Nel lunch match della 37ª giornata di Serie A, il Cagliari espugna il Mapei Stadium battendo 2-0 il Sassuolo che retrocede in Serie B. Il Frosinone conquista un importante successo in casa del Monza, mentre la sfida salvezza tra Udinese ed Empoli finisce 1-1: reti su rigore di Niang per i toscani e di Samardzic per i friulani. La Roma si assicura il sesto posto grazie alla vittoria sul Genoa e ora tiferà l’Atalanta in Europa League per avere una piccola speranza di approdare in Champions nella prossima stagione. L’Inter pareggia in casa con la Lazio e festeggia lo scudetto davanti ai propri tifosi.

Sassuolo-Cagliari 0-2: sardi salvi, neroverdi in B

Il Cagliari espugna il Mapei Stadium e rimarrà in Serie A anche nella prossima stagione. Nel lunch match della 37ª giornata la squadra di Ranieri batte 2-0 il Sassuolo e conquista aritmeticamente la salvezza con un turno di anticipo mentre i neroverdi di Ballardini, in virtù dei risultati di Frosinone, Udinese ed Empoli, retrocedono ufficialmente in Serie B . Al Mapei Stadium nel primo tempo va in scena una gara nervosa, giocata a ritmi bassi e farcita da numerosi errori da ambo le parti. Nel primo tempo le occasioni migliori capitano a Pinamonti Lapadula, ma la mira è imprecisa e il risultato resta inchiodato sullo 0-0. Nella ripresa, al 71′, ci pensa Prati, entrato da tre minuti, a sbloccare la gara con un preciso sinistro, mentre nel recupero Lapadula blinda il risultato dal dischetto per un fallo di Kumbulla in area. Matheus Henrique nel finale rimedia un cartellino rosso per proteste.

Il tabellino di Sassuolo-Cagliari 0-2

SASSUOLO (3-5-2): Consigli; Tressoldi (16′ st Pedersen), Erlic (19′ Kumbulla), Ferrari; Missori (1′ st Defrel), Racic (12′ st Boloca), M.Henrique, Thorstvedt (12′ st Obiang), Doig; Laurienté, Pinamonti. A disp.: Pegolo, Cragno, Viti, Toljan, Bajrami, Volpato, Lipani, Mulattieri, Ceide. All.: Ballardini
CAGLIARI (4-3-1-2): Scuffet; Zappa, Mina, Dossena, Augello (40′ st Obert); Nandez (44′ st Di Pardo), Sulemana, Deiola (22′ st Prati); Gaetano (22′ st Viola); Lapadula, Shomurodov (1′ st Luvumbo). A disp.: Radunovic, Aresti, Hatzidiakos, Wieteska, Mancosu, Azzi, Oritanio, Pavoletti, Petagna, Mutandwa. All.: Ranieri
Arbitro: Doveri
Marcatori: 71′ Prati (C), 91′ rig. Lapadula (C)
Ammoniti: Thorstvedt, Pinamonti (S); Deiola, Dossena (C)
Espulso: 43′ st M.Henrique (S) – doppio giallo per proteste

Monza-Frosinone 0-1: ciociari a +2 sulla zona retrocessione

Vittoria cruciale per il Frosinone, che espugna l’U-Power Stadium col punteggio di 1-0 e sancisce la retrocessione del Sassuolo: ora i ciociari sono a +2 sulla terzultima e nell’ultima di campionato basterà un pareggio contro l’Udinese per la salvezza matematica. Dopo una prima chance per i padroni di casa, sono i ragazzi di Eusebio Di Francesco a prendere completamente il controllo della sfida. Alla prima vera occasione i ciociari passano: dopo la deviazione di Izzo, Harroui crossa per Cheddira e quest’ultimo insacca in rete sul secondo palo. Il Frosinone continua a spingere, con la chance per Soulé e la parata di piede di Sorrentino (che sostituisce Di Gregorio) su Harroui. Pur dominando il gioco, gli ospiti rischiano grosso nel recupero: Colpani incorna di testa e colpisce il palo, sfiorando il pari. Palladino opta per un triplo cambio nell’intervallo: dentro D’Ambrosio, Valentin Carboni e Zerbin, fuori Izzo, Bondo e Kyriakopoulos. Il Monza continua a far fatica in fase offensiva, ma dall’altra parte Soulé sfiora il raddoppio colpendo il palo al 63′ e nel finale, dopo l’unica chance biancorossa con Valentin Carboni, Zortea colpisce l’esterno della rete. Al 94′ il Monza ha l’occasione di segnare la rete del pari, ma Caprari fallisce clamorosamente masticando la conclusione da pochi metri. Vincono gli ospiti, che salgono a 35 punti: +2 sull’Empoli terzultimo. Il Monza, invece, resta in 12ª posizione dietro al Genoa (47).

