L’Inter corona una cavalcata trionfale in campionato cucendosi la seconda stella dopo la vittoria nel derby in casa del Milan per 2-1. A San Siro la corazzata di Simone Inzaghi conquista aritmeticamente il titolo della seconda stella con cinque giornate di anticipo, proprio al cospetto dei cugini rossoneri, sconfitti per il sesto derby consecutivo. Al Meazza nel primo tempo Acerbi sblocca al 18′ di testa su calcio d’angolo, poi Lautaro Thuram si divorano il bis e Sommer salva la porta nerazzurra su una conclusione ravvicinata di Calabria. Nella ripresa i rossoneri alzano il ritmo e reagiscono, ma al 49′ Thuram raddoppia subito in contropiede e la rete di Tomori (80′) nel finale non basta per riaprire la gara. Nel recupero espulsi Theo Hernandez, Dumfries e Calabria.

Un trionfo totale, quindi, per i nerazzurri, una serata da incubo invece per i cuori rossoneri, costretti ad assistere ai festeggiamenti dei rivali. A San Siro la firma sullo scudetto della seconda stella ce la mettono Acerbi e Thuram, confermando il peso dell’attacco e della difesa nel trionfo della corazzata di Inzaghi, ma il tricolore nerazzurro arriva dopo l’ennesima prova di forza del gruppo, capace anche di soffrire nei minuti finali quando la pressione del Milan si fa più decisa. Uno scudetto, che non è mai stato in discussione quello dell’Inter, arrivato con ben cinque giornate di anticipo e dopo una vittoria nel derby, che ribadisce la superiorità nerazzurra, negli ultimi tempi, nella Stracittadina milanese.

La cronaca del match

Pioli decide di piazzare Leao al centro dell’attacco con Loftus-Cheek e Pulisic sulla trequarti, Reijnders e Adli in mediana e Theo e Musah sugli esterni. Mosse che insieme alla difesa a tre in fase di impostazione non convincono fin dai primi minuti, contribuendo a rendere nel primo tempo la manovra rossonera troppo prevedibile, prestando il fianco alle incursioni di Bastoni e al maggior dinamismo del centrocampo nerazzurro. Oltre a tutto ciò, arriva la solita dormita su palla inattiva che consente l’incornata vincente di Acerbi, bravo a farsi trovare al posto giusto sulla spizzata di Pavard, ma lasciato comunque colpevolmente tutto solo dalla difesa rossonera al centro dell’area. Distrazione che spiana il terreno a una squadra che già non ha bisogno di regali per sfondare e che nel finale del primo tempo fallisce il raddoppio in almeno tre occasioni. Dall’altra parte Sommer è chiamato agli straordinari su tiro ravvicinato di Calabria, salvando il risultato prima dell’intervallo. Nella ripresa il Milan prova subito a reagire, ma un’altra ripartenza nerazzurra è letale per la squadra di Pioli: Thuram va via a Tomori e fulmina Maignan con un preciso rasoterra sul primo palo. Rete che concretizza la maggior voglia di vincere dell’Inter e costringe il Milan ad attaccare a testa bassa andando oltre la tattica. Per dare una scossa, Pioli getta nella mischia Giroud, Bennacer, Chukwueze e Okafor. Inzaghi invece si affida a Frattesi, Carlos Agusto, Dumfries e De Vrij. A dieci minuti dalla fine i rossoneri accorciano le distanze con Tomori, poi la gara si incattivisce e Hernandez, Dumfries e Calabria rimediano tre rossi. Espulsioni che insieme al disperato forcing finale rossonero chiudono la gara senza più cambiare il risultato e consegnando meritatamente il titolo di Campioni d’Italia all’Inter, il 20° della storia nerazzurra.

Le parole di Simone Inzaghi

Dopo la vittoria-scudetto nel derby, Simone Inzaghi è pazzo di gioia e si gode il trionfo rendendo omaggio ai suoi giocatori. “È una bellissima sensazione, abbiamo fatto qualcosa di incredibile ed è giusto condividerlo con tante persone – ha spiegato il tecnico dei Campioni di Italia -. Ci sono tanti protagonisti di questa vittoria: i miei giocatori in primis, poi la società e il nostro presidente che è stato sempre importante e presente. I ragazzi sono stati straordinari. Stamattina si sono allenati sotto il diluvio e han provato tutti i piazzati. Infatti poi abbiamo segnato il primo gol sfruttando una situazione che avevamo provato. Un pensiero poi va anche alla mia famiglia. A volte non riesco a lasciare il lavoro fuori di casa e loro sono stati fondamentali per me”, ha aggiunto il tecnico, che poi ha concluso così: “Adesso abbiamo una stagione da finire nel migliore dei modi e da onorare – ha concluso -. Il campionato l’abbiamo dominato, strameritato e ora è giusto godercelo perché abbiamo lavorato tanto per vincerlo.

