Archiviata (per il momento) la Coppa Italia è già tempo di tornare in campo per la Serie A. L’Inter, battuta in settimana dalla Juventus nella semifinale d’andata, anticipa stasera in casa della Fiorentina. All’andata, a San Siro, ci fu un clamoroso 4-3 in rimonta dei nerazzurri: gara decisa negli ultimi minuti dalle reti di Romelu Lukaku e Danilo D’Ambrosio. Sabato, invece, tocca ad Atalanta, che affronta in casa il Torino, Juventus, impegnata nel big match di giornata contro la Roma, e Napoli, ospite del Genoa. Il Milan, capolista, giocherà a Crotone mentre la Lazio, squadra probabilmente più in forma del campionato, affronterà nel posticipo domenicale il Cagliari.

Fiorentina-Inter

Per i nerazzurri si tratta di una gara che da tempo regala soddisfazioni: i viola, infatti, non hanno vinto nessuna delle ultime 7 sfide contro l’Inter, raccogliendo solo 3 pareggi a fronte di 4 sconfitte. Un’inversione di tendenza rispetto alle precedenti sei sfide, nelle quali i toscani avevano vinto ben 5 volte. Il trend al Franchi, però, non è positivo per la squadra di Conte, che nelle ultime 6 gare non ha mai vinto (3 pareggi e 3 sconfitte) e l’ultimo successo risale al febbraio 2014. C’è da dire che si tratta di una Fiorentina parecchio in difficoltà, rispetto a quella delle ultime stagioni: la Fiorentina non guadagnava così pochi punti (22) a questo punto del campionato dal 2001/02 (quando a fine stagione retrocesse). Di fronte, la squadra di Prandelli, secondo peggior attacco del campionato (21 gol fatti, solo il Parma con 14 ha fatto peggio), si troverà la squadra che ha segnato più reti in Serie A, 49: Lukaku e Lautaro Martinez, da soli, hanno segnato più gol dell’intera Viola, 24. Non solo: l’Inter viene da tre gare in cui non ha subito gol.

Le probabili formazioni di Fiorentina-Inter

Fiorentina (3-5-2): Dragowski; Martinez Quarta, Pezzella, Igor; Venuti, Bonaventura, Borja Valero, Amrabat, Biraghi; Eysseric, Vlahovic. All: Prandelli.

Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Barella, Brozovic, Vidal, Perisic; Sanchez, Lukaku. All: Conte (in panchina Stellini).

Atalanta-Torino

Ultimamente, questa sfida ha regalato davvero poche sorprese: l’Atalanta ha vinto le ultime due partite, una a Torino per 7-0 nel gennaio 2020, (vittoria più larga nella storia della Serie A per la Dea), l’altra all’andata di questo campionato, 4-2 per Gasperini. Nelle ultime 10 gare giocate a Bergamo, però, il bilancio è in perfetta parità: 4 vittorie a testa e due pareggi. Dovesse vincere il Torino (circostanza quanto mai difficile da pronosticare, visto che i granata hanno vinto solo 2 gare in campionato), l’Atalanta subirebbe la seconda sconfitta di fila in Serie A, circostanza che non accade dal novembre 2019 (due ko consecutivi contro Cagliari e Juventus). La squadra di Nicola viene da 3 pareggi consecutivi, e l’ultima volta che ha completato una striscia più lunga era il 2017: il quarto pareggio arrivò proprio contro l’Atalanta. Di fronte si troveranno la squadra che ha perso più punti da una situazione di vantaggio, il Toro (ne ha persi ben 23), e quella che ne ha persi di meno, la Dea (soltanto 2, come il Milan). Una circostanza che spiega anche come i granata siano la formazione che ha subito più gol nell’ultima mezz’ora, 21, mentre l’Atalanta ben tre volte di meno, 7. Attenzione a Duvan Zapata: dovesse segnare, arriverebbe a 50 gol con in serie A con la maglia della Dea.

