Il lunch match tra Torino e Salernitana, che apre la domenica della 23ª giornata, finisce a reti bianche con la squadra di Inzaghi che interrompe una striscia negativa che durava da 5 match. Il Napoli vince in rimonta contro il Verona grazie a un gran gol di Kvarastkhelia, mentre l’Atalanta, con un super De Ketelaere, autore della prima doppietta in Serie A, batte 3-1 la Lazio e consolida il quarto posto. La domenica si è chiusa con la sfida scudetto, il Derby d’Italia, vinto dall’Inter sulla Juve: a decidere un’autorete di Gatti al 37′ del primo tempo, che lancia i nerazzurri a +4 con una gara da recuperare.

Torino-Salernitana 0-0: i campani tornano a fare punti dopo 5 gare

Nel lunch match della 23ª giornata di Serie A il Torino non riesce a sfondare il muro della Salernitana e non va oltre lo 0-0: la squadra di Juric si porta quindi a 32 punti frenando nella rincorsa all’Europa. All’Olimpico nel primo tempo va in scena un match fisico ed equilibrato con pochissime occasioni. Poche emozioni anche nella ripresa con Ochoa che si oppone a un tentativo di Linetty da una parte e Milinkovic-Savic che neutralizza invece un destro di Dia. La squadra di Pippo Inzaghi rimane ultima in classifica, ma almeno interrompe la striscia negativa di risultati che durava da 5 match.

Il tabellino di Torino-Salernitana

TORINO (3-4-1-2): Milinkovic-Savic; Tameze (19′ st Djidji), Sazonov (35′ st Lovato), Rodriguez (43′ Masina); Bellanova, Ricci (35′ st Ilic), Linetty, Lazaro; Vlasic (19′ st Pellegri), Zapata, Sanabria. A disp: Passador, Popa, Okereke, , Vojvoda, Gineitis. All.: Juric
SALERNITANA (3-4-2-1): Ochoa; Pierozzi, Boateng (16′ st Pellegrino), Pasalidis (27′ st Sambia); Zanoli, Basic, Maggiore, Bradaric; Candreva, Kastanos (41′ st Vignato); Tchaouna (16′ st Dia). A disp.: Costil, Salvati, Martegani, Gomis, Weissmann, Ikwuemesi, Legowski. All.: F. Inzaghi
Arbitro: Chiffi
Marcatori: –
Ammoniti: Sazonov, Linetty (T); Pierozzi (S)

Napoli-Verona 2-1: Kvara firma la rimonta azzurra

Il Napoli trema contro il Verona ma vince in rimonta grazie a un gran gol di Kvaratskhelia: al Maradona finisce 2-1 per i campani che restano a contatto con la zona Champions, distante 4 punti. Dopo un primo tempo in cui la squadra di Mazzarri non riesce a concretizzare, i gialloblù nella ripresa avanzano il proprio baricentro e passano al 72′ con la spallata di Coppola. Gli azzurri, però, dimostrano grande carattere e compiono la rimonta tra il 79′ e l’87’ grazie alla deviazione in area dell’ex Ngonge, con il tocco decisivo di Dawidowicz, e al favoloso destro sotto l’incrocio di Kvaratskhelia. Gli uomini di Baroni restano a 18 punti insieme a Cagliari ed Empoli.

Il tabellino di Napoli-Verona

NAPOLI (4-3-3): Gollini; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui (7′ st Mazzocchi); Anguissa, Lobotka (39′ st Dendoncker), Cajuste (17′ st Ngonge); Politano (16′ st Lindstrøm), Simeone (39′ st Raspadori), Kvaratskhelia. A disp.: Contini, Idasiak, Natan, Østigård, Traorè. All.: Mazzarri

VERONA (4-2-3-1): Montipò; Tchatchoua, Coppola (39′ st Magnani), Dawidowicz, Cabal; Duda (41′ st Tavsan), Serdar; Suslov (36′ st Silva), Folorunsho, Lazovic (36′ st Vinagre); Noslin (15′ st Świderski). A disp.: Chiesa, Perilli, Centonze, Belahyane, Charlys, Henry, Cruz, Bonazzoli. All.: Baroni

Arbitro: Piccinini

Marcatori: 27′ st Coppola (V), 34′ st aut. Dawidowicz (N), 42′ st Kvaratskhelia (N)