Il tabellino di Milan-Inter 1-2

MILAN (3-4-2-1): Maignan; Calabria, Gabbia, Tomori; Musah (32′ st Okafor), Adli (23′ st Chukwueze), Reijnders (7′ st Giroud), Theo Hernandez; Loftus-Cheek (23′ st Bennacer), Pulisic; Leao.
A disp.: Sportiello, Nava, Caldara, Florenzi, Terracciano, Jovic. All.: Pioli
INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni (43′ st De Vrij); Darmian (40′ st Dumfries), Barella (32′ st Frattesi), Calhanoglu (40′ st Asllani), Mkhitaryan, Dimarco (32′ st Carlos Augusto); Lautaro Martinez, Thuram.
A disp.: Di Gennaro, Audero, Bisseck, Sensi, Cuadrado, Klaassen, Buchanan, Arnautovic, Sanchez. All.: S. Inzaghi
Arbitro: Colombo
Marcatori: 18′ Acerbi (I), 49′ Thuram (I), 80′ Tomori (M)
Ammoniti: Theo Hernandez, Gabbia, Tomori (M); Barella, Lautaro (I)
Espulsi: 48′ st Theo Hernandez (M) e Dumfries (I), 50′ st Calabria (M)

Le statistiche Opta

  • L’Inter ha vinto tutti gli ultimi sei derby contro il Milan tra tutte le competizioni, proseguendo la striscia record per il club nerazzurro nelle stracittadine, iniziata il 18 gennaio 2023, che vede un punteggio aggregato di 14-2.
  • L’Inter ha segnato almeno un gol in tutti gli ultimi otto primi tempi giocati contro il Milan in Serie A (dalla stagione 2020/21), facendo registrare un parziale di 9-4 nell’intervallo considerato.
  • Il Milan ha subito soltanto il secondo gol di testa nella Serie A 2023/24, dopo quello firmato da Fazio per la Salernitana il 22 dicembre scorso: i rossoneri restano la squadra che ha incassato meno reti tramite questo fondamentale nel torneo.
  • Il Milan è la squadra che ha visto sventolare più cartellini rossi nei confronti dei propri giocatori in questa Serie A: ben otto, almeno tre in più di ogni altra, nonché due nel match di questa sera.
  • Quello di Francesco Acerbi con assist di Benjamin Pavard è il primo gol segnato da un difensore su passaggio vincente di un compagno di reparto in un derby di Milano dal 6 maggio 2012 (anche in quel caso rete di marca nerazzurra con Maicon dopo il suggerimento di Javier Zanetti). Inoltre, ben quattro degli ultimi dieci gol dell’Inter in Serie A sono stati confezionati interamente dai difensori.
  • Francesco Acerbi (tre gol e due assist in stagione tra tutte le competizioni) ha eguagliato il suo miglior bottino di partecipazioni a rete in una singola annata calcistica con la maglia di una squadra di Serie A: cinque, come nel 2021/22 alla Lazio (quattro gol e un assist).
  • Nelle ultime 20 stagioni di Serie A, solo tre giocatori hanno preso parte a più gol di Marcus Thuram (19: 12 gol e sette assist) al primo campionato disputato con la maglia dell’Inter: Zlatan Ibrahimovic (20 nel 2006/07), Diego Milito (26 nel 2009/10) e Romelu Lukaku (25 nel 2019/20).
  • Marcus Thuram è il primo giocatore a segnare sia nel girone di andata che in quello di ritorno nel derby di Milano da Romelu Lukaku nel 2020/21, sempre con la maglia dell’Inter. Inoltre, il Milan è la seconda squadra contro la quale l’attaccante francese fa centro in due incontri diversi in Serie A, dopo la Roma.
  • Fikayo Tomori ha realizzato quattro gol in 22 presenze in questo campionato, esattamente il doppio di quelli messi a segno nelle prime tre stagioni di Serie A con i rossoneri (due in 81 gare tra gennaio 2021 e giugno 2023).
  • Nicolò Barella ha vinto la sua 150ª gara con la maglia dell’Inter, contando tutte le competizioni.
  • Simone Inzaghi (601 in 306 partite) è il secondo allenatore più veloce a tagliare il traguardo dei 600 punti in Serie A in rapporto al numero di panchine, dopo Carlo Ancelotti (303 match, considerando sempre tre punti a vittoria).
  • Stefano Pioli è l’allenatore che ha perso più partite nella storia dei derby di Milano tra tutte le competizioni: 10 sconfitte, tutte alla guida del Milan – è anche il 1° allenatore rossonero a perdere sei stracittadine milanesi di fila.
  • L’Inter è soltanto la seconda squadra a vincere almeno 20 campionati italiani, dopo la Juventus (36). In generale, nei maggiori cinque tornei europei, solo Real Madrid, Bayern Monaco, Barcellona e Manchester United hanno raggiunto questo traguardo (il Liverpool è a quota 19).
  • Simone Inzaghi è il 12° allenatore a vincere un campionato di Serie A a girone unico con l’Inter.
  • Sesto trofeo per Simone Inzaghi sulla panchina nerazzurra, dopo due Coppa Italia e tre Supercoppe italiane. Grazie a questo diventa il terzo allenatore più titolato nella storia dell’Inter dalla nascita della Serie A a girone unico, dopo Helenio Herrera e Roberto Mancini (entrambi a sette).
  • Alessandro Bastoni, Matteo Darmian, Stefan de Vrij, Lautaro Martínez e Nicolò Barella sono gli unici giocatori ad aver preso parte all’intero ciclo vincente nerazzurro iniziato nel 2020/21, che dopo stasera conta sette titoli (due Scudetti, due Coppa Italia e tre Supercoppe Italiane).
  • L’Inter è la prima squadra a vincere aritmeticamente lo Scudetto in un derby stracittadino nella storia della Serie A a girone unico.
  • L’Inter è la prima squadra nella storia della Serie A a girone unico capace di vincere due distinti campionati con cinque giornate d’anticipo, dopo esserci riuscita nel 2006/07 sotto la guida di Roberto Mancini. In generale, è solo la sesta volta che un titolo viene vinto così precocemente nel nostro campionato