L’obiettivo del Milan è quello di imporre il proprio gioco”. Questa è la sintesi di quanto affermato nel corso della conferenza stampa da Marco Giampaolo che, durante tutta la sua carriera, ha sempre puntato su un gioco propositivo, anche quando aveva come obiettivo stagionale la salvezza. Il Milan visto nelle prime due partite della stagione, però, ha dimostrato di essere ancora ben lontano dagli standard che vorrebbe raggiungere il suo allenatore. 

I primi 180 minuti della stagione hanno offerto l’immagine di un Milan ancora imballato nel corpo e nella mente. Eppure Giampaolo, anche alla vigilia della partita contro il Verona, si è nuovamente professato fiducioso per il futuro perché, a suo dire, ha a disposizione una squadra che si allena con “impegno ed entusiasmo”.

Il Verona, dal canto suo, ha invece iniziato molto bene questa stagione, riuscendo a conquistare 4 punti preziosissimi per la lotta salvezza grazie al pareggio interno contro il Bologna e alla vittoria in trasferta a Lecce. La squadra di Juric ha dimostrato di possedere grandi doti caratteriali contro la formazione di Mihajlović, portando a casa un pareggio per 1-1 nonostante abbia giocato in inferiorità numerica dal 13esimo minuto del primo tempo; in 10 contro 11 ha prima trovato il gol del pareggio e poi ha saputo stringere i denti, erigendo un muro davanti alla propria area di rigore.

Affrontare formazioni che sanno chiudersi e soffrire non è mai facile, figurarsi per una squadra come il Milan che non ha ancora trovato l’amalgama; sarà sicuramente una sfida dura per i rossoneri. Il Verona, poi, è una storica bestia nera per il Milan che sul prato del Bentegodi ha anche perso due scudetti che sembravano già vinti; il primo nel 1973 ed il secondo nel 1990. 

Verona-Milan: le statistiche

Come già accennato, il Milan non gode di un ruolino di marcia positivo al Bentegodi. Nei 27 precedenti giocati a Verona, l’Hellas vanta 10 vittorie, una in più dei rossoneri. In otto circostanze, invece, la sfida si è conclusa in parità. Il bilancio complessivo vede però il Milan in vantaggio sui veronesi: 25 successi, 19 pareggi e 10 sconfitte.

Dal 2002 al 2013 il Verona è mancato dal palcoscenico della Serie A, arrivando a vivere suo malgrado anche l’esperienza della retrocessione in Serie C. La squadra è tornata ad essere competitiva da quando è finita tra le mani di Maurizio Setti, a partire cioè dalla stagione 2012/2013. Sotto la nuova gestione sono arrivate 3 promozioni in Serie A, l’ultima delle quali lo scorso anno. 

Sotto la presidenza Setti il Verona ha complessivamente affrontato il Milan 9 volte tra Serie A e Coppa Italia. In questo periodo gli scaligeri hanno collezionato 3 successi (tutti al Bentegodi), 2 pareggi e 4 sconfitte; non male per una squadra che ha fatto su e giù tra Serie A e Serie B.

Verona-Milan: le probabili formazioni

Giampaolo dovrebbe puntare anche per questa partita sul 4-3-2-1. In porta è scontata la presenza di Donnarumma, così come quella di Calabria, Musacchio, Romagnoli e Rodriguez in difesa, tutti già titolari nella sconfitta contro l’Udinese e nella vittoria contro il Brescia.

A centrocampo dovrebbe essere confermato il terzetto composto da Kessié, Bennacer e Calhanoglu, con quest’ultimo preferito a Paquetà. Il brasiliano però non dovrebbe accomodarsi in panchina come nella precedente gara contro il Brescia, bensì dovrebbe giocare sulla trequarti insieme a Suso, in supporto del polacco Piatek

C’è anche qualche possibilità di vedere Biglia in cabina di regia dal primo minuto al posto di Bennacer, ma quest’ultimo è considerato in vantaggio, anche perché l’argentino è appena tornato a disposizione dopo l’infortunio muscolare al polpaccio. Il tecnico durante la conferenza stampa non si è voluto sbottonare a tal proposito, preferendo non svelare nulla circa i suoi piani tattici.

Per quanto riguarda il Verona, Juric dovrebbe puntare anche per questa partita sul 3-4-1-2 già visto contro Bologna e Lecce. In porta ci sarà Silvestri e in difesa il terzetto composto da Rrahmani, Kambulla e Gunter. A centrocampo, invece, dovrebbero giocare Faraoni, Veloso, Amrabat e Lazovic, anche se non è da escludere la presenza dello scozzese Liam Henderson. Nel ruolo di centravanti dovrebbe invece giocare Stepinski – preferito a Tutino – supportato da Zaccagni e Verre.

VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Kumbulla, Gunter; Faraoni, Veloso, Amrabat, Lazovic; Verre, Zaccagni; Stepinski. Allenatore: Juric.

MILAN (4-3-2-1): Donnarumma; Calabria, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Bennacer, Calhanoglu; Suso, Paquetà; Piatek. Allenatore: Giampaolo.