti ai rivali cittadini. Il bilancio dei derby è di 55 vittorie per la Roma, 60 pareggi e 40 successi per la Lazio. All’andata finì 3-0 con gol di Immobile e doppietta di Luis Alberto.
Importante anche qui, solo per una squadra, Fiorentina-Napoli: i partenopei, quarti a +1 sulla Juve, devono vincere per conservare un posto Champions mentre i viola, come abbiamo accennato, sono ormai matematicamente salvi dopo lo 0-0 contro il Cagliari. La squadra di Iachini ha sigillato questo traguardo rimanendo imbattuta nelle ultime cinque gare (due vittorie e tre pareggi), e in casa ha uno score in perfetta parità su 18 partite: 6 vittorie, 6 pareggi, 6 sconfitte. Il Napoli, in perfetta salute (17 gol segnati nelle ultime cinque) è diventata la prima squadra italiana in stagione a raggiungere quota 100 reti con la “manita” all’Udinese dell’ultimo turno. All’andata, al San Paolo, finì con un rotondo 6-0: doppietta di Insigne e gol di Demme, Lozano, Zielinski e Politano.
Potrà essere decisiva per chiudere il discorso retrocessione Benevento-Crotone: la squadra di Inzaghi, a metà classifica nel girone di andata, è letteralmente crollata in quello di ritorno, in cui ha vinto una sola volta (a Torino contro la Juve, 1-0 con gol di Gaich) conquistando appena 10 punti. I campani hanno perso sei delle ultime sette gare, e vincere le restanti due potrebbe non bastare, visto il distacco di quattro punti dal quartultimo posto. Il Crotone, prima squadra a retrocedere in stagione, ha abbandonato l’ultimo posto in classifica con la vittoria per 2-1 sul Verona. Seconda peggior difesa nella storia della A, con 91 gol subiti, i calabresi hanno ora 21 punti. All’andata vinsero i rossoblù per 4-1, con doppietta di Simy, autogol di Glik e reti di Vulic e Iago Falque.
Non avrà invece alcun impatto significativo sulla classifica Udinese-Sampdoria. I friulani hanno vinto solo due delle ultime dieci partite, collezionando poi 2 pareggi e 6 sconfitte, mentre i blucerchiati hanno vinto tre delle ultime sei (con un pari e due ko) e sono stabilmente noni a 46 punti. La Samp però ha perso tre delle ultime cinque trasferte. All’andata è finita 2-1 con i gol, per i liguri, di Candreva e Torregrossa, che avevano risposto al vantaggio friulano firmato da De Paul. A proposito di De Paul: con 9 gol e 9 assist, non è mai stato così coinvolto in fase realizzativa come quest’anno.
Il derby Parma-Sassuolo avrà invece senso solamente per gli ospiti che, come abbiamo detto, possono ancora strappare alla Roma un posto per la Conference League. I crociati, ultimi, sono reduci da sette sconfitte consecutive, striscia peggiore nella storia del club, di nuovo in B dopo tre stagioni. In media, il Parma ha subito più di due gol a partita (77 reti incassate), segnandone poco più di uno (38 su 36 match), e in casa ha vinto solamente una volta nelle ultime 12, incassando 10 sconfitte. Con la sconfitta contro la Juve, invece, il Sassuolo ha interrotto una serie di sei risultati utili di fila, mentre in trasferta vince da tre gare consecutive. All’andata è finita 1-1, con gol di Kucka e di Djuricic a tempo scaduto.
Ci aspetta una partita più aperta in Milan-Cagliari, visto che entrambe sono ancora in lotta per il proprio obiettivo stagionale, anche se la squadra di casa parte nettamente favorita: ai rossoneri servono tre punti per strappare matematicamente una qualificazione in Champions che manca da sette anni, mentre ai sardi manca ancora un punto per la salvezza matematica. Nonostante un 2021 così così, il Milan ha ripreso a marciare in casa nelle ultime quattro, con lo score di 2 vittorie, un pareggio e una sconfitta in quattro partite. La squadra di Pioli, che a fine aprile ne aveva perse due di fila contro Sassuolo e Lazio, ha poi raccolto 9 punti nelle successive tre con Benevento, Juve e Torino, segnando 12 gol e soprattutto mantenendo la porta inviolata. Il Cagliari viene da sei partite senza sconfitte e ha brillantemente superato il periodo più critico della stagione, quando la squadra era ancorata al terzultimo posto senza nessuna (apparente) velleità di rimonta. All’andata si impose il Milan per 0-2: gol di Ibrahimovic e Saelemaekers.
Ininfluente ai fini della classifica anche Verona-Bologna, monday night di questa penultima giornata. Gli scaligeri non vincono dal 3 aprile, 2-0 al Cagliari, e da allora hanno raccolto due pareggi e cinque sconfitte, ultima quella di ieri sera a Crotone (2-1). Gli emiliani non trovano i tre punti dal 4-1 allo Spezia del 18 aprile e da allora hanno conquistato solo tre pari e due ko. All’andata vinse la squadra di Mihajlovic per 1-0, in gol Orsolini su rigore.