Sassuolo-Spezia

Per ora, questa sfida non ha avuto storia: tra Serie A, Serie B e Coppa Italia, infatti, i neroverdi hanno vinto tutte e 5 le partite finora disputate. Non è un buon momento però per la squadra di De Zerbi, che non vince in campionato da 4 partite (2 pari e 2 sconfitte) e ha vinto solo due volte nelle ultime 9: i neroverdi non restano senza successi per cinque gare di fila dal marzo 2019, quando arrivarono a 8. Galabinov, attaccante dello Spezia, ha esordito in Serie A proprio contro il Sassuolo nell’agosto 2017, con la maglia del Genoa: per il bulgaro due reti in tre sfide contro i neroverdi, inclusa una nelle gara d’andata di questo campionato. Sempre nello Spezia giocherà Diego Farias, che era in campo nella prima assoluta del Sassuolo in Serie A, il 25 agosto 2013 contro il Torino. Proprio ai neroverdi, il brasiliano ha segnato 3 gol: sono la sua vittima preferita dopo il Napoli, a cui ne ha fatti 4. Sarà importante per gli attaccanti bianconeri tornare al gol: dopo lo 0-1 contro l’Udinese dell’ultimo turno, infatti, i liguri potrebbero rimanere a secco per due gare di fila e in questo campionato non è mai successo.

Juve-Roma

I bianconeri hanno vinto esattamente il doppio delle gare rispetto alla Roma negli scontri diretti in Serie A, 82 contro 41 in 173 precedenti (50 i pareggi). Nessuna squadra ha più partite vinte contro i giallorossi in campionato rispetto alla Juve. La squadra di Fonseca però è rimasta imbattuta negli ultimi due incontri contro i bianconeri (vittoria per 3-1 a Torino nell’ultima del 2019/20 e 2-2 all’Olimpico all’andata): dovesse arrivare il terzo risultato utile di fila sarebbe la prima volta dal 2002 (con Capello i giallorossi arrivarono a 5). Se da un lato la Juventus pare aver sistemato la difesa, con due clean sheet di fila – non si arriva a 3 dallo scorso anno, con Sarri in panchina – la Roma di quest’anno è quella che ha subito più reti arrivati a questo punto del torneo negli ultimi 70 anni (33, contro i 34 del 2012/13 con Zeman in panchina). A Ronaldo serve un gol per non arrivare a quattro partite di fila a secco in Serie A: per il portoghese sarebbe la prima volta dal novembre 2017, quando era al Real Madrid. La Roma è invece la bestia nera di Alvaro Morata, la squadra più affrontata in A alla quale non ha realizzato né un gol né un assist. È invece un momento d’oro per Borja Mayoral, che ha segnato 6 gol nelle sue prime 5 da titolare: nessuno ha fatto meglio nell’era dei tre punti.

Genoa-Napoli

Da tempo, ormai, questa sfida ha finito di regalare emozioni: il Napoli è rimasto imbattuto nelle ultime 17 partite di Serie A contro il Genoa (12 vittorie e 5 pareggi), compreso il 6-0 dell’andata dopo il quale, ricorderete, i rossoblù sono stati colpiti da numerose positività al Covid-19. L’unica striscia di insuccessi più lunga per il Genoa è di 24 gare contro l’Inter tra il 1959 e il 1991. In caso di un ulteriore successo, gli azzurri realizzerebbero la quarta vittoria di fila al Ferraris contro i rossoblù, un record. Se vincesse il Genoa, però, arriverebbe a 3 vittorie di fila in campionato per la prima volta da febbraio 2018. Genoa che ha nettamente beneficiato del cambio di allenatore: dall’arrivo di Davide Ballardini, infatti, i rossoblù sono la squadra con meno gol subiti (4 in 7 match) e con più clean sheet, 4, senza contare che è la quinta squadra per media punti (2.0) nell’arco di tempo considerato. Con un gol, Mattia Destro arriverebbe per la prima volta in doppia cifra dal 2016/17, quando era a Bologna: a meno di sorprese, comunque, da qui alla fine della stagione l’attaccante diventerà il quindicesimo giocatore della storia a realizzare almeno 10 gol stagionali con 4 maglie diverse (Siena, Roma, Bologna e Genoa). Dopo aver trovato il gol alla prima sfida contro il Genoa in Serie A, Lorenzo Insigne  non ha segnato nelle successive 15 gare contro i liguri: è la sua striscia più lunga a secco contro una singola avversaria nel massimo campionato. Il Genoa è la vittima preferita in A di Hirving Lozano: tre gol in tre sfide, inclusa la sua prima doppietta nel torneo lo scorso settembre.

