Il weekend della 17ª giornata di Serie A si è aperto sabato con tre anticipi. Torna alla vittoria la Fiorentina di Vincenzo Italiano ai danni del Sassuolo di Alessio Dionisi, che non sa più vincere, visto che non lo fa ormai da 6 turni. Per i viola sono stati decisivi i cambi, poiché gli autori delle due reti, Saponara e Nico Gonzalez (rigore) sono entrati nella ripresa ed hanno dato un apporto importante alla causa. Non ha brillato di certo la difesa dei viola, insufficiente in tutto il pacchetto arretrato, mentre ai neroverdi non basta la carica di capitan Berardi (ben oltre la sufficienza la sua prestazione) per portare a casa almeno un punto, visto che gli altri elementi offensivi utilizzati da Dionisi non sono mai stati pericolosi.

Juventus: “solito” Rabiot, delude Locatelli

Ancora una vittoria di “corto muso” per la Juventus di Massimiliano Allegri, al cospetto di un’Udinese che non vince da ottobre. I friulani sono stati abbastanza ermetici in difesa, ma non hanno mai punto veramente e la Juve, cinica esattamente come la vuole il suo allenatore, l’ha portata a casa nel finale, come a Cremona qualche giorno prima. Decisiva stavolta, la zampata di capitan Danilo (7), ben imbeccato da un Chiesa che sta tornando protagonista, aumentando gara dopo gara il minutaggio. Bene Rabiot a centrocampo, mentre molto deludente è stata la prestazione di Locatelli. Spuntati e nervosi Beto e Success (5 per entrambi) tra le fila dell’Udinese.

Inter: Dzeko e Lukaku non pungono

Pari e patta allo U-Power Stadium di Monza tra la formazione allenata molto bene da Palladino (6,5) e l’Inter di Simone Inzaghi (5), che a fine gara si è lamentato per le decisioni arbitrali. Tra i nerazzurri, molto bene il ritorno dal 1’ di Lautaro (7), autore del secondo gol nerazzurro, e Darmian (6,5), che aveva aperto le marcature. Poco incisivo Dzeko, così come il subentrato Lukaku. Male anche Dumfries, che si fa beffare da Caldirola ed è così protagonista dell’autorete decisiva per il 2-2 finale. Per il Monza, disastro Pablo Mari (4), mentre non raggiunge la sufficienza Petagna. Molto bene Ciurria (6,5), anche se il trascinatore è Dani Mota (7), molto positivo anche senza andare in gol.

Nel lunch match domenicale, pareggio per 1-1 tra Salernitana e Torino. Tra le fila dei padroni di casa ancora una grande prestazione del portiere Ochoa, che merita un bell’8 per aver salvato più volte il risultato. Positivo il debutto del nuovo acquisto Nicolussi Caviglia, che dà piglio al centrocampo, ma mezzo voto in più (6,5) lo merita l’autore del gol Vilhena. Nel Torino si distinguono per pericolosità Sanabria e Vlasic (6,5 ad entrambi), mentre deludono Vojvoda e Linetty.

Nel pareggio a reti bianche tra Spezia e Lecce torna protagonista il rientrante Dragowski (6,5), che dà sicurezza al pacchetto arretrato di Gotti. Troppo imprecisi Gyasi e Nzola, protagonisti di prestazioni insufficienti rispetto al loro standard. Per gli uomini di Baroni, Umtiti si conferma leader della difesa con una prestazione d’esperienza, mentre davanti è Strefezza (6,5) ad essere il più pericoloso; delude invece il giovane Colombo (5).

Lazio: immobile non si accende

Non vince da tre turni consecutivi la Lazio che, dopo aver subito la rimonta da parte del Lecce (2-1 al Via del Mare nel turno precedente), pareggia 2-2 in casa contro l’Empoli dopo essere stata in vantaggio per 2-0. Sarri deve rivedere assolutamente qualcosa nella fase difensiva globale della squadra. Spento Immobile (5,5), sono Luis Alberto, Zaccagni e Felipe Anderson (7 per tutti) i migliori tra i biancocelesti. Tra le fila dell’Empoli, entrano bene Cambiaghi e Pjaca, ma il migliore è sicuramente Caputo (7), che si fa perdonare la deviazione sul vantaggio laziale con il gran gol del 2-1.

Napoli: Osimhen non tradisce

Il Napoli è campione d’inverno con due giornate d’anticipo: dopo il ko contro l’Inter, i partenopei si rialzano subito battendo la Sampdoria in trasferta per 2-0. Meno lucido del solito Kvaratskhelia, che non raggiunge la sufficienza, mentre Osimhen (7) è sempre una spina nel fianco della difesa blucerchiata; molto importanti le scorribande di Elmas e Mario Rui (7 per entrambi). Tra le fila della Samp, scriteriato Rincon (4,5) che lascia i suoi in 10 condizionando pesantemente la partita. Male, in generale, tutto il pacchetto arretrato di Stankovic, con nessun elemento che raggiunge la sufficienza.

Milan ingenuo a San Siro contro la Roma. Finisce in parità (2-2) una gara che non ricorderemo di certo per lo spettacolo e in cui i giallorossi, fino ai due gol nei minuti finali, non avevano mai tirato nello specchio della porta di Tatarusanu. Prestazioni più che positive di Bennacer e Kalulu (6,5) tra i rossoneri, ma Leao e Giroud non sono pericolosi come al solito. Tra le fila della Roma, non apporta alcun contributo Zaniolo (5), apparso particolarmente nervoso, ma nemmeno Dybala (5,5) riesce a rendersi pericoloso. I più incisivi per la formazione di Mourinho (squalificato) sono Ibanez e Pellegrini.