Il tabellino di Monza-Frosinone 0-1

MONZA (4-2-3-1): Sorrentino; Birindelli (34′ st Pereira), Izzo (1′ st D’Ambrosio), Pablo Marì, Kyriakopoulos (1′ st Zerbin); Bondo (1′ st V. Carboni), Gagliardini; Colpani, Pessina, Dany Mota (20′ st Caprari); Djuric. A disposizione: Mazza, Gori, Donati, Caldirola, Akpa-Akpro, Colombo, Ferraris, Vignato. All. Palladino.
FROSINONE (3-4-2-1): Cerofolini; Lirola, Romagnoli, Okoli; Zortea, Barrenechea (42′ st Reinier), Brescianini, Valeri; Soulé (45′ st Baez), Harroui (27′ st Gelli); Cheddira (42′ st Cuni). A disposizione: Frattali, Palmisani, Marchizza, Kaio Jorge, Garritano, Ibrahimovic, Ghedjemis, Monterisi, Bonifazi, Mazzitelli, Lusuardi. All. Di Francesco.
Arbitro: Fabbri
Marcatori: 9′ Cheddira
Ammoniti: Bondo (M), Soulé (F), Gelli (F)

Udinese-Empoli 1-1: Samardzic firma il pari per i friulani al 104′

La sfida del Bluenergy Stadium si accende nel finale con il rigore di Samardzic che sigla l’1-1 al 104′. Cannavaro perde subito Success, che alza bandiera bianca dopo sei minuti per un problema muscolare, ma non cambia il suo piano-partita: i friulani gestiscono il possesso e tengono alti i ritmi, nonostante i tanti errori nel possesso. Anche l’Empoli deve rinunciare a un suo attaccante a gara in corso: out Cerri dopo mezz’ora, anche lui per un problema muscolare. Subentra Niang che, suo malgrado, è protagonista in negativo nell’azione della rete annullata (35′): Maleh effettua un eurogol, ma la rete viene annullato con l’intervento del Var per una gomitata precedente dell’ex Milan su Kristensen. Nella ripresa Cannavaro sostituisce il subentrato Brenner, inserendo Keinan Davis, e proprio quest’ultimo spreca una clamorosa occasione di testa al 58′. Il gioco è molto spezzettato e il match si ravviva solo nei minuti finali, quando l’Empoli va sul dischetto per un fallo di Samardzic su Cambiaghi: Niang rischia, ma Okoye non ci arriva ed è 1-0 Empoli, col primo gol esterno dei toscani dopo tre mesi. La gara sembra ormai in mano ai toscani ma proprio sugli sviluppi dell’ultima azione di gioco arriva il pari dei friulani: Caprile salva due volte i suoi, ma le proteste bianconere sono evidenti. In effetti, Guida viene richiamato al Var per rivedere un’evidente trattenuta di Fazzini su Payero, che non riesce a deviare in rete da pochi passi. Dopo cinque minuti di revisione viene assegnato il calcio di rigore, trasformato da Samardzic nel quattordicesimo minuto di recupero. L’Udinese agguanta il pareggio al 104′ e resta a +1 sulla terzultima, l’Empoli appunto, che dovrà vincere nell’ultimo turno contro la Roma per conquistare matematicamente la salvezza.

Il tabellino di Udinese-Empoli 1-1

UDINESE (3-4-2-1): Okoye; Perez, Bijol, Kristensen; Ehizibue (10′ st Ebosele), Walace (42′ st Zarraga), Payero, Kamara (42′ st Joao Ferreira); Samardzic, Success (6′ Brenner [10′ st Davis]); Lucca. A disposizione: Mosca, Padelli, Abankwah, Tikvic, Kabasele, Giannetti, Zemura, Pereyra, Palma, Pejicic. All. Cannavaro.

EMPOLI (3-5-2): Caprile; Bereszynski (15′ st Walukiewicz), Ismajli, Luperto; Gyasi, Maleh, Grassi (35′ st Marin), Bastoni (15′ st Fazzini), Pezzella; Cerri (30′ Niang), Cancellieri (35′ st Cambiaghi). A disposizione: Perisan, Seghetti, Goglichidze, Shpendi, Kovalenko, Caputo, Cacace, Destro, Zurkowski. All. Nicola.
Arbitro: Guida.
Marcatori: 90′ Niang rig. (E), 104′ Samardzic rig. (U)
Ammoniti: Perez (U), Bastoni (E), Ismajli (E), Gyasi (E), Marin (E), Fazzini (E)
Espulsi: Accardi (ds Empoli) al 56′ st per proteste, Grassi (E) dalla panchina al 60′ st

