Da mercoledì 26 a venerdì 28 gennaio, si terrà a Coverciano uno stage della nazionale italiana di Roberto Mancini. Saranno tre giorni nei quali il commissario tecnico valuterà vecchie e nuove leve in vista degli spareggi Mondiali in programma a marzo contro Macedonia del Nord e Portogallo o Turchia. Il ct ha convocato in tutto 35 calciatori e, tra sorprese e ritorni, i motivi di interesse non mancheranno. Sarà una tre giorni di sedute prettamente tecniche per la nazionale italiana, che riabbraccia dopo l’esperienza degli Europei anche Daniele De Rossi, rientrato in questi giorni nello staff del “Mancio”. L’obiettivo è quello di preparare al meglio i playoff di fine marzo, quando l’Italia affronterà prima di tutto la Macedonia del Nord e in seguito, eventualmente, la vincente tra Portogallo e Turchia. Dopo aver saltato i Mondiali di Russia 2018, c’è purtroppo il rischio che la nazionale italiana non partecipi nemmeno a quelli di Qatar 2022.

I convocati dovranno trovarsi presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano entro le 12:00 di mercoledì 26 gennaio. Alle 13:15, subito dopo il primo incontro, Mancini terrà una conferenza stampa da remoto, poi dirigerà nel pomeriggio la prima delle tre sedute in programma, rigorosamente a porte chiuse. Nei giorni di ritiro non sono previste amichevoli.

La novità più “mediatica” è certamente il ritorno tra i convocati di Mario Balotelli dopo oltre tre anni, ma tra i rientri ci sono anche quelli degli juventini Mattia De Sciglio e Luca Pellegrini. Prima assoluta per il portiere Carnesecchi, così come per i difensori Luiz Felipe (brasiliano naturalizzato da poco) e Giorgio Scalvini. Tra i centrocampisti, oltre agli attesi Davide Frattesi e Samuele Ricci, si registra la primissima chiamata per Nicolò Fagioli, centrocampista attualmente in prestito alla Cremonese in Serie B, ma di proprietà della Juventus. Convocato per la prima volta anche l’altro oriundo, l’italo-brasiliano Joao Pedro, che si è messo in mostra in queste stagioni con la maglia del Cagliari. Tra gli assenti di lusso, non ci saranno per infortunio Federico Chiesa e il vice-capitano Leonardo Bonucci. Bocciato, per ora, Moise Kean.

Stage nazionale italiana: i 35 convocati

Portieri: Marco Carnesecchi (Cremonese), Alessio Cragno (Cagliari), Alex Meret (Napoli), Salvatore Sirigu (Genoa);

Difensori: Alessandro Bastoni (Inter), Cristiano Biraghi (Fiorentina), Davide Calabria (Milan), Giorgio Chiellini (Juventus), Mattia De Sciglio (Juventus), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Alessandro Florenzi (Milan), Luiz Felipe (Lazio), Gianluca Mancini (Roma), Luca Pellegrini (Juventus), Giorgio Scalvini (Atalanta), Rafael Toloi (Atalanta);

Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Nicolò Fagioli (Cremonese), Davide Frattesi (Sassuolo), Manuel Locatelli (Juventus), Matteo Pessina (Atalanta), Samuele Ricci (Empoli), Stefano Sensi (Inter), Sandro Tonali (Milan);

Attaccanti: Mario Balotelli (Adana Demirspor), Domenico Berardi (Sassuolo), Federico Bernardeschi (Juventus), Ciro Immobile (Lazio), Lorenzo Insigne (Napoli), Joao Pedro (Cagliari), Giacomo Raspadori (Sassuolo), Gianluca Scamacca (Sassuolo), Mattia Zaccagni (Lazio), Nicolò Zaniolo (Roma).

Il ritorno di Mario Balotelli

Inevitabilmente, uno dei motivi di interesse di questo stage è rappresentato dal ritorno di Mario Balotelli, 31enne attaccante dell’Adana Demirspor che con il ct Roberto Mancini ha un rapporto umano e professionale particolare. Dopo il contatto tra i due, avvenuto nei giorni antecedenti le convocazioni, è arrivata l’ufficialità del ritorno del bomber ex Milan e Inter, che riabbraccia la maglia azzurra a tre anni di distanza dall’ultima apparizione. Balotelli, infatti, ha vestito la casacca della nazionale per l’ultima volta il 7 settembre 2018 (1-1 contro la Polonia in Nations League).

Dopo la parentesi nella Serie B nostrana con la maglia del Monza, in estate Super Mario si è trasferito in Turchia per mettersi a disposizione di Vincenzo Montella all’Adana Demirspor. Fin qui il suo apporto in campionato è stato di 7 gol e 2 assist, un bottino che ha contribuito a portare il club turco a ridosso della zona Europa. In Coppa di Turchia, invece, Balotelli ha timbrato il cartellino con un gol e 2 assist. Quanto basta, in totale, per convincere Mancini a dargli un’altra chance.

Dopo aver debuttato in nazionale maggiore nel 2010, a due giorni dal compimento dei 20 anni, la storia di Balotelli con la nazionale italiana è stata caratterizzata da alti e bassi. Nel 2012 Super Mario ha trascinato gli uomini di Prandelli fino alla finale degli Europei, mentre dal Mondiale del 2014 in poi non ci sono state grandi soddisfazioni, fino a quando non è uscito dal giro delle convocazioni. Ad oggi, comunque, è il secondo giocatore in attività con più gol in nazionale (14 in 36 gare disputate), alle spalle solo di Ciro Immobile.

Tra Balotelli e Mancini, dicevamo, c’è un rapporto particolare: è stato proprio il Mancio a far debuttare il centravanti in Serie A con la maglia dell’Inter il 16 dicembre del 2007 contro il Cagliari. I due si ritroveranno anche al Manchester City, dove vivranno 2 anni e mezzo assieme tra vittorie, liti, complimenti e sceneggiate. L’episodio più eclatante è la lite del 3 gennaio 2013, quando allenatore e attaccante vengono a contatto per un tackle duro di Balotelli su Sinclair in allenamento. Da lì a pochi mesi le loro strade si separeranno, ma in pubblico Mancini ha sempre parlato bene dell’attaccante, riferendosi a lui come un calciatore molto forte oltre che un ragazzo rispettoso ed educato. Vedremo se questa volta Super Mario saprà sfruttare a pieno la sua occasione.