Benevento-Sampdoria

La Samp potrebbe diventare la prima squadra contro cui il Benevento vince tre sfide in Serie A: dopo la sconfitta nel primo confronto, infatti, i sanniti hanno vinto le successive due, compresa la gara d’andata finita 3-2 in rimonta grazie alla doppietta di Caldirola (la prima delle sole 3 doppiette in campionato segnate da difensori, gli altri sono Theo Hernandez e Achraf Hakimi). Finora, il Benevento in stagione ha fatto meglio anche rispetto alla sua prima esperienza in Serie A nel 2017/18: allora conquistò 21 punti a fine campionato, oggi sono già 22. Rispetto a quel campionato, però, i giallorossi non riescono ad avere il Vigorito come fortino: solo il 41% dei punti totali sono arrivati in casa, contro l’81% di tre stagioni fa. Quanto alla Samp, è la squadra che da più tempo non centra un pari in campionato: nelle ultime 11 gare sono arrivate 5 vittorie e 6 sconfitte, compresa l’ultima contro la Juve. Quanto agli attaccanti, Gianluca Caprari, che in blucerchiato ha disputato 73 partite e realizzato 14 gol, ha anche siglato un gol contro la Sampdoria in Serie A nel settembre 2012, con la maglia del Pescara. Fabio Quagliarella ha invece segnato 19 reti nelle ultime 23 sfide contro squadre neopromosse in Serie A, tre di queste sono state realizzate contro il Benevento.

Milan-Crotone

Il Milan ha vinto quattro delle cinque sfide contro il Crotone in Serie A (con un pareggio), mantenendo la porta inviolata in tutte le ultime tre. In stagione, la squadra di Pioli sta tenendo una media di 2.30 punti a partita (46 quelli conquistati, che valgono per ora il primo posto): solo nel 2004/05 e nel 2005/06 i rossoneri hanno fatto meglio, e nel primo caso fu Scudetto. Visti i punti racimolati fino a questo momento, invece, il Crotone ha bisogno di un’impresa alla… Crotone 2016/17: nell’era dei tre punti solo una squadra che dopo 20 giornate aveva 12 punti – o meno – si è salvata a fine campionato, proprio i rossoblù allenati all’epoca da Davide Nicola. Contro il Milan sarà durissima, e non solo perché è un testacoda: i calabresi hanno ottenuto solo due punti nelle prime 10 trasferte di campionato, anche se nella stagione della salvezza si erano fermati a uno soltanto. Nessuno, in Europa, ha fatto peggio della squadra di Stroppa. Da una parte il Crotone è l’unica squadra di questo campionato a non aver ancora guadagnato punti da situazione di svantaggio, dall’altra nessuna ne ha persi meno del Milan una volta avanti nel punteggio (2, come l’Atalanta). Sugli scudi Franck Kessié, che ha già eguagliato il suo record di gol in un singolo campionato di Serie A (sette come nel 2018/19): l’ivoriano ha realizzato due reti al Crotone, entrambe su rigore, inclusa la sua prima marcatura con la maglia del Milan nell’agosto 2017.

Udinese-Verona

Non è una gara semplice per l’Udinese, che contro i gialloblù non ha mai segnato nelle ultime 3 sfide, mentre nelle precedenti 30 aveva mancato il gol solo in 5 occasioni. Dall’altro lato, però, il Verona non è riuscito a segnare nelle ultime 3 trasferte in Friuli, tante volte quante in tutte le precedenti 13 sfide a Udine. I bianconeri non subiscono gol da due partite di campionato, e non arrivano a 3 clean sheet di fila in A dal marzo 2013; la squadra di Juric, invece, ha perso le ultime due trasferte di campionato (compresa quella dell’ultima giornata, 1-3 all’Olimpico contro la Roma) e non arriva a 3 sconfitte esterne consecutive dal maggio 2018, quando arrivò addirittura a otto. Con due gol, l’Hellas raggiungerebbe quota 1000 reti in Serie A, un traguardo già raggiunto da altre 18 squadre. Verona che porta bene a Llorente, che contro i gialloblù ha segnato il suo primo gol in Serie A nel settembre 2013, quando vestiva la maglia della Juventus. Doppio ex Kevin Lasagna, passato in questa sessione di mercato dall’Udinese al Verona: in tre stagioni e mezzo ha segnato 30 reti con i bianconeri.