Inter-Lazio 1-1: i nerazzurri agguantano il pari nel finale prima della festa scudetto

Pur senza la concentrazione feroce dimostrata durante tutto il campionato, l’Inter riesce a strappare un pareggio con Dumfries, evitando di rovinarsi la festa scudetto al fischio finale. In un clima di festa però è stata partita vera e il migliore in campo alla fine è stato il portiere della Lazio, Ivan Provedel, al rientro dall’infortunio e autore di almeno quattro interventi decisivi. L’Inter dimostra la sua leadership in campionato, anche girando con il motore un po’ meno tirato del solito, ma anche la volontà di fare gol sempre e comunque, lottando su ogni pallone vagante in attacco e in difesa, come dimostra anche l’intervento di Pavard su Castellanos lanciato a rete, che evita la rete del raddoppio agli ospiti. Prima del gol di Kamada al 32′, Dimarco ingaggia un duello a distanza con Provedel esaltando riflessi e colpo di reni del portiere biancoceleste, bravo anche su Barella nella ripresa e salvato dal palo sul colpo di testa di Martinez dopo un’ora di gioco. Dopo numerose occasioni, i nerazzurri pervengono al pareggio solo a due minuti dalla fine con Dumfries che, pescato in area da una punizione battuta da Sanchez, insacca di testa la rete del pareggio che dà il “la” alla festa nerazzurra con la coppa e il concertone.

Il tabellino di Inter-Lazio 1-1

INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni (18′ st C. Augusto); Darmian (18′ st Dumfries), Barella, Calhanoglu (31′ st Sanchez), Mkhitaryan (18′ st Frattesi), Dimarco (31′ st Buchanan); Martinez, Thuram. A disp.: Di Gennaro, Audero, De Vrij, Bisseck, Sensi, Cuadrado, Klaassen, Asllani, Arnautovic. All.: S. Inzaghi.
LAZIO (3-4-2-1): Provedel; Patric, Casale, Gila (33′ st Cataldi); Marusic, Rovella (20′ st Guendouzi), Vecino, Pellegrini (20′ st Hysaj); Kamada (27′ st Luis Alberto), Zaccagni (27′ st Felipe Anderson); Castellanos. A disp.: Mandas, Renzetti, Lazzari, Pedro, Immobile, Isaksen, Gonzalez. All.: Tudor.
Arbitro: Sacchi
Marcatori: 32′ Kamada (L), 88′ Dumfries (I)
Ammoniti: Casale (L)

Le statistiche post match

  • Daichi Kamada è il terzo giocatore giapponese a segnare contro l’Inter in Serie A dopo Shunsuke Nakamura (con la Reggina nel settembre 2002) e Matsu Yoshida (con la Sampdoria nel settembre 2021).
  • Denzel Dumfries (10 gol e 12 assist) è uno dei tre difensori con Theo Hernandez (14 gol e 13 assist) e Federico Dimarco (11 reti e 11 passaggi vincenti) a contare almeno 10 gol e 10 assist nelle ultime tre stagioni di Serie A.
  • La Lazio ha pareggiato due delle ultime tre gare di campionato (1V): tanti segni “X” come nelle precedenti 22 partite di Serie A (11V, 8P).
  • La Lazio ha perso 20 punti da situazione di vantaggio in questo campionato e considerando le ultime 15 stagioni ha fatto peggio solamente nel 2022/23 e nel 2018/19 (22 in entrambi i casi).
  • L’Inter ha pareggiato tre delle ultime cinque gare interne di Serie A (2V), tanti pareggi quanti nelle precedenti 49 partite casalinghe nella competizione (38V, 8N).
  • L’Inter ha conquistato 93 punti in questo torneo e solamente in un’occasione ne ha raccolti di più in un singolo torneo considerando sempre tre punti per vittoria (97 nel 2006/07).
  • Dal debutto con i biancocelesti di Igor Tudor (30ª giornata), la Lazio ha guadagnato 17 punti in otto partite di Serie A (come l’Inter), meno solo dell’Atalanta (19). In più, solo il Bologna (due) ha subito meno gol dei capitolini (cinque come la Juventus) nel periodo.
  • L’Inter non ha trovato il gol nel primo tempo in tre delle ultime quattro partite di Serie A, tante volte quante nelle precedenti 25 gare nella competizione.
  • Solo la Fiorentina (21) ha colpito più legni dell’Inter (19) in questa Serie A. L’ultima volta che i nerazzurri ne ha registrati di più è stata nel 2017/18 (23 in quel caso).
  • 250ª presenza per Felipe Anderson in Serie A. Tra i centrocampisti biancocelesti attualmente in rosa, solo Matías Vecino (278) ne conta più del brasiliano in Serie A (250).

