Genoa-Atalanta, gara valida per il 3° turno di Serie A e in programma domenica 15 settembre alle ore 12:30 è soprattutto la partita di Gian Piero Gasperini. Il tecnico di Grugliasco ha legato il suo nome quasi indissolubilmente a queste due squadre, per via dei risultati ottenuti pur non avendo a disposizione organici superlativi. Il marchio di fabbrica dell’allenatore, infatti, è proprio la sua capacità di far rendere al massimo i giovani o anche i calciatori di esperienza spesso “scartati” troppo facilmente dagli altri club.

La prima esperienza al Genoa di Gasperini

Dopo le esperienze nel settore giovanile della Juventus (tutta la trafila dai Giovanissimi alla Primavera) e quella a Crotone con alterne fortune, Gian Piero Gasperini approda al Genoa il 10 luglio del 2006. È uno dei campionati di Serie B più competitivi di sempre e il Grifone concluderà la stagione 2006-2007 al terzo posto alle spalle di Juventus e Napoli, ottenendo la promozione diretta in Serie A con 10 punti di distacco sulla quarta classificata e il secondo miglior attacco del campionato. È già da questi tempi che il tecnico piemontese acquisisce la nomea di tecnico votato al gioco offensivo con utilizzo della difesa a tre e contestualmente di un tridente offensivo.

Nella stagione 2007-2008, alla prima in Serie A con il Genoa, viene premiato innanzitutto con la Panchina d’argento per l’ottimo campionato precedente. Al termine della Serie A 2007-2008 il Genoa chiude al 9° posto dopo aver sorprendentemente lottato per la qualificazione all’Europa League fino a pochissime giornate dalla conclusione. I tifosi del club rossoblu lo amano anche perché è proprio sotto la sua guida tecnica che nella stagione 20008-2009, per la precisione il 7 dicembre 2008, riporta il Genoa alla vittoria in un derby, che mancava dalla stagione 2002-2003. È un altro campionato memorabile per Gasperini, che chiude addirittura al quinto posto a pari punti con la Fiorentina. I viola, avendo gi scontri diretti a favore, si piazzano quarti e accedono ai preliminari della Champions League 2009-2010, mentre i liguri devono accontentarsi dell’Europa League, traguardo comunque prestigioso.

La stagione successiva, il 28 novembre 2009, diventa il primo allenatore del Genoa a vincere tre derby consecutivi. Il campionato si chiuderà al 9° posto, mentre in Europa League la strada si interrompe all’ultima giornata della fase a gironi. Il presidente Preziosi lo conferma anche per il campionato 2010-2011, ma sin dalle prime giornate si capisce che qualcosa si è rotto e dopo la 10a giornata, con 11 punti in classifica, viene sollevato dall’incarico e sostituito da Davide Ballardini.

Il secondo Gasperini genoano

Dopo le esperienze con Inter (brevissima) e Palermo, Gian Piero Gasperini torna al Genoa il 29 settembre 2013 subentrando a Fabio Liverani per via degli scarsi risultati iniziali (solo 2 punti in 8 partite). La squadra rossoblu chiude la stagione al 13° posto con 42 punti, di cui 40 ottenuti con Gasperini, che al contempo consentirà ai liguri di raggiungere il traguardo delle 500 vittorie in serie A. Nella stagione 2014-2015, Gasperini va vicinissimo ad un altro miracolo, portandosi in terza posizione alla 14a giornata, ma non riuscendo a mantenere il prestigioso posto fino alla fine. Inutile, purtroppo, il 6° posto finale con conseguente qualificazione all’Europa League, perché il club di Preziosi non ottiene la licenza Uefa e non può parteciparvi. Nonostante il prolungamento fino al 2017 con opzione per giugno 2018, Gasperini lascia il Genoa al termine della stagione 2015-2016 con l’11° posto.

L’Atalanta show del Gasp

I contrasti con Preziosi spingono Gasperini a lasciare il Genoa anzitempo e a firmare con l’Atalanta. Nonostante un inizio negativo e il rischio di esonero dopo la sconfitta casalinga contro il Palermo, la proprietà del club lombardo gli rinnova la fiducia e al termine del campionato 2016-2017 l’Atalanta chiude al 4° posto, che dà accesso diretto alla fase a gironi di Europa League. I nerazzurri vincono e fanno divertire, lanciando in prima squadra tanti giovani interessanti che poi puntualmente vengono ceduti a club di primissima fascia per cifre importanti.

Nonostante i continui ricambi, la mano di Gasperini si vede costantemente nel gioco dell’Atalanta, che nella stagione 2017-2018 conclude il campionato al 7° posto, mentre l’Europa League si conclude ai sedicesimi di finale, al termine di un doppio scontro equilibrato con il Borussia Dortmund. Il capolavoro, però, avviene nella stagione successiva quando, nonostante l’eliminazione ai preliminari di Europa League per mano del Copenhagen, in campionato ci sarà una cavalcata esaltante. Confermandosi squadra spumeggiante e sempre votata all’attacco, l’Atalanta chiude al 3° posto a pari punti con l’Inter (avanti in virtù dello scontro diretto a favore), qualificandosi per la prima volta alla Champions League. La ciliegina sulla torta potrebbe essere la Coppa Italia, ma la Lazio di Simone Inzaghi fa valere la propria caratura superiore e il fattore campo nella finale di Roma. La stagione 2018-2019 dell’Atalanta passerà alla storia anche per alcuni traguardi statistici: il terzo posto finale è il miglior piazzamento di sempre in Serie A per la Dea, che è stata anche la squadra con il miglior attacco in campionato (77 gol fatti).