Il 27 aprile dello scorso anno il campionato si avviava al rush finale, con la Juventus saldamente in testa alla classifica, mentre ad oggi non è ancora possibile sapere se, quando e in che modo verrà portata a termine questa stagione. Il 27 aprile 2019 era tra l’altro il giorno del derby d’Italia tra Inter e Juventus, una gara a sé, che anche quando non mette in palio lo scudetto, ha comunque una valenza particolare per via della rivalità che c’è tra le due tifoserie. Non fa eccezione il match disputato a San Siro quel sabato sera, terminato con il punteggio di 1-1, ma nel quale non sono mancati spettacolo, grandi giocate dei fuoriclasse in campo e una cornice di pubblico delle grandi occasioni, con un San Siro esaurito in ogni ordine di posti. È stata una gara particolare, alla quale la Vecchia Signora, allenata ancora da Massimiliano Allegri arriva con lo scudetto in tasca ormai da tempo, mentre i nerazzurri guidati da Luciano Spalletti sono in piena lotta per la conquista di un posto in Champions League.

Spalletti, sul quale aleggia già da tempo il fantasma di Antonio Conte, si presenta in campo con la formazione migliore, grazie al rientro di Brozovic e con Icardi preferito al centro dell’attacco a Lautaro Martinez. Assenze pesanti, invece, nella Juventus di Allegri che recupera Chiellini, ma non può contare tra gli altri su Mandzukic e Dybala, presentando Cuadrado e Bernardeschi in avanti a supporto dell’unica punta Cristiano Ronaldo.

Primo tempo di marca nerazzurra: super gol di Nainggolan

Sin dalle prime battute l’Inter è più intraprendente di una Juve timida e sparagnina e al 7’ arriva il vantaggio dei nerazzurri con Nainggolan che, sugli sviluppi di un corner, mette a segno una rete spettacolare con un perfetto destro al volo (Szczesny tocca ma non riesce a respingere fuori dallo specchio). Il gol del Ninja non tranquillizza la formazione di casa, che al termine di una perfetta azione manovrata va vicinissima al raddoppio con Icardi al 12’, ma in questo caso Szczesny è bravo ad alzare in corner. L’Inter continua a premere e confeziona almeno altre due palle gol nitide: una ancora di Icardi con Matuidi protagonista di una chiusura provvidenziale e una con de Vrij, che svetta di testa ma trova attento l’estremo difensore bianconero.

Un’altra Juve nella ripresa

Allegri striglia i suoi durante l’intervallo: ok, la sfida non conta nulla ai fini della classifica, ma è pur sempre un derby d’Italia e la Juventus non può permettersi di farsi schiacciare per 90 minuti. La Vecchia Signora lascia negli spogliatoi la timidezza della prima frazione di gioco e comincia a premere sull’acceleratore, anche se la prima occasione nitida è per i nerazzurri: Perisic ci prova dalla distanza, ma il tiro finisce sull’esterno della rete dando solo l’illusione del gol. Al 62’ arriva il pareggio della Juventus: Ronaldo duetta con Pjanic in area di rigore e poi lascia di sasso Handanovic con un sinistro rasoterra che vale il 600° gol con squadre di club (27 fin qui con la maglia bianconera) per il 5 volte pallone d’oro.

L’Inter reagisce e torna vicina al gol con Perisic, che impegna Szczesny da pochi passi. È uno degli ultimi squilli da parte dei nerazzurri che, nonostante l’ingresso di Lautaro Martinez, non impensieriscono più dianto la porta dei bianconeri. Piuttosto, sono i campioni d’Italia a sfiorare il clamoroso gol vittoria: ci prova prima Emre Can al 79’ dalla distanza, poi Ronaldo serve il baby Matheus Pereira che si fa anticipare di un soffio nell’area piccola. Al termine della gara ad essere maggiormente soddisfatti sono inevitabilmente i bianconeri, che tornano a casa imbattuti nonostante le assenze importanti, mentre l’Inter di Spalletti, che cercava tre punti importanti per consolidare il terzo posto, dovrà guadagnarsi un posto nell’olimpo del calcio europeo fino all’ultima giornata di campionato.

Inter-Juventus 1-1: il tabellino

INTER (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, De Vrij, Skriniar, Asamoah; Vecino, Brozovic; Politano (80′ Joao Mario), Nainggolan (74′ Borja Valero), Perisic; Icardi (82′ Lautaro Martinez). All. Spalletti
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro (49′ Spinazzola); Emre Can, Pjanic, Matuidi (60′ Kean); Cuadrado, Bernardeschi (86′ Pereira), Cristiano Ronaldo. All. Allegri
Marcatori: 7′ Nainggolan (I), 62′ Cristiano Ronaldo (J)
Ammoniti: Cuadrado (J), Perisic (I), Chiellini (J), Kean (J)