Roma-Atalanta di questa sera (calcio d’inizio alle ore 19) rappresenta, senza ombra di dubbio, uno dei match clou della quinta giornata di campionato. Si tratta infatti di due squadre che, fino a questo momento, hanno espresso un calcio divertente e brillante, seppur altalenante sotto certi punti di vista. La gara dell’Olimpico, però, sarà anche teatro del primo incontro-scontro tra due allenatori innovativi, che hanno fatto dell’estetismo il loro marchio di fabbrica: il “nuovo” contro il “vecchio”, Paulo Fonseca contro Gian Piero Gasperini.

Le scorribande di “Zorro” Fonseca

Arrivato nella Capitale tra lo scetticismo generale per sostituire il romanissimo Claudio Ranieri, Fonseca ha saputo rapidamente farsi amare dai propri tifosi e non solo. D’altronde, il palmares parlava per lui: quarantasei anni di età e già nove trofei conquistati da allenatore (una Supercoppa di Portogallo con il Porto nel 2013, una Coppa del Portogallo con il Braga nel 2016 e addirittura sette titoli in Ucraina con lo Shakhtar Donetsk, di cui tre campionati, tre Coppe d’Ucraina e una Supercoppa). Il momento negativo di inizio stagione sembra già dimenticato: dopo i due pareggi nelle prime due giornate di campionato contro il Genoa (3-3) e nel derby (1-1), l’allenatore portoghese ha poi inanellato tre vittorie consecutive. Ciò che ha stupito maggiormente il popolo giallorosso è la vena offensiva di questa nuova squadra guidata dall’allenatore portoghese, capace di realizzare dieci marcature negli ultimi tre match. Il primo tempo disputato contro il Sassuolo ha rappresentato una vera e propria “festa del calcio”, con i capitolini in vantaggio per quattro reti a zero al minuto trentatré (la gara è poi terminata 4-2). Gioco frizzante e altri quattro goal anche qualche giorno dopo, in Europa League, contro il seppur modesto Istanbul Basaksehir. Questa Roma, però, non è solo spettacolo, ma anche determinazione e spirito di sacrificio, come si è visto la scorsa domenica a Bologna, dove i giallorossi sono stati in grado di portare a casa i tre punti all’ultimo secondo di gioco, seppur in dieci uomini a causa dell’espulsione di Mancini al minuto ottantacinque. Un altro merito di Fonseca, inoltre, è certamente quello di aver rigenerato certi giocatori che sembrava fossero arrivati al capolinea della loro avventura nella Capitale. Uno su tutti, Edin Dzeko, a un passo dal trasferimento all’Inter nell’ultima sessione di mercato estiva. Convinto dal nuovo tecnico a rimanere a Roma, l’attaccante bosniaco ha già messo a segno quattro reti in questo inizio di stagione e non sembra proprio avere alcuna intenzione di fermarsi. Anche il giovane Justin Kluivert, finito già due volte nel tabellino dei marcatori, sta beneficiando della “cura Fonseca”, per non parlare dell’ex Atalanta Bryan Cristante, che dopo un’annata in sordina si è finalmente ritrovato al centro del progetto.

I “miracoli” di Gasperini

Discorso diverso per il “vecchio” Gian Piero Gasperini, idolatrato dal popolo bergamasco dopo l’incredibile ma meritata qualificazione in Champions League dello scorso anno, arrivata anche grazie alla vena offensiva della sua squadra, capace di terminare il campionato con il migliore attacco grazie alle 77 reti realizzate. L’uomo giusto nel posto giusto: questa è la sensazione che si respira quando si parla del rapporto tra il tecnico di Grugliasco e l’Atalanta. Un rapporto mai sbocciato (o almeno non in questo modo “viscerale”) nelle sue precedenti avventure, terminate spesso con un esonero. Da dimenticare, a tal proposito, la sua unica esperienza in una big. Stagione 2011/2012, Gian Piero Gasperini sostituisce Leonardo alla guida di un’Inter Campione del Mondo in carica (successo che era stato ottenuto da Benitez), ma il 21 settembre, a seguito della sconfitta contro il neo promosso Novara, è già costretto a lasciare il capoluogo lombardo, dopo soli tre mesi. Arrivato a Bergamo nel 2016, fa della difesa a tre il suo marchio di fabbrica, ottenendo risultati fino a quel momento inimmaginabili. Termina la prima stagione al sesto posto, e l’anno successivo esce ai sedicesimi di finale di Europa League per mano di un Borussia Dortmund tecnicamente superiore. Da sottolineare, inoltre, un girone europeo praticamente perfetto, terminato al primo posto dopo aver conquistato 14 punti. Il vero miracolo sportivo di Gasperini, però, arriva nel campionato passato: oltre alla qualificazione nell’Europa “dei grandi” di cui già si è parlato (ottenuta dopo aver terminato la stagione al terzo posto), l’Atalanta raggiunge anche la finale di Coppa Italia, poi persa 2-0. Resta però la grande impresa realizzata dagli uomini del Gasp contro la Juventus di Cristiano Ronaldo, eliminata e sconfitta 3-0 nei quarti di finale. Si tratta, infatti, di una vittoria storica: per la prima volta nell’era Allegri i bianconeri non sono così riusciti a conquistare la Coppa Italia. La stagione da poco iniziata, invece, ha messo in mostra un’Atalanta altalenante, ma c’era da aspettarselo. Dopo la vittoria per 2-3 all’esordio sul campo della Spal, alla seconda giornata arriva una sconfitta, con lo stesso risultato, in casa contro il Torino, prima del ritorno al successo esterno nella trasferta ligure con il Genoa, terminata 1-2. Tre giorni dopo, ecco l’attesissima sfida di Champions League in casa della Dinamo Zagabria: l’emozione gioca però un brutto scherzo agli uomini di Gasperini, che tornato a casa dalla trasferta croata con un sonoro 4-0. Infine, il pareggio contro la Fiorentina di Vincenzo Montella, ottenuto all’ultimo respiro con Castagne.

Questa sera Fonseca e Gasperini si affronteranno e una cosa sembra essere certa: lo spettacolo non mancherà.

Roma-Atalanta: le probabili formazioni

Secondo quanto dichiarato dai due tecnici in conferenza stampa, queste dovrebbero essere le formazioni di partenza:

Roma (4-2-3-1): Pau Lopez; Spinazzola, Fazio, Smalling, Kolarov; Veretout, Cristante; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko. Allenatore: Paulo Fonseca.

Atalanta (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer, de Roon, Freuler, Castagne; Gomez; Ilicic, Zapata. Allenatore: Gian Piero Gasperini