Nella 33ª giornata di Serie A la Juventus rallenta la propria marcia, frenata da un Sassuolo che si conferma in un momento magico: al Mapei Stadium gli uomini di De Zerbi vanno sotto di due gol nei primi minuti di gioco (a seguito delle marcature di Danilo e Higuain), ma ribaltano la gara, dapprima accorciando le distanze con Djuricic, successivamente mettendo la testa avanti con un uno-due fulminante di Berardi e Caputo, tra il 51’ e il 54’. La rete di Alex Sandro aggiusta parzialmente le cose per i bianconeri, che ottengono un punto: 3-3 il finale.

Ne approfitta l’Atalanta, straripante nel derby lombardo contro il Brescia andato in scena nell’anticipo di martedì: il 6-2 nerazzurro porta la Dea a -7 dalla vetta, ancora saldamente occupata dalla squadra di Maurizio Sarri. Perde invece l’ennesima possibilità di rosicchiare punti alla capolista, e conferma il proprio momento nero, la Lazio: solo 0-0 sul campo dell’Udinese per gli uomini di Simone Inzaghi, che si vedono sorpassare dall’Atalanta e che, in caso di vittoria dell’Inter contro la Spal questa sera, scivolerebbero in quarta posizione.

In zona Europa League la Roma spegne i sogni europei del Verona, battendo i gialloblù per 2-1 e consolidando il quinto posto. Tre punti pesantissimi anche per il Milan, che vincendo a Parma per 3-1 aggancia il Napoli, sesto a 53 punti: i partenopei non vanno oltre l’1-1 contro il Bologna.

Vince e si mette al sicuro la Fiorentina, che sale a quota 39 ed è ad un passo dalla salvezza matematica: i viola hanno la meglio per 3-1 su un Lecce sempre più nei guai, terzultimo a 29 punti. In ottica salvezza sarà determinante la sfida tra il Torino, che si trova a 34 punti, e il Genoa, quartultimo a 30.

Torino-Genoa, ore 19.30: ci si gioca la salvezza

Torino e Genoa si affrontano in un match chiave per la lotta salvezza. Una vittoria granata porterebbe la squadra di Longo a distanza di sicurezza dalla zona retrocessione (8 punti di vantaggio sulla terzultima sarebbero un ottimo margine con cui affrontare la volata finale), una sconfitta inserirebbe la squadra di Longo tra quelle che si giocheranno la permanenza in Serie A fino all’ultima giornata. Stesso animo sul fronte genovese, con la pressione dei 4 punti in meno degli avversari di giornata: Nicola è chiamato al successo per staccare il Lecce terzultimo (distante solo una lunghezza), non riuscirci significherebbe restare lì a portata di sorpasso.

Non fa pronostici Davide Nicola, tecnico del Genoa ed ex giocatore del Toro: “Non facevo calcoli prima quando eravamo ultimi a 11 punti figuriamoci se li faccio adesso. Le statistiche le lascio a chi ha più competenza. Io penso a dare il meglio e tutto quello che ho. A sei partite dalla fine, la salvezza sono le sei sfide che mancano. C’è da rendersi conto che il campionato sta entrando in una fase interessante e questo deve essere altamente motivante”.

Sono due i precedenti tra le due squadre in questa stagione (in Campionato e in Coppa Italia) e in entrambe le occasioni a spuntarla è stato il Torino, che non perde in casa coi rossoblù dal 2009, anno in cui vincendo per 3-2 all’Olimpico il Genoa spedì i granata in Serie B.

Nel Toro rientra Zaza, che andrà a fare coppia con Belotti nel reparto d’attacco, supportato sulla trequarti da Simone Verdi. Confermata la difesa a 3 formata da Izzo, N’Kulou e Bremer. Nel Genoa spazio a Pandev e Pinamonti in attacco, alle cui spalle troverà spazio l’ex granata Iago Falque.

TORINO (3-4-1-2): Sirigu; Izzo, N’Koulou, Bremer; De Silvestri, Meité, Rincon, Ansaldi; Verdi; Zaza, Belotti.
GENOA (4-3-1-2): Perin; Biraschi, Goldaniga, Zapata, Masiello; Behrami, Schone, Cassata; Iago Falque; Pandev, Pinamonti.

Spal-Inter, 21.45: i nerazzurri a caccia del secondo posto in solitaria

In casa della Spal l’Inter si gioca la possibilità di salire al secondo posto in solitaria (una vittoria proietterebbe la squadra di Conte a 71, a -6 dalla Juventus e a +1 sull’Atalanta). Contrapposta ai nerazzurri una squadra la cui avventura in A sembra ormai volgere al termine: un pareggio e 5 sconfitte fanno della Spal la squadra con il peggior score dalla ripresa del campionato e l’ultimo posto a 19 punti sa ormai di condanna.

“Una reazione sarebbe doverosa – ha detto Luigi Di Biagio, tecnico biancazzurro, in conferenza stampa – purtroppo con il Genoa non l’abbiamo avuta. Anche perché ragazzi in settimana danno certi segnali, poi in partita si spaventano e questo non va bene. Bisogna essere più spregiudicati. Purtroppo hanno influito in negativo i punti persi con Milan e Cagliari. Sarò l’ultimo ad andare via da questo centro sportivo, resterò qui fino all’ultima di campionato, a prescindere dai risultati. Non aspettatevi che scappi, non è una possibilità che conosco”.

Contro una squadra in così grave difficoltà, l’insidia più grande, per l’Inter, sarà mantenere alta la concentrazione, come ha voluto puntualizzare Antonio Conte: “Conta più il nostro atteggiamento che l’avversario. Le insidie sono legate all’attenzione: ci vuole il piglio giusto sin dal fischio d’inizio. Dobbiamo restare con lo stesso entusiasmo e la stessa voglia che stiamo dimostrando, cercando di fare il massimo e ottenere i tre punti. Affrontiamo una squadra che ha una classifica deficitaria, ma queste partite danno grandi stimoli: bisognerà fare grande attenzione”.

Infine il tecnico fa il punto sulla situazione della rosa e degli uomini a disposizione: “Moses è a disposizione, Barella ha incrementato il lavoro con la palla e ci auguriamo di averlo alla prossima. Sensi sta continuando a fare cure, Lukaku sta smaltendo la contrattura e speriamo di averlo quanto prima. Vecino ha un problema al ginocchio, non riesco a dare informazioni certe”. Per quanto riguarda la formazione di partenza, si dovrebbe rivedere Eriksen dal primo minuto alle spalle del due d’attacco Lautaro-Sanchez.

SPAL (3-5-1-1): Letica; Cionek, Vicari, Bonifazi; D’Alessandro, Missiroli, Valdifiori, Murgia, Sala; Castro; Petagna.
INTER (3-4-1-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Candreva, Gagliardini, Brozovic, Biraghi; Eriksen; Lautaro, Sanchez.