La 31ª giornata di Serie A, che si era aperta con le clamorose sconfitte di Juventus e Lazio, il duo di vetta, contro Milan e Lecce, prosegue secondo un canovaccio più consueto: vince ancora l‘Atalanta, inarrestabile, giunta alla nona vittoria consecutiva in campionato, e vincono anche Roma e Napoli. Vittima di giornata dei bergamaschi è la Sampdoria, che si arrende ai gol di Toloi e Muriel (il decimo stagionale da subentrante, un record per un calciatore di Serie A nell’era dei tre punti a vittoria), per il 2-0 finale. Con questo successo la squadra di Gasperini si insedia momentaneamente al terzo posto a 66 punti, scavalcando l’Inter (64 punti), che però scenderà in campo questa sera contro il Verona.

Roma e Napoli ricacciano indietro il Milan (che era salito in quinta posizione a quota 49), vincendo con identico risultato, 2-1, contro Parma e Genoa e portandosi a 51 punti in classifica. Sconfitta indolore per gli emiliani, a 39 punti e in un tranquillo centro classifica, decisamente più complicata la situazione per i liguri, che fermi a 27, in terzultima posizione, vedono lo spettro della retrocessione sempre più incombente.

In ottica lotta salvezza, è fondamentale per il Torino il successo ottenuto in rimonta sul Brescia, che si era portato in vantaggio nel primo tempo con Torregrossa. La squadra di Longo tira un sospiro di sollievo nel secondo tempo, ribaltando le sorti del match grazie all’autorete di Mateju, propiziata da Verdi e ai gol di Belotti e Zaza. Vince il Sassuolo, 2-1, in casa del Bologna; Fiorentina e Cagliari non si fanno male: 0-0 il finale al Franchi. Questa sera le ultime due gare del 31° turno: Spal-Udinese e Verona-Inter.

Spal-Udinese, ore 19.30

Sfida salvezza a tutti gli effetti, con la Spal ultima a 19 punti alla ricerca di punti per non abbandonare le residue speranze di permanenza in Serie A (nelle 4 partite dopo la ripresa del campionato i ferraresi hanno conquistato un solo punto, nella gara contro il Milan terminata 2-2) e l’Udinese chiamata a rimpinguare il magro bottino di punti, 32 (frutto di 8 vittorie, 8 pareggi e 14 sconfitte), portati a casa fino a questo punto della stagione.

Con ogni probabilità la squalifica di Cionek porterà Di Biagio a schierare la difesa a 3 con Bonifazi e Vicari insieme ad uno tra Salamon e Felipe (con il primo in vantaggio per una maglia da titolare).
Nel reparto offensivo Cerri dovrebbe sostituire Floccari (che contro la Samp non ha replicato la prestazione maiuscola messa in campo in occasione del 2-2 con il Milan) al fianco di Petagna, attuale capocannoniere biancazzurro con 11 centri stagionali). Nonostante la situazione complicatissima, Di Biagio prova a tenere vive le speranze: “Dobbiamo pensare a vincere una partita per poi ripartire. Non dobbiamo soffermarci sulla classifica perché altrimenti sarebbe difficile. Continuo a pensare che si possa fare bene e si possa centrare una salvezza miracolosa”.

L’Udinese, rispetto alla formazione che ha pareggiato 2-2 contro il Genoa, non avrà a disposizione lo squalificato Sema che, sulla fascia sinistra, verrà sostituito dall’olandese Zeegelaar, mentre il brasiliano Walace dovrebbe prendere il posto di Jajalo in mezzo al campo. Consueto ballottaggio a due tra Nestorovski e Okaka per affiancare Lasagna nel reparto d’attacco.
“Credo che l’aspetto mentale sia il tema principale – le parole del tecnico bianconero Gotti nel pre partita – L’aspetto legato all’atteggiamento più ancora che alla classifica. Sappiamo che la partita sarà estremamente difficile ma del resto se si vuol giocare in serie A partite facili non ce ne sono”.