Parma-Bologna

Negli ultimi otto incontri il derby emiliano ha sorriso solo al Bologna, che è appunto imbattuto nelle ultime 8 sfide contro il Parma (5 vittorie, 3 pareggi): è la striscia più lunga senza vittorie per i crociati contro i corregionali. Inoltre, i rossoblù hanno segnato almeno due gol negli ultimi 4 scontri diretti (12 in totale). Da inizio dicembre a oggi, il Parma non ha segnato in 8 partite di campionato, il dato peggiore nei 5 principali campionati europei. Tra l’altro, la squadra di D’Aversa non ha segnato nemmeno un gol nelle ultime 7 partite giocate al Tardini: solo la Samp nel 1972 ha fatto peggio con 9. Entrambe le squadre non vengono però da un periodo particolarmente felice: il Bologna ha vinto solo una delle ultime 11 gare (con numero uguale di pareggi e sconfitte, 5), e peggio hanno fatto solo il Parma e il Cagliari con zero successi nello stesso arco di tempo. Il Bologna è la vittima preferita di Jasmin Kurtic in Serie A, che ai rossoblù ha segnato 4 gol. Rodrigo Palacio ha realizzato 11 reti contro il Parma in Serie A, compresa la sua prima marcatura nella competizione, nel dicembre 2009 con la maglia del Genoa: la squadra gialloblù è la sua vittima preferita in Italia.

Lazio-Cagliari

Una sfida che da quasi 8 anni sorride solo ai biancocelesti: la Lazio, infatti, non perde contro il Cagliari in campionato da 13 partite, cioè dal maggio 2013: da allora, 11 vittorie e due pareggi per i capitolini. Solo contro Bologna (15) e Perugia (16) la Lazio ha una striscia aperta più lunga senza ko. Nelle ultime 9 giocate all’Olimpico contro i sardi, poi, la Lazio ha sempre vinto. Anche in assoluto è un buon momento per la squadra di Inzaghi, arrivata a 5 successi di fila in campionato: non faceva meglio da gennaio 2020, quando poi raggiunse quota 11. Da metà dicembre in avanti la Lazio è, insieme all’Inter, una delle uniche due squadre ad aver vinto tutte le gare casalinghe di Serie A: quattro su quattro i biancocelesti, cinque su cinque i nerazzurri. Discorso diametralmente opposto per il Cagliari, che non vince in campionato da 13 turni (5 pari e 8 sconfitte): è la striscia peggiore dal 2010, quando i rossoblù arrivarono a 15. In trasferta, poi, la squadra di Di Francesco è rimasta a secco in 4 delle ultime 6 gare. Ciro Immobile ha segnato nove gol contro il Cagliari in Serie A, e ha fatto meglio solo contro Genoa (10) e Sampdoria (12). Giovanni Simeone, dall’altro lato, ha segnato tre gol contro la Lazio in Italia: ha fatto meglio solo contro Bologna (4) e Torino (6).

Il programma della 21ª giornata

Venerdì 5 febbraio
Fiorentina-Inter (Sky), ore 20:45

Sabato 6 febbraio
Atalanta-Torino (Sky), ore 15:00
Sassuolo-Spezia (Sky), ore 15:00
Juventus-Roma (Sky), ore 18:00
Genoa-Napoli (Dazn), ore 20:45

Domenica 7 febbraio
Benevento-Sampdoria (Dazn), ore 12:30
Milan-Crotone (Sky), ore 15:00
Udinese-Verona (Dazn), ore 15:00
Parma-Bologna (Sky), ore 18:00
Lazio-Cagliari (Sky), ore 20:45