Roma-Genoa 1-0: Lukaku regala ai giallorossi il sesto posto

La Roma batte 1-0 il Genoa nel posticipo domenicale della 37ª giornata di Serie A e piazza l’allungo decisivo sulla Lazio in classifica, garantendosi quel sesto posto che, in caso di vittoria dell’Europa League dell’Atalanta e di arrivo dei bergamaschi al quinto posto, potrebbe valere la qualificazione alla prossima Champions League. Nel finale di un match piuttosto equilibrato e privo di grandi occasioni, sono i giallorossi a spuntarla, dopo essere rimasti in 10 uomini (espulsione di Paredes per proteste), grazie all’incornata vincente di Lukaku al 79′. Il giallo per l’esultanza significa squalifica e dunque ultimo match disputato con il club capitolino per il belga. De Rossi torna al successo dopo tre partite e ora è pronto a tifare la Dea nella finale di Europa League in programma mercoledì.

Per poter approdare in Champions, oltre al successo dei bergamaschi in Europa League, la Roma dovrà augurarsi, contestualmente, che i nerazzurri arrivino quintiin classifica e che quindi non superino né la Juventus né il Bologna, attese dallo scontro diretto lunedì sera. Uno scenario plausibile, ma che resta comunque complicato.

Il tabellino di Roma-Genoa 1-0

ROMA (4-3-2-1): Svilar; Celik, Llorente, Ndicka, Angelino (36′ st Mancini); Cristante, Paredes, Bove; Pellegrini (18′ st Dybala (92′ Kristensen), Baldanzi (18′ st El Shaarawy); Lukaku (92′ Abraham). Allenatore: De Rossi
GENOA (3-5-2): Martinez; Vogliacco (36′ st Vitinha), De Winter, Vasquez; Spence, Frendrup, Badelj (36′ st Malinovskyi), Strootman (22′ st Thorsby), Martin; Ekuban (22′ st Gudmundsson), Retegui. Allenatore: Gilardino
Arbitro: Manganiello
Marcatori: 79′ Lukaku (R)
Ammoniti: Lukaku (R)
Espulso: Paredes (R) al 72′

Le statistiche post match

  • Nelle ultime 20 stagioni di Serie A, solo due giocatori hanno segnato più reti di Romelu Lukaku (finora 13 nel torneo in corso) alla loro prima stagione con la maglia della Roma in campionato: Tammy Abraham (17 nel 2021/22) e Mohamed Salah (14 nel 2015/16).
  • Da inizio anno, solo l’Inter (sette) ha ottenuto più successi casalinghi rispetto alla Roma nella competizione (sei, come l’Atalanta).
  • Il Genoa è la formazione contro cui Romelu Lukaku ha realizzato più reti in Serie A: sette – e una delle due, insieme al Sassuolo, contro cui il belga ha messo a segno più reti casalinghe nel torneo (quattro contro entrambe).
  • Solo contro Juventus (43) e Inter (42) il Genoa ha perso più trasferte che contro la Roma nel massimo campionato (41).
  • Solo contro Chievo (otto), Udinese (sette) e Napoli (sei) Stephan El Shaarawy ha preso parte a più reti che contro il Genoa in Serie A (cinque – frutto di quattro gol e un assist).
  • Da inizio febbraio, solo Juventus, Salernitana e Sassuolo (tutte e tre zero) hanno vinto meno trasferte del Genoa in questo campionato (una).
  • A partire dalla 28ª giornata di Serie A (dall’8 marzo scorso), nessuna formazione ha realizzato meno reti della Roma nella prima frazione di gioco nel torneo in corso (due, come Empoli, Juventus e Napoli).
  • Solo la Fiorentina (17) ha realizzato più reti di testa rispetto alla Roma nella Serie A 2023/24 (16).
  • Da inizio aprile, solo il Napoli (sei) ha subito più reti di testa rispetto al Genoa in campionato (quattro).
  • A partire dalla scorsa stagione di Serie A, Leandro Paredes è il centrocampista che ha ricevuto più cartellini rossi diretti nel massimo campionato: due.
  • Lorenzo Pellegrini ha tagliato oggi il traguardo delle 250 gare in Serie A – 203 delle quali con la Roma; in aggiunta, tra i centrocampisti nati dal 1996 in avanti, solo Nicolò Barella (270) ne ha disputate più del capitano giallorosso nella competizione (250 appunto).
  • Milan Badelj ha giocato oggi la sua 250ª partita in Serie A (97 con il Genoa); inoltre, solo Marcelo Brozovic (261) ne ha disputate più del classe ’89 tra i giocatori croati nella competizione, nell’era dei tre punti a vittoria (dal 1994/95).