SPAL (3-5-2): Letica; Bonifazi, Vicari, Salamon; D’Alessandro, Castro, Valdifiori, Dabo, Strefezza; Cerri, Petagna.
UDINESE (3-5-2): Musso; De Maio, Nuytinck, Samir; Stryger Larsen, De Paul, Walace, Fofana, Zeegelaar; Okaka, Lasagna.

Hellas Verona-Inter, ore 21.45

Con Juventus e Lazio sconfitte da Milan e Lecce, l’Inter ha l’opportunità di limare il gap dalle prime della classe (attualmente i nerazzurri sono a -11 dalla Juve e a -4 dai biancocelesti). Ancora assenti, nel centrocampo di Antonio Conte, Nicolò Barella e l’ormai il lungodegente Stefano Sensi. Presenti invece Marcelo Brozovic e Matias Vecino: il primo dovrebbe essere impiegato a fianco di Gagliardini, il secondo andrà in panchina.

Saranno assenti D’Ambrosio e Bastoni, entrambi fermi ai box causa squalifica, ma in difesa rientra Skriniar: il difensore ha scontato i 3 turni di stop rimediati nel finale della gara contro il Sassuolo. Nella difesa a 3, insieme al giocatore slovacco e al sempre presente De Vrij, probabile l’impiego di Godin. Attacco affidato a Lukaku e Lautaro (anche se Sanchez è una candidatura forte per partire dall’inizio al posto di Lautaro), alle cui spalle, sulla trequarti, agirà Eriksen.

Al Bentegodi l’Inter cercherà di confermare il trend che la vede come la seconda miglior squadra del campionato per punti realizzati fuori casa (32, al pari della Juventus, dietro solo all’Atalanta a quota 34), anche e sopratutto per scrollarsi di dosso quanto prima lo scivolone contro il Bologna, come precisato da Antonio Conte a Inter TV: “La gara contro il Bologna la lasciamo alle spalle preparandoci alla partita contro il Verona. È una squadra che sta facendo un ottimo campionato, una delle rivelazioni di questa stagione. L’allenatore è preparato, nella rosa ci sono ragazzi bravi e interessanti ed è una formazione che fa anche dell’aspetto fisico un suo punto di forza. Noi dovremmo essere preparati e bravi per rispondere colpo su colpo sotto tutti i punti di vista, sia tecnico-tattico che fisico e atletico”.

Lo stesso intento, quello di lasciarsi alle spalle una brutta batosta e ripartire nella corsa all’Europa, anima anche i padroni di casa dell’Hellas Verona, che nello scorso turno di campionato sono incappati in una sconfitta a sorpresa contro il Brescia, fanalino di coda del campionato (che non vinceva in Serie A dal 14 dicembre 2019). Juric chiama la riscossa dei suoi: “Contro il Brescia abbiamo pagato l’atteggiamento del secondo tempo, nella prima frazione avevamo fatto bene. Tuttavia faccio i complimenti ai ragazzi perché stanno facendo qualcosa di straordinario comunque. Contro l’Inter sarà dura, è stata la squadra che ci ha messo più in difficoltà nel girone di andata (la gara era stata vinta dall’Inter in rimonta per 2-1) impedendoci di esprimerci come sappiamo. Si tratta di una squadra molto forte, ma non cerco scuse: noi daremo il massimo e giocheremo con lo spirito che ci contraddistingue. Non accetto altri cali di tensione, saremo sul pezzo”.

Il tecnico gialloblù conferma il 3-4-2-1: in mezzo alla difesa veronese Kumbulla (al centro dell’interesse di mercato da parte di tutte le big del campionato, Inter compresa), con Rrahmani e Gunter ai suoi lati. Out per infortunio Borini, dietro a Di Carmine, chiamato al riscatto dopo la prova opaca contro il Brescia, agiranno Pessina e Zaccagni.

HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Gunter, Kumbulla; Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic; Pessina, Zaccagni; Di Carmine. All. Juric.
INTER (3-4-1-2): Handanovic; Godin, de Vrij, Skriniar; Candreva, Brozovic, Gagliardini, Young; Eriksen; Sanchez, Lukaku. All. Conte.