Ammoniti: Coppola (V), Baroni (V), Rui (M), Suslov (V), Lindstrøm (N), Lobotka (N)

Le statistiche del match

  • Il Napoli – con Rudi Garcia nel girone di andata e con Mazzarri in quello di ritorno – ha vinto entrambe le sfide stagionali contro l’Hellas Verona in Serie A per la prima volta dal campionato 2019/20, anche in quel caso sotto la guida di due allenatori diversi (Carlo Ancelotti e Gennaro Gattuso).
  • L’Hellas Verona ha perso le ultime quattro trasferte di campionato e non infilava una serie così negativa in gare esterne con lo stesso allenatore dagli otto ko consecutivi fuori casa tra febbraio e maggio 2018, sempre in Serie A, con Fabio Pecchia in panchina.
  • Il Napoli è imbattuto nelle ultime tre giornate (2V, 1N), essendo riuscito a infilare tre risultati utili consecutivi in Serie A per la prima volta dal periodo tra ottobre e novembre 2023, con Rudi Garcia.
  • Il Napoli ha guadagnato 11 punti da situazioni di svantaggio: nessuna squadra ha fatto meglio in questo campionato di Serie A (11 anche per Milan, Genoa e Lecce).
  • L’Hellas Verona ha chiuso il primo tempo senza alcuna conclusione nello specchio per la settima volta in questa stagione di Serie A: solo l’Empoli (otto) ha fatto peggio.
  • Khvicha Kvaratskhelia ha segnato quattro gol contro l’Hellas Verona in Serie A, almeno il doppio rispetto a quelli realizzati contro ogni altra formazione nel torneo.
  • Khvicha Kvaratskhelia ha completato sei dribbling nel match odierno e non ha mai fatto meglio da quando veste la maglia del Napoli in Serie A (sei anche contro l’Inter nel 2022/23 e contro il Milan nella stagione in corso).
  • Diego Coppola è il secondo più giovane difensore nella storia dell’Hellas Verona a segnare in Serie A (20 anni e 38 giorni), dopo Marash Kumbulla (19 anni e 239 giorni il 5 ottobre 2019 contro la Sampdoria).

Atalanta-Lazio 3-1: un super De Ketelaere trascina la Dea

Terza vittoria consecutiva, la quarta nelle ultime cinque in Serie A, da parte dell’Atalanta che batte in casa 3-1 la Lazio in uno scontro diretto per la lotta al piazzamento Champions. Al Gewiss Stadium, i nerazzurri di Gasperini, trascinati da un De Ketelaere in grande spolvero, dominano la sfida sbloccandola con un’acrobazia di Pasalic al 16′ da centro area. Prima dell’intervallo il belga raddoppia su rigore, trovando poi la prima doppietta in Serie A al 76′ con un’azione personale sviluppata sulla fascia destra. Immobile, entrato nel finale, si procura e realizza un calcio di rigore, che però non cambia le sorti del match, che finisce 3-1 per gli uomini di Gasperini che consolidano il quarto posto, mentre Sarri scivola a -5.

Il tabellino di Atalanta-Lazio

ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi; Scalvini, Djimsiti, Kolasinac; Holm (19′ st Hateboer), De Roon, Ederson (46′ st Mendicino), Ruggeri; Pasalic (34′ st Toloi); De Ketelaere (34′ st Muriel), Miranchuk (19′ st Scamacca). A disp.: Musso, Rossi, Bakker, Bonfanti, Zappacosta, Mendicino, Touré. All.: Gasperini.
LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari (1′ st Pellegrini), Gila (1′ st Casale), Romagnoli, Marusic; Guendouzi, Rovella, Luis Alberto (24′ st Vecino); Isaksen (19′ st Pedro), Castellanos (19′ st Immobile), F. Anderson. A disp.: Sepe, Mandas, Kamenovic, Hysaj, Kamada, Fernandes. All.: Sarri.
Arbitro: Guida
Marcatori: 16′ Pasalic (A), 43′ rig. De Ketelaere (A), 31′ st De Ketelaere (A), 39′ st rig. Immobile (L)
Ammoniti: Pasalic, all. Gasperini, Ederson (A); Felipe Anderson, Rovella (L)

Le statistiche del match

  • Gian Piero Gasperini è solo il 5° allenatore nella storia della Serie A a vincere almeno 150 match con una singola squadra dopo Giovanni Trapattoni (213) e Massimiliano Allegri con la Juventus (200), Carlo Ancelotti col Milan (163) ed Helenio Herrera con l’Inter (159).
  • Da quando gioca nell’Atalanta (2018/19), Mario Pasalic è il centrocampista che ha realizzato più gol in Serie A (41).
  • Charles De Ketelaere (cinque reti e sei assist) è uno dei tre giocatori Under 23 (nati dal 2001) ad aver preso parte ad almeno 10 gol in questo campionato, insieme a Matías Soulé e Joshua Zirkzee.
  • Mario Pasalic (tre reti e due assist in questo campionato) è uno dei tre centrocampisti che ha contribuito ad almeno cinque gol in ciascuna delle ultime sei stagioni in Serie A insieme a Luis Alberto e Hakan Çalhanoglu.
  • Charles De Ketelaere ha preso parte a 12 reti (sette gol, cinque assist) in gare ufficiali dall’inizio dello scorso dicembre, più di qualsiasi altro giocatore di Serie A nel periodo tra tutte le competizioni.
  • Ciro Immobile ha segnato quattro gol su rigore contro l’Atalanta in Serie A: contro nessun’altra formazione ha realizzato più reti dal dischetto nella massima serie (quattro anche contro Udinese e Sampdoria).
  • Giorgio Scalvini (2003) è il giocatore italiano più giovane ad aver servito due assist in questo campionato: in generale solo Valentín Carboni è il più giovane (2005) ad averlo fatto.
  • Prima doppietta per Charles De Ketelaere (2001) in Serie A: il belga è il giocatore più giovane ad aver realizzato almeno cinque gol e servito almeno cinque assist in questa Serie A.
  • L’Atalanta ha vinto sei partite in casa di fila in Serie A per la prima volta da maggio 2021 (sette in quel caso).
  • Leonardo Mendicino (17 anni e 224 giorni oggi) è il secondo esordiente più giovane dell’Atalanta in Serie A nell’era dei tre punti a vittoria, dopo Amad Diallo (17 anni e 108 giorni il 27 ottobre 2019, nel match contro l’Udinese).
  • Gian Piero Gasperini è il primo tecnico nella storia dell’Atalanta capace di registrare 150 vittorie in Serie A.
  • La Lazio, insieme al Bologna, è la squadra contro cui l’Atalanta ha vinto più partite in Serie A (38).
  • Il primo e unico tiro nello specchio della porta da parte della Lazio è stato il rigore di Ciro Immobile, al minuto 84.
  • 200ª presenza in Serie A per Berat Djimsiti: è il terzo giocatore albanese a tagliare questo traguardo nell’era dei tre punti a vittoria (dal 1994/95), dopo Erjon Bogdani (253) e Elseid Hysaj (287).

Inter-Juventus 1-0: un’autorete di Gatti decide il Derby d’Italia

Il Derby d’Italia è dell’Inter, che batte 1-0 la Juventus e si porta a +4 sui rivali con una gara da recuperare. A San Siro va in scena un match molto simile a quello dell’andata, con i nerazzurri che insistono col possesso palla e i bianconeri che aspettano provando a colpire in ripartenza, soprattutto con McKennie, Vlahovic e Yildiz, titolare al posto di Chiesa. I padroni di casa iniziano a rendersi pericolosi con Dimarco, che di sinistro al volo da ottima posizione si colpisce da solo con il sinistro, e con Thuram, lanciato in area ma anticipato da un monumentale intervento di Bremer. Gli uomini di Allegri ci provano in contropiede, guidato proprio da McKennie, ma Vlahovic spreca l’ottima occasione sbagliando il controllo e facendosi chiudere da Pavard. Sarà proprio il francese a diventare decisivo nell’azione del gol nerazzurro: al 37′ il difensore si inserisce in area lisciando il tentativo di rovesciata, con la palla che passa e viene deviata a centro area da Gatti che, nel tentativo di anticipare Thuram, devia di petto battendo Szczesny. L’inter va al riposto in vantaggio.

Nella ripresa, i nerazzurri insistono per cercare di chiudere la partita e vanno vicino al 2-0 con Calhanoglu che colpisce il palo, ma anche i bianconeri ci provano con Yildiz (Mkhitaryan salva in area piccola) e Rabiot. A metà ripresa, Allegri cambia il turco e Kostic, inserendo Chiesa e Weah. Ci pensa poi Gatti a sfiorare il gol del pareggio, andando ad un passo dal farsi perdonare l’autorete del primo tempo. Poco dopo, però, Szczesny si supera sulla conclusione al volo di Barella dopo l’ottimo assist di Dimarco tenendo a galla i bianconeri. Tocca poi a Inzaghi cambiare: Carlos Augusto e Dumfries prendono il posto di Dimarco e Darmian. Nel finale, l’estremo difensore bianconero salva con un intervento miracoloso anche su Arnautovic, entrato al posto di Thuram, ma il risultato non cambia: finisce 1-0, con l’Inter che vola a +4 sulla Juventus con una partita da recuperare contro l’Atalanta.

Il tabellino di Inter-Juventus

INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni (44′ st De Vrij); Darmian (28′ st Dumfries), Barella (44′ st Klaassen), Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco (28′ st Carlos Augusto); Thuram (32′ st Arnautovic), Lautaro. A disp.: Di Gennaro, Audero, Bisseck, Sensi, Frattesi, Buchanan, Asllani, Sanchez. All.: Inzaghi
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti (43′ st Alex Sandro), Bremer, Danilo; Cambiaso (43′ st Miretti), McKennie (45′ st Alcaraz), Locatelli, Rabiot, Kostic (21′ st Weah); Yildiz (21′ st Chiesa), Vlahovic. A disp.: Pinsoglio, Perin, Rugani, Djaló, Nicolussi Caviglia, Nonge. All.: Allegri
Arbitro: Maresca
Marcatore: 37′ aut. Gatti (I)
Ammoniti: Vlahovic (J), Danilo (J), Mkhitaryan (I), Thuram (I), Inzaghi (I), Bremer (J)

Le statistiche del match

  • L’Inter ha vinto tutte le prime sei gare disputate nel 2024 tra tutte le competizioni: i nerazzurri hanno ottenuto sei successi nelle prime sei partite in un singolo anno solare per la terza volta nella loro storia (dal 1929/30), dopo il 2007 e il 1943.
  • L’Inter ha guadagnato almeno 57 punti dopo 22 gare stagionali per la seconda volta nella sua storia in Serie A, dopo il 2006/07 (60 punti in quel caso con Roberto Mancini in panchina).
  • Questa è solo la terza volta nella storia delle sfide tra Inter e Juventus in Serie A che i bianconeri subiscono un autogol nel corso del 1° tempo, dopo quelli di Alberto Bertuccelli il 26 marzo 1950 e Aldo Vollono il 18 gennaio 1931.
  • Prima di Federico Gatti, l’ultimo giocatore a registrare un autogol nella sfide tra Inter e Juventus in Serie A era stato Giorgio Chiellini il 15 maggio 2021 all’Allianz Stadium, l’ultimo al Meazza era stato invece Milan Skriniar il 28 aprile 2018.
  • L’Inter è solo la seconda squadra a segnare in tutti i primi 22 match disputati in una singola stagione di Serie A, dopo la Juventus (che cì riusci in ben quattro occasioni, nel 1957/58, nel 2005/06, nel 2013/14 e nel 2018/19).
  • Prima di stasera, l’Inter aveva vinto solo una delle precedenti 13 gare nel girone di ritorno contro la Juventus in Serie A (1N, 11P): successo per 1-0 all’Allianz Stadium il 3 aprile 2022.
  • La Juventus ha effettuato un solo tiro in porta, record negativo per i bianconeri in un match di questo campionato, al pari della sfida d’andata contro l’Inter.
  • Tre degli ultimi quattro autogol nelle sfide tra Inter e Juventus in Serie A sono stati subiti dai bianconeri, dopo che i precedenti sette erano stati tutti concessi dai nerazzurri.
  • Negli ultimi 20 anni (dal 2004/05) questa è solo la seconda volta che la Juventus non effettua alcun tiro in porta nel 1° tempo contro l’Inter in Serie A, dopo il 6 novembre 2022.
  • L’Inter ha schierato ben 5 giocatori titolari italiani in una sfida contro la Juventus in Serie A per la prima volta dal 2 marzo 2003 con Héctor Cúper allenatore (Toldo, Cannavaro, Materazzi, Vieri e Cristiano Zanetti